Le lettere di Cesare Pavese a Mario Untersteiner e a Rosa Calzecchi Onesti


OMERO: IL CANTORE E IL SUO PUBBLICO
relazione a cura di Giorgio Ieranò
(docente di Letteratura Greca presso l'Università degli Studi di Trento)

Tra Omero e i liceali di un tempo vi era un rapporto talvolta faticoso e poco attraente, come molti di noi possono ricordare, a causa delle traduzioni troppo datate di poeti italiani, peraltro rispettabilissimi, a cavallo tra il Settecento e l'Ottocento. Tale situazione si protrasse fino a che il proficuo incontro di alcune personalità del mondo culturale italiano del Novecento non diede origine a un rinnovato approccio con l'epos greco, come è documentato dal carteggio Pavese-Untersteiner-Calzecchi Onesti.
Tutto cominciò così: intellettualmente stimolato dalla recensione ai Dialoghi con Leucò appena pubblicata da Mario Untersteiner su L'educazione politica, Cesare Pavese scrisse al medesimo nel novembre 1947. Da quel primo contatto nacque tra lo scrittore e lo studioso del mondo antico una vivace corrispondenza, nel corso della quale venne subito avanzata da Pavese la richiesta di realizzare per Einaudi una nuova e innovativa traduzione dell'Iliade; invito che tuttavia Untersteiner, da qualche anno docente universitario e molto impegnato in altri progetti, non poté accogliere.
Egli fece comunque da tramite fra la casa editrice torinese e una giovane grecista sua allieva tra i banchi del liceo "Berchet", Rosa Calzecchi Onesti. La collaborazione che ne nacuqe fu particolarmente felice, concretandosi nella versione dell'Iliade e poi dell'Odissea. Due avvenimenti culturali che, partendo da una precisa idea di Pavese interpretata dall'intelligente perizia della traduttrice, segnarono una storica rottura con i testi in italiano della tradizione neoclassica, i soli allora vigenti.
Del rapporto tra Pavese, Untersteiner e la Calzecchi Onesti, generatore di una svolta così importante nel modo di proporre lo studio dei poemi omerici, daremo perciò una breve testimonianza attraverso la lettura di alcune parti significative delle lettere indirizzate da Cesare Pavese a entrambi gli studiosi.
A quest'introduzione sui generis seguirà la conversazione del prof. Giorgio Ieranò e la lettura di passi dell'Iliade e dell'Odissea (i testi e le relative traduzioni italiane, realizzate da Rosa Calzecchi Onesti, sono tratte dalle edizioni di Odissea e Iliade pubblicate dalla casa editrice Einaudi di Torino rispettivamente nel 1950 e nel 1963) interpretati da Silvana Filippelli.

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