Un’onda alta come una montagna è stata scoperta da un gruppo di scienziati australiani che fanno parte del CSIRO, l’Organizzazione per la Ricerca Scientifica e Industriale del Commonwealth.

Nel 1996 i ricercatori hanno individuato un’onda, grande quanto l’intero continente australiano e alta più di 1 km, che ruota in senso orario intorno all’Antartide impiegando un periodo di 8-9 anni per compiere un giro completo attorno al continente. Gli scienziati ritengono che l’onda circumpolare antartica, che si muove in gran pare al di sotto della superficie dell’oceano, influenzi il clima delle regioni meridionali di Australia, America, Africa, Nuova Zelanda e del Pacifico, provocando le alluvioni e la siccità che periodicamente colpiscono ‘emisfero australe.

 

Gli effetti dell’onda

Il movimento dell’onda provoca, infatti, variazioni delle precipitazioni e del clima in quanto essa contiene due grandi zone, ciascuna con uno spessore di migliaia di kilometri, di acqua relativamente più fredda e più calda, che influenzano le temperature medie della superficie dell’oceano: temperature superficiali più basse significano minore evaporazione, con riduzione della formazione di nuvole scarsità di precipitazioni; viceversa, temperature più alte portano a precipitazioni più abbondanti.

Gli scienziati stanno ancora raccogliendo informazioni sugli effetti prodotti dall’onda antartica attraverso il rilevamento e l’analisi satellitare, facendo uso di sofisticate strumentazioni e potenti computer che, prima del 1980, non erano disponibili per la ricerca. Con questi strumenti è stato possibile costruire modelli di interazione tra l’onda circumpolare antartica e altre importanti cause di variazione del tempo, come El Niño e La Niña, che si verificano nell’Oceano Pacifico. Un confronto tra le previsioni fornite da questi modelli e le condizioni del tempo che si sono verificate negli anni recenti nell’emisfero meridionale sembra confermare la validità dei modelli. Per esempio, gli scienziati avevano previsto che nel 1999, anno in cui l’Oceano Pacifico è stato interessato da La Niña, l’onda circumpolare antartica avrebbe potuto salvare gran parte del Sud del mondo da grandi precipitazioni  e catastrofiche alluvioni, e così in effetti è stato. I ricercatori hanno inoltre individuato un complicato intreccio di relazioni che legano l’onda circumpolare antartica El Niño, La Niña e un fenomeno, chiamato “dipolo indiano”, costituito da un alternarsi periodico di grandi masse d’aria calda e aria fredda sopra l’Oceano Indiano, e stanno elaborando modelli delle interazioni tra questi tre fenomeni che permetteranno di fare previsioni sempre più accurate delle variazioni climatiche del futuro. Peter Baines, che coordina il gruppo del CSIRO che elabora i modelli di funzionamento dell’oceano, ha scritto: “E’ come un cane a tre teste. La sfida sta nel sapere prevedere quale testa abbaierà più forte”.