tao

Il taoismo è una delle tre religioni fondamentali della Cina, insieme con Buddismo e Confucianesimo. Il termine indica la religione nei suoi vari elementi e il sistema filosofico che deriva dagli insegnamenti del filosofo Lao-Tzu.

La parola Tao indica la "Via". Nella lingua cinese la parola "via" non ha un significato univoco come in italiano, ma può anche voler dire "dottrina" o "Reale autosufficiente" (che esiste cioè di per sé stesso ed è all’origine di tutto), "grande unità". E’ l’ultimo, l’innominato e l’innominabile. Il tao sta al di sopra di tutte le cose, persino sopra lo Yin e lo Yang (dalla fusione dei quali trae origine l’universo). E’ il principio costitutivo, il fine ultimo della corrente filosofica del Taoismo.

 

Il taoismo si sviluppò anche dal punto di vista religioso, soprattutto a scopo di cura ed esorcismo; inoltre è importante la ricerca della immortalità. I preti taoisti, avvalendosi della propria esperienza in campo rituale, praticano guarigioni ed esorcismi, nel corso dei quali cercano di dominare i pericolosi eccessi delle forze Yin invocando la superiore energia Yang. Solo pochi adepti o maestri sono in grado di raggiungere la perfetta armonia taoista, incanalando perfettamente le energie ed ottenendo l’immortalità.

Storia

L’origine non è cronologicamente databile con precisione, ma la sua apparizione si può far risalire all’epoca della dinastia dei Chou (1027-481 a.C.). Due furono i momenti principali del suo sviluppo:

 

Tra i tanti imperatori cinesi, alcuni ostili, altri indifferenti e solo pochi favorevoli al taoismo, ricordiamo:

 

 

Nel corso dei secoli il taoismo fu messo a confronto con altre dottrine e, a seconda dell’imperatore, approvato o messo al bando. Fino al 1311 fu rappresentato ufficialmente nell’amministrazione pubblica, dopo si sviluppò fuori di questa ufficialità come una sorta di forza spirituale per tutti i cinesi.

Parlando della storia del taoismo non si può fare a meno di nominarne il fondatore, Lao-Tzu, conosciuto anche come Lao-Tan, archivista reale e cronista di corte, fu visitato da Confucio, che gli domandò dei riti taoisti. Stanco della corruzione della vita pubblica, abbandonò la patria. Giunto al confine occidentale, fu implorato dal suo amico Yin-Hsi di lasciargli un libro che contenesse l’essenza della sua dottrina. Fu così che egli scrisse il TAO TEH-CHING in due parti e cinquemila parole. Pare sia morto alla età di 84 anni, nel 520 a.C.

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Culto

Verso il V sec., il taoismo appare consolidato, con il conseguente sviluppo di una propria mitologia e di un proprio culto.

Nel taoismo esiste una triade, costituita dai "Tre Puri", i quali risiedono nei "Tre Cieli", formatisi durante il processo di formazione dell’universo, quando l’etere cosmico si frazionò.

I "Tre Puri" sono.

 

 

Si ignora il sacrificio, e il culto si fonda sulla pratica ascetica e sugli inni di glorificazione del Tao.

Vi sono varie liturgie, (ad esempio la liturgia della pioggia, dell’acqua, quella del Signore del cielo e del Nuovo Anno), atte ad esprimere il ringraziamento o la richiesta di fiducia al tao; tali liturgie erano vere e proprie feste religiose, spesso precedute da digiuni o da isolamento e presiedute dai bonzi (i quali raccoglievano le offerte dei fedeli).

La pratica ascetica portò allo sviluppo di COMUNITA’ MONASTICHE: il novizio, in seguito ad un rituale di iniziazione, accettava i voti e le regole disciplinari. Il monaco ha come scopo raggiungere l’immortalità, evocare gli spiriti dei defunti, professare l’attività di medico, mago, astrologo, indovino…

Tutte le teciniche praticate (ad esempio l’ascetismo), mirano a fare di un uomo comune un UOMO REALIZZATO, un Immortale, o un Santo, uno che ottiene la "lunga vita", poiché "niente ha presa sul corpo quando lo spirito non è turbato".

 

 

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