Originariamente WWF (World Widelife Fund) significava Fondo Mondiale per la Vita selvatica; in seguito, a partire dal 1986, l'interpretazione del significato è cambiata, diventando Fondo d'Estensione Mondiale per la Natura (World Wide Fund for Nature). Il WWF fu fondato l'11 Settembre 1961, in Svizzera, da un grande numero di persone, tra le quali il più celebre è forse il principe Filippo, primo presidente di questa organizzazione. E' presente nel mondo con 24 organizzazioni nazionali e 5 organizzazioni affiliate a 222 uffici di programma in 96 Paesi; oltre alle sedi nazionali il WWF opera anche attraverso Uffici di Programma , mirati alla realizzazione di specifici progetti di conservazione spesso transnazionali.
Il WWF è stato fondato per provare a bloccare la distruzione dell'ambiente naturale del pianeta; il suo motto è "Più siamo, più natura salviamo!". L'organizzazione si focalizza principalmente su sei temi: foreste, oceani, coste, acqua, specie in pericolo e problemi legati ad agenti chimici-tossici ed, infine, al cambiamento climatico.
Le sue principali linee d'azione sono:
Difendere la natura e il territorio e conservare la biodiversità del pianeta.
Assicurare che l'uso di risorse naturali rinnovabili sia sostenibile.
Promuovere misure per la riduzione dell'inquinamento, degli sprechi di risorse e di nuovi stili di vita.
Dialogare con le istituzioni.
IL WWF IN ITALIA
In Italia il WWF, nato nel 1966, è strutturato con uno staff centrale a Roma e 19 sezioni regionali, che supportano il programma eco-regionale (eco-regione Alpi ed eco-regione Mediterraneo). L'associazione italiana ha lo statuto di "Onlus", cioè è un'organizzazione non lucrativa di utilità sociale. Di recente il WWF Italia è stato riconosciuto ufficialmente come "ONG", Organizzazione Non Governativa: ciò sta a significare l'adeguatezza a ricevere finanziamenti dal Ministero degli Esteri per progetti di cooperazione internazionale rivolti ai Paesi nel Sud del mondo.
La natura in Italia ha subìto negli ultimi cinquant' anni un significativo degrado. I nostri ecosistemi subiscono sempre più un impatto dovuto alle attività dell'uomo. Il WWF lavora sul territorio con una serie di azioni concrete per combattere la perdita di natura, il consumo di suolo, la caccia e l'inquinamento e difendere il diritto di tutti ad un futuro più sano. Le oasi del WWF sono un esempio concreto di tutela della biodiversità in Italia: un esempio di sistema territoriale aperto alle comunità locali e luoghi simbolo di natura riscattata e "tutta da godere". Le oasi del WWF sono pezzi del mosaico di natura e territorio italiano da restaurare e salvare. L'ecologia ha dimostrato quanto l'uomo e la natura non siano due entità distinte, ma complementari...PER QUESTO E' IMPORTANTE IL NOSTRO AIUTO!
Il WWF gestisce più di cento oasi, tra cui le più famose sono quelle del lago di Burano, della laguna di Orbetello, della Maremma Toscana, l'oasi del Monte Arcosu e quella del bosco di Vanzago. Nelle oasi sono rappresentati quasi tutti gli ambienti naturali del nostro Paese; tra le aree protette da questa organizzazione ne troviamo alcune che, senza il suo aiuto, non ci sarebbero più, poiché rovinate dall'incoscienza dell'uomo.