INTRECCIO

Il racconto delle Metamorfosi di Apuleio si apre, dopo il proemio, con la presentazione del protagonista, Lucio (che narra in I persona), in viaggio per la Tessaglia, regione famosa nell’antichità per la presenza delle maghe. Già durante il cammino egli apprende i paurosi effetti della magia su altri uomini attraverso una lunga novella che gli viene raccontata da un occasionale compagno di viaggio. Giunto ad Ipata e ospite in casa di Milone, la cui moglie è una maga, ha una relazione con una servetta di lei, Fotide, e per mezzo suo ottiene di far prova delle arti della padrona; egli chiede di essere trasformato in uccello, ma per errore è mutato in asino, e apprende che ritroverà la forma primitiva cibandosi di rose. Subito dopo la metamorfosi, Lucio viene portato via da una banda di briganti, che fa irruzione nella casa del suo ospite e la saccheggia. Giunto nella spelonca dei briganti sente raccontare la favola di Amore e Psiche. In una città di fantasia vivono un re e una regina che hanno tre figlie. L’ultima, di nome Psiche, è di una tale bellezza da poter gareggiare con la stessa Venere. Suscitando la gelosia di Venere, viene esposta su una roccia per divenire preda di un drago. Amore, figlio di Venere, si innamora della fanciulla, la trasporta in un castello incantato e la fa sua sposa, visitandola, però, solo di notte, senza mai lasciarsi vedere. Psiche, rimasta incinta, fa venire nel suo castello le sue due sorelle: queste, mosse da invidia, spingono Psiche a voler vedere Amore, nonostante l’espressa proibizione di lui. Una notte ella spia Amore addormentato, ma una goccia di olio bollente caduto dalla lampada accesa sveglia Amore, che fugge via.
L’incantesimo è rotto, e Psiche, disperata, si mette alla ricerca dell’amato. Deve affrontare l’ira di Venere, che sfoga la sua gelosia imponendole di superare quattro prove difficilissime. L’ultima consiste nello scendere nel regno dei morti per chiedere a Proserpina un unguento che permetta a Venere di conservare la sua bellezza. Psiche riesce ad ottenerlo, ma aprendo il vasetto in cui è contenuto, cade in un sonno mortale. Amore interviene per ridestarla e salvarla. Si celebrano infine le nozze tra Amore e Psiche: da esse nascerà una bambina che avrà nome Voluptas.
Riprendono le disavventure di Lucio-asino, che si libera dai briganti, ma cade subito dopo in balia di altri uomini rozzi e violenti. Viene in possesso di sconci sacerdoti di una dea orientale; è poi venduto ad un mugnaio, ad un ortolano, preso con violenza da un soldataccio, acquistato da un cuoco e da un pasticciere. Quando sta per essere portato nell’anfiteatro di Corinto per congiungersi pubblicamente con una donna condannata a morte per assassinio, colto dal terrore di venire sbranato dalle fiere del circo, riesce a fuggire. Si getta nel mare purificatore e invoca la luna, simbolo visibile di Iside. La dea ha pietà di lui e lo istruisce: il giorno dopo, nella festa in onore della dea, Lucio potrà mangiare le rose e ritornare alla forma umana. In effetti così avviene per intervento di Iside, di cui egli dovrà essere devoto. Iniziato ai misteri della dea a Corinto, Lucio si reca poi, per completare la sua iniziazione, a Roma, dove diviene devoto anche di Osiride.

LIVELLI DIEGETICI

I LIBRO
I liv.: PROLOGO Il protagonista (in I persona) racconta:
Si dirige in Tessaglia a cavallo e incontra due tizi, Aristomene (uno dei due) racconta
A Ipata Aristomene incontra Socrate (suo amico) caduto in miseria. Socrate racconta:
Derubato da alcuni briganti Socrate giace con Meroe. Racconto di Socrate su potenze magiche e capacità di Meroe

Nella stanza d’albergo giunge la maga: trasforma Aristomene in testuggine e uccide Socrate. Aristomene temendo d’essere incolpato dell’assassinio tenta il suicidio. Socrate è vivo. I due si mettono in cammino, ma Socrate muore, Aristomene è, quindi, costretto a fuggire e a stabilirsi in Etolia dove si risposa.

