Punti per il rinnovamento della scuola
di F. Gastaldi

 

1) Dell'importanza della scuola nella dominazione di classe.

E' indubbio che la scuola rappresenti uno dei pilastri su cui si basa il permanere della suddivisione classista, e il conseguente dominio dei pochi sulla grande maggioranza della popolazione del Paese.

Tale potere viene conservato, sia attraverso la definizione di programmi scolastici, astutamente indirizzati in un certo senso, sia attraverso l'istituzione di diversi tipi di istruzione, seguendo un criterio di adeguamento, non alle reali attitudini dello studente, bensì alle disponibilità economiche di quest'ultimo, sia attraverso l'impostazione strettamente gerarchica e burocratica dei rapporti tra docenti e discenti.

Tale impostazione gerarchica, attuata nel momento in cui si ha la formazione della coscienza dell'individuo, ha precisamente lo scopo di costringere tale formazione, e di indirizzarla verso la supina accettazione di quei rapporti di forza, che condizioneranno tutte le successive presenze dell'individuo all'interno della società.

In questo modo la classe dirigente, intervenendo attraverso l'educazione, impone l'accettazione di una metodologica gerarchica, indirizzante in un senso

Ad essa favorevole, e crea degli individui privi di una qualunque coscienza critica, perfettamente inseriti in un sistema che essi non hanno contribuito a creare, e da cui non ricavano alcun vantaggio.

2) Della necessità della libera formazione della coscienza.

E' evidente che, poiché tale costituzione della libera formazione dello studente, coinvolge lo studente stesso in prima persona, dobbiamo essere noi studenti a condurre innanzi, fino alle estreme conseguenze, la lotta.

Si deve fortemente richiedere, cioè, che cessi questa costrizione, che sia permesso ad ognuno di giungere ad una libera educazione, ed ad una altrettanto libera formazione

3) Dell'inutile velleitarietà della politica fin qui seguita dalla Segreteria del C.S.B.

Questo dunque è il significato del movimento studentesco, questi gli obiettivi, questo il tipo di lotta.

Ed è fuori di dubbio che una linea di azione politica, quale quella fin qui seguita dall'organo direttivo del circolo, tesa al raggiungimento di particolari piccole concessioni, da parte dell'elemento dirigente della scuola, agli studenti, concessioni che, si odi bene, non tendono al mutamento degli attuali rapporti gerarchici essa non è altro che il risultato del vuoto politico presente nella mente dei segretari del circolo.

La segreteria ritiene una meta raggiunta, la concessione di un intervallo di più, o la concessione di una certa noncuranza nei confronti del regolamento scolastico, non rendendosi conto che la richiesta di simili concessioni, non solo non risolve il reale problema degli studenti, ma anzi lo aggrava dando l'avvallo del movimento studentesco all'impostazione gerarchica, e non riuscendo per nulla a portare a quel potere, che il segretario Sanguinetti ha promesso, e posto come base di lancio essenziale e indispensabile per il buon esito della lotta studentesca.

 

4) Della svolta politica.

Poiché il movimento studentesco ha dei limiti, intrinsechi della sua stessa costituzione, rappresentati dall'eccessiva velocità di ricambio dei quadri, dell'immaturità politica che spesso qualifica i suoi rappresentanti, dal crescente assenteismo dei giovani, dal continuo tentativo di considerarlo con scarsa serietà da parte degli organismi dirigenti della scuola, è assolutamente necessario che le sue poche forze siano indirizzate verso obiettivi qualificanti, che siano effettivamente di rottura nei confronti di una società di per sé statica e conservatrice.

5) Delle richieste alla direzione degli organismi scolastici da parte del movimento studentesco.

Consequenziale a questa [errore di impaginatura nell'originale] nella scuola e che si articola nelle seguenti proposte:

  • Istituzione di una commissione paritetica sul controllo della disciplina nell'istituto; tale commissione serve per eventuali provvedimenti nei confronti dei professori, studenti, e dello stesso preside, e per eventuali deliberazioni sul regolamento scolastico. Essa è composta di tre professori, e tre studenti (eletti dall'assemblea).
  • Istituzione di una commissione, con partecipazione di un rappresentante degli studenti, per il controllo amministrativo della cassa scolastica.
  • Esposizione da parte del professore e conseguente dibattito tra gli alunni, dell'indirizzo che vuol dare all'insegnamento della materia (per le ultime classi del liceo).
  • Esistenza di una rappresentanza studentesca nel Consiglio dei professori.

Qualora tali proposte non vengano accolte, il circolo studentesco deve decidere con quali mezzi (scioperi, occupazioni), dovrà condurre la lotta per costringere le autorità scolastiche ad accettare le richieste degli studenti.

6) Dell'importanza dell'unità degli studenti.

E' fuori dubbio che la lotta, che il movimento studentesco dovrà sostenere, sarà ardua, e per questo occorre richiamarsi all'unità di tutti gli studenti, di ogni estrazione ed ideologia, che intendano portare avanti queste tesi.

Occorre cioè, che vengano abbandonati e definitivamente sconfitti tutti quei contrasti, che, per anni e anni, hanno diviso e fratturato il movimento studentesco, impedendo in tal modo l'opera di democratizzazione della scuola italiana.

Occorre infine che ci sia da parte degli studenti, un preciso impegno politico, nel portare avanti in comune le linee di azione sopra citate, condizione senza la quale, mai ed in nessun modo la scuola e lo Stato italiano, di conseguenza, potranno progredire nella strada verso la democrazia.

 

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