L'America Centrale, se si fa eccezione per il tavolato calcareo dello Yucatán (che ricorda per la sua natura e per la sua morfologia la penisola della Florida, l'isola di Cuba e l'arcipelago delle Bahama), è percorsa ininterrottamente da rilievi montuosi, spesso vulcanici, che costituiscono la diretta prosecuzione degli apparati vulcanici del Messico. Nell'America centrale i territori sono di recente origine, ancora soggetti alle deformazioni dovute a i movimenti delle zolle che hanno portato alla congiunzione delle due masse continentali dell'America del Nord e di quella del Sud. L'intensa attività sismica che ha portato al sollevamento dei rilievi è rilevabile dai numerosi vulcani attivi presenti: lo scorrimento delle zolle deforma gli strati rocciosi e provoca frequenti terremoti. I rilievi proseguono la sequenza (o l'andamento) delle Montagne Rocciose divisi in due catene: la Sierra Madre occidentale e la Sierra Madre Orientale. Tra queste si aprono vasti altopiani con un'altezza media di 1500 metri sul livello del mare. Le vette più elevate sono coni vulcanici che si alzano sulle alte terre centrali superando i 5000 metri, i maggiori sono il Citlaltepetl (5700 m.) e il Popocatepetl (5452 metri). Spostandosi verso sud nella zona dell'istmo di Panama i rilievi si restringono e si abbassano gradualmente. Molti i vulcani ancora attivi come il Tacanà (4093 metri).
Monte | Catena montuosa | Altezza | Continente |
Everest | Himalaya | 8850 | Asia |
K2 | Karakoram | 8616 | Asia |
Kanchenjunga | Himalaya | 8598 | Asia |
Cerro Aconcagua | Ande | 6960 | America del Sud |
Mount McKinley | Catena d'Alaska | 6194 | America del Nord |
Mount Logan | Saint Elias Mountains | 6050 | America del Nord |
Kilimangiaro | Rift Valley | 5895 | Africa |
Pico Cristóbal Colón | Sierra Nevada de Santa Marta | 5800 | America del Sud |
Pico de Orizaba | Sierra Madre Oriental | 5700 | America del Nord |
Damavand | Monti Elburz | 5670 | Asia |
Elbrus | Caucaso | 5642 | Europa |
Vinson Massif | - | 5140 | Antartide |
Ruwenzori | Monti Mitumba | 5119 | Africa |
Puncak Jaya | Monti Maoke | 5030 | Oceania |
Pico Bolivar | Cordillera de Mérida | 5007 | America del Sud |
Monte Bianco | Alpi | 4810 | Europa |
Ras Dascian | Acrocoro Etiopico | 4620 | Africa |
Gora Belukha | Altaj | 4506 | Asia |
Tajumulco | Sierra Madre | 4220 | America Centrale |
Mauna Kea | Isola Hawaii | 4205 | Oceania |
Jebel Toubkal | Atlante | 4167 | Africa |
Gunong Kinabalu | Banjaran Crocker | 4101 | Asia |
Mont Cameroun | Adamoua | 4070 | Africa |
Gunnbjørns Fjeld | Groenlandia Orientale | 3700 | America del Nord |
La leggenda di Popocatépetl e Iztaccíhuatl
Nella mitologia azteca, Popocatépetl era un guerriero che amava Iztaccíhuatl. Il
padre di Iztaccíhuatl lo mandò in guerra, ad Oaxaca, promettendogli sua figlia
in sposa al suo ritorno (cosa che il padre di Iztaccíhuatl pensava non sarebbe
avvenuta). A Iztaccíhuatl venne detto che il suo amore era stato ucciso e lei
morì dal dolore. Quando Popocatépetl ritornò e seppe di averla perduta, morì di
dolore anche lui. Gli dei li coprirono di neve e li trasformarono in montagne.
La montagna Iztaccihuatl venne chiamata “La donna addormentata” perché ha le
sembianze di una donna sdraiata sulla schiena. Lui divenne il vulcano
Popocatépetl, che faceva piovere fuoco sulla Terra con furia per la rabbia di
aver perduto la propria amata.