La desertificazione è il processo di degradazione del suolo causato dalle variazioni climatiche e dalle attività umane. La comunità internazionale ha da tempo riconosciuto nella desertificazione uno dei maggiori problemi economici e ambientali in vari paesi del mondo. Questo fenomeno, infatti, riduce drasticamente la fertilità dei suoli e, di conseguenza, la capacità di un ecosistema: alcuni paesi, perciò, praticano il rimboschimento di aree desertificate. Nel 1977 la Conferenza delle Nazioni Unite sulla desertificazione adottò il Plein Action to Combat desertification, ovvero Il piano d'azione per combattere la desertificazione. Nonostante gli sforzi compiuti per realizzare questo piano, uno studio dell' Enup (programma delle nazioni Unite per l'ambiente) ha concluso che, malgrado si possano registrare alcuni esempi di successo, il processo di degrado della terra si è generalmente intensificato. Le attività per combattere questo fenomeno prevedono le piantagioni di filoni di alberi. L'Italia, insieme alla Grecia e alla Spagna, saranno le nazioni europee più colpite dai cambiamenti climatici. Soffriranno l'agricoltura, l'industria alimentare e turismo, tre pilastri economici. Ci saranno anche problemi di approvvigionamento idrico ed energetico, di salute pubblica, di erosione delle coste e di tenuta delle infrastrutture. Questo è il quadro disastroso dettato dalla Ue e tramite il summit di Copenaghen si cercherà di trovare una strategia per bloccare l'innalzamento delle temperature, anche se ci saranno comunque disagi. L'Italia da qui alla fine del secolo sarà uno dei paesi più colpiti dalla rivoluzione del clima. Colpa di ondate di caldo, incendi, flessione del turismo, calo della produzione agro-alimentare e scarsità di acqua potabile. Verrà duramente colpito il turismo, con la diminuzione di neve nelle zone alpine e con l'aumento delle temperature che provocherà l'erosione delle coste, la diminuzione del pesce, il deterioramento della qualità dell'acqua e l'aumento di meduse e alghe. Ne soffrirà anche l'agricoltura con il rischio di perdita di foreste, pesca, acquacoltura e ecosistema marino. Gli sconvolgimenti delle temperature avranno effetti anche sulla salute animale, vegetale e umana. Il sistema energetico andrà in crisi. Allo stesso tempo l'immigrazione aumenterà inevitabilmente. In poche parole se non prendiamo provvedimenti, il nostro paese si troverà a dover fare i conti con gli effetti più disastrosi dei mutamenti climatici. Per esempio il Salento potrebbe diventare un deserto già nel 2090, come tutti i paesi meridionali, i più a rischio. Durante la tavola rotonda su desertificazione e cambiamenti climatici in Italia. Una mappa per definirci organizzata da Modus vivendi, la rivista ufficiale dei Verdi, i ricercatori dell'Enea hanno lanciato l'allarme. Questa viene ritenuta una previsione quasi apocalittica.


Immagine che mostra il livello di desertificazione di alcune
regioni.