Come abbiamo detto nella pagina dedicata all'inquinamento, la maggior parte delle centrali dedite a produrre l'energia elettrica per il nostro pianeta sono altamente inquinanti, perchè, come nel caso delle centrali termoelettriche, si fa uso di combustibili fossili che, una volta bruciati, producono un aumento sostanziale di ossidi, polveri sottili nonché anidride carbonica, tutti elementi che contribuiscono all'inquinamento e al surriscaldamento globale.


Traliccio dell' alta tensione.

Il problema non interessa solamente le centrali termoelettriche, ma anche le centrali termonucleari che, anche se non inquinano direttamente, possono essere molto pericolose nel caso di incidenti, senza dimenticare l'enorme quantità di scorie radioattive che vengono prodotte da queste centrali e che, per ora, è praticamente impossibile smaltire.

Il mondo, quindi, si sta ponendo da diversi anni un modo di produrre energia elettrica che non utilizzi combustibili fossili, uranio o altre fonti che potrebbero essere cause di inquinamento. In un primo momento si decise di muoversi verso le fonti energetiche rinnovabili, le energie alternative, come ad esempio l'energia eolica, solare, delle biomasse. Ma un utilizzo massiccio di queste energie ha riscontrato vari problemi: innanzitutto i costi altissimi, per una quantità di energia comunque molto bassa, l'inquinamento visivo, soprattutto nel caso delle centrali eoliche, ma anche per le centrali fotovoltaiche e solari a specchio. Di conseguenza la possibilità di un utilizzo maggiore delle fonti alternative è, ora come ora, un'utopia.

Un'altro problema che si è posto in questi ultimi anni è stato quello dei biocarburanti, per produrre i quali sono necessari interi campi monocoltivati che oltre a impoverire il terreno, usano lo spazio precedentemente occupato o da prodotti destinati al mercato o da alberi: i biocarburanti quindi sono più danosi che utili, già quest'anno si è dovuta mettere mano alle riserve poiché i prodotti agricoli non bastavano più e inoltre i biocarburanti incrementano il disboscamento della foresta amazzonica.

I problemi che si pongono le varie nazioni, quindi, sono molteplici; le nazioni vogliono avere centrali che producono abbondante energia elettrica, ad un basso costo e possibilmente il meno possibile inquinanti.
Ma ciò, per ora, non è possibile, perchè come abbiamo visto prima si hanno o centrali altamente inquinanti a basso costo o centrali a basso impatto ambientale, ma ad altissimo costo. Per cercare di risolvere questo problema e quindi diminuire l'inquinamento senza troppi problemi di costo vengono tenute delle conferenze nelle quali più stati cercano di raggiungere accordi che controllino il costo dell'energia e l'inquinamento delle fabbriche. Dopo il protocollo di Kioto l'ultima conferenza, chiusasi il 15/12/2007 a Bali lo ha rettificato e si è deciso di avviare nuovi negoziati che dovranno concludersi entro il 2009 con un accordo sul clima che integri il protocollo di Kyoto.