Temi portanti del capitolo: ritrovamento e famiglia
Il Manzoni in questo capitolo dichiara esplicitamente la risoluzione contemporanea della crisi che ha coinvolto non solo i nostri protagonisti, ma anche un intero popolo e la natura, e riusciamo a vedere questo intento del narratore osservando la presentazione di Renzo che esce dal lazzaretto-labirinto. Nel XXXVI capitolo si annunciava una terribile burrasca che qui nel XXXVII noi avvertiamo come qualcosa tuttaltro che minaccioso, anzi quasi rigenerante, portatore di frescura, vita e luce; anche i toni della descrizione si smorzano: se precedentemente erano stati tragici, ora troviamo descrizioni di tono medio in cui è possibile riscontare anche note comiche.
Notazione importante da fare è la straordinaria, ma non certo casuale, corrispondenza degli episodi di questo capitolo con quelli della notte dellAdda: come allora anche in questo capitolo il Manzoni prende Renzo per mano e come allora la natura impersonifica lo stato danimo del protagonista, tanto che lacqua appare come una promessa di liberazione; Renzo sul far dellalba riscopre nel paesaggio il suo paese, così come nellaltro capitolo allo spuntar dellalba aveva riconosciuto le bianche mura di Bergamo. Come già detto, questa corrispondenza tra i due episodi non è affatto casuale, ma è stata voluta intenzionalmente dallautore che ha inserito entrambi gli episodi nella seconda redazione del romanzo.
Nonostante questa innegabile corrispondenza, i due episodi presentano differenze sostanziali: ciò che avviene in questo capitolo si può ben differenziare da quello precedente in quanto ora si profila per Renzo una salvezza non provvisoria (come era stato nel capitolo della notte dellAdda), ma una risoluzione definitiva che fa presupporre il superamento di tutte le difficoltà e preannuncia un avvenire da condividere con Lucia. La stessa meta che Renzo ha è differente: se prima si recava in un paese che poteva dargli temporaneamente ospitalità, ora andava recandosi al suo di paese in cui era certo di poter trovare la definitiva tranquillità e sicurezza che da tempo tentava di raggiungere.
In questo capitolo si delinea anche il tema del ritrovamento, tema che è stato precedentemente annunciato quando Renzo incontra fra Cristoforo al lazzaretto;questo tema viene portato avanti dal Manzoni con grande abilità; infatti questo avviene per gradi durante tutto il capitolo in questione, fino ad arrivare al momento in cui Agnese e Renzo si trovano ad aspettare il ritorno di Lucia nel paesello natale. Ma accanto alla necessità del ritrovamento di tutti quei personaggi che hanno contribuito in modo positivo allo sviluppo della storia, la narrazione stessa esige la scomparsa di tutti quelli che sono stati negativi.
Ma un altro tema che occupa un posto fondamentale,non solo in questo capitolo,ma in tutta la parte finale del romanzo è il tema della famiglia che porterà il Manzoni alla decisione di far abbandonare il paese natale ai due novelli sposi in quanto, come egli stesso afferma nel romanzo, le memorie tristi o comunque di avvenimenti spiacevoli rovinano sempre il ricordo dei luoghi che li richiamano.
Il romanzo conferma il suo decorso in diminuendo, cosa che non solo ha suscitato perplessità ma anche disapprovazione. Non bisogna però stupirsi di questa scelta che il Manzoni fa per concludere il suo romanzo, poiché infatti essa è richiesta da ragioni precise e assai valide: non siamo di fronte a un racconto, che tende a unimpennata finale, bensì a un romanzo che è caratterizzato da questo andamento;inoltre il Manzoni ha ritenuto necessario mostrare che i personaggi avevano fatta propria e tradotta nel proprio linguaggio la lezione spirituale di fra Cristoforo.