Il protagonista e i due tizi, giunti ad Ipata, si separano. Lucio si reca da Milone che lo ospita.
Dopo essersi recato ai bagni dove incontra Pizia (compagno di scuola), torna a casa da Milone e va a dormire.

II LIBRO
Il giorno seguente Lucio incontra Birrena e si reca a casa della donna che lo avverte delle arti magiche di Panfile (moglie di Milone). Lucio promette a Fotide (serva di Milone) una notte d’amore. A tavola Milone narra:

Storia del caldeo Diafane

Lucio passa una notte d’amore con Fotide. Birrena lo invita ad un banchetto durante il quale Telifrone racconta:

Telifrone da giovane per guadagnare fa la guardia ad un morto; se il cadavere viene mutilato di una parte, il custode deve risarcire col proprio corpo la parte mutilata. Telifrone si addormenta. Il morto resuscita e dice che Telifrone è stato mutilato al suo posto dalle streghe che gli hanno applicato naso e orecchie di cera.

Lucio tornato a casa uccide tre briganti.

III LIBRO
Durante il processo a Lucio si scopre che i cadaveri sono, in realtà, tre otri. Lucio è stato vittima di uno scherzo in onore della festa al dio Sorriso, è stata Fotide a tendere a Lucio il tranello.
Fotide racconta delle arti magiche di Panfile:

Panfile è innamorata di un giovane beota. L’animazione dei tre otri deriva dal fatto che Fotide non riuscendo a prendere i capelli del giovane amato dalla padrona, indispensabili per l’incantesimo d’amore, prende dei peli di otri di pelle caprina e i tre otri, di notte, attirati dalla magia di Panfile, cercano di entrare in casa.

Lucio (curiositas) vede Panfile trasformarsi in gufo e tenta di imitarla, ma diventa un asino (III, 24), l’unico antidoto è una rosa. Lucio va nella stalla ad attendere il giorno successivo ma arrivano i briganti che rubano l’oro di Milone e costringono Lucio/asino a trasportarlo.

IV LIBRO
Lucio viene bastonato dai contadini per aver mangiato dal loro orto. Dopo un lungo cammino giunge con i briganti nel loro covo e uno di essi racconta:

Criseros a Tebe, suicidio del pretone Zamaco e morte di Alcino
Democare a Platea, Trasileone travestito con una pelle di orso viene ucciso

I briganti rapiscono una fanciulla e la giovane racconta a una vecchia:

Fabula d’Amore e Psiche

Psiche, fanciulla bella come Venere, per l’invidia della dea è abbandonata su una rupe, ma Cupido si innamora di lei, la salva e la rende sua sposa.

V LIBRO
Cupido visita Psiche solo di notte senza farsi vedere, ma la giovane, nonostante la sua proibizione, guarda il marito che se ne accorge e fugge. Psiche va alla ricerca del marito.

VI LIBRO
Psiche supera le quattro prove assegnatele da Venere, ma alla fine dell’ultima prova apre il barattolo, preso negli inferi, che doveva consegnare a Venere (curiositas). La giovane cade, quindi, in un sonno mortale dal quale viene svegliata grazie all’opera di Cupido. I due si sposano, e da loro nasce la figlia Voluptas.

Tornano i briganti con il bottino. Lucio/ asino e la fanciulla tentano la fuga ma falliscono. Si decide sulla sorte dell’asino e della giovane.

VII LIBRO
Un brigante porta un notizia da Ipata:

Lucio era stato incolpato della rapina

Si unisce ai briganti un nuovo compagno Emo, che racconta la sua storia:

I componenti della sua banda vengono ricercati e uccisi poichè hanno rapinato un illustre romano amico di Cesare. Emo è l’unico superstite

Emo è, in realtà, Tlepolemo, il giovane promesso sposo della fanciulla, che dopo aver fatto ubriacare e aver legato i briganti, libera l’amata e l’asino. Giunti nel paese della giovane l’asino viena affidato al guardiano di cavalli e messo al mulino. Si decide di castrare l’asino, messo in cattiva luce dalle menzogne di un giovane. L’animale, incolpato della morte del giovane sbranato da un orso, è torturato.

VIII LIBRO
Arriva dalla vicina città un domestico di Carite, compagna di sventura di Lucio, e racconta la morte della giovane:

Trasillo faceva la corte a Carite che, però, era già promessa sposa a Tlepolemo. Trasillo durante una caccia uccide Tlepolemo e chiede la mano di Carite. Alla fanciulla appare in sogno l’ombra di Tlepolemo:
Racconto di come è avvenuto, in realtà, il delitto.

Carite uccide Trasillo e si uccide.

I contadini, temendo l’arrivo di un nuovo padrone, lasciano il paese.

EXCURSUS Uno schiavo si innamora di una donna libera e sua moglie si uccide insieme al figlio. Il padrone fa morire lo schiavo con una tortura.

Giunti in città gli animali vengono venduti e Lucio viene coinvolto in riti orgiastici. Il gruppo viene scoperto e fugge. Il cuoco del nuovo padrone dell’asino, non avendo una preda da cucinare, prende in sostituzione Lucio.

IX LIBRO
Lucio per sfuggire alla morte irrompe nella sala del banchetto. Racconto di un servo:

Una cagna arrabbiata aveva morso e contagiato numerosi animali.

Lucio, creduto contagiato, è rinchiuso in una stanza e, accertata la sua guarigione, torna al lavoro. Il protagonista gira vari villaggi, in uno viene a conoscenza di una storia.

EXCURSUS Un uomo torna inaspettatamente a casa mentre la moglie ha un incontro amoroso con il proprio amante. La donna lo nasconde in una giara, fingendo che ne sia un acquirente entratovi per saggiarne la resistenza.

I padroni di Lucio sono arrestati per furto e l’asino è venduto ad un mugnaio.

EXCURSUS (moglie di mugnaio): La moglie è una donna crudele e viziosa in combutta con una vecchia. Racconto di vecchia:
Il giovane Filistero corrompe lo schiavo Mirnece lasciato dal padrone a custodia della moglie.
Mentre i due amanti sono insieme torna il marito, Filistero è, quindi, costretto a fuggire, ma scorda i sandali. Al processo si salva dicendo che gli erano stati rubati ai bagni.
EXCURSUS Durante un banchetto il mugnaio racconta ciò a cui aveva assistito a casa di un amico: II liv. La moglie dell’uomo aveva nascosto l’amante in una cesta da cui emanavano esalazioni di zolfo. L’amante viene scoperto a causa degli starnuti.
Lucio smaschera l’amante nascosto ma la moglie si rivolge ad una maga che uccide il marito.

Lucio è venduto ad un pover uomo, una notte si ricovera da lui un ricco possidente che gli promette una ricompensa. Giunti alla sua dimora avvengono una serie di nefasti prodigi, uno schiavo narra:

La morte dei tre figli dell’uomo.

I liv. L’uomo si dà la morte. Lucio e il suo padrone si imbattono in un legionario che voleva prendere l’asino, ma l’uomo lo malmena per non farselo portar via. Si nasconde poi presso un vicino, ma scoperto viene giustiziato.

X LIBRO
Lucio viene preso da un soldato che alloggia presso un decurione dove avvenne ciò:

EXCURSUS La seconda moglie del soldato si innamorò del suo figliastro, ma al rifiuto di questo ella gli prepara una bevanda avvelenata (Euripide, Ione). Muore il figlio legittimo, la donna incolpa, quindi, il figliastro accusandolo di aver tentato di sedurla (Euripide: Ippolito). Intentato un processo il giovane viene assolto.

Il soldato vende l’asino a due fratelli (un cuoco ed un pasticciere). Lucio prende a saccheggiare di nascosto le pietanze da loro preparate e il padrone dei due fratelli, venuto a conoscenza dello strano caso, acquista l’asino. Tornando da un viaggio si imbattono in una donna che paga Lucio per potervi giacere insieme. Il padrone destina Lucio ad un pubblico amplesso con una condannata a morte.

EXCURSUS (la condannata) La donna aveva ucciso con una pozione il marito, gelosa di un amante che ne era in realtà la sorella. Uccide, perciò, la figlia, il medico e la moglie del medico che la smaschera prima di morire.

Lucio, divorato dalla vergogna e temendo per la sua stessa vita, fugge. Si stende a riposare su una spiaggia desolata.


XI LIBRