Principali risorse economiche degli abitanti sono l'agricoltura, la pastorizia, la pesca e lo sfruttamento del sottosuolo. Sull'altopiano si coltivano cereali, semi oleaginosi, legumi e sisal:

Sisal

 il cotone è coltura sia del bassopiano sia delle pendici, mentre il tabacco e il caffè crescono bene sulle pendici. Essenze spontanee sono la palma dum (dal nocciolo del suo frutto si estrae l'avorio vegetale, utilizzato per i bottoni), la

Allevatore di cammelli

sanseviera, l'aloe e la senna. Il patrimonio zootecnico comprende soprattutto ovini e caprini, poi bovini, cammelli e asini; la pesca, praticata particolarmente nelle Dahlak, dà, oltre al pesce (esportato secco, salato e in salamoia), perle, madreperla e conchiglie trochus. Nel sottosuolo è stata scoperta la presenza di vari minerali: oro, rame, ferro, manganese, zinco; cloruro di sodio si ricava dalle saline di Massaua e di Assab. Le industrie (tessili, alimentari, conciarie, calzaturiere, della carta, del legno) sono concentrate all'Asmara e a Massaua; altri centri importanti sono Cheren (Keren), Agordat  e Assab. L'economia eritrea risente molto del recente conflitto con l'Etiopia scoppiato nel 1998.

 

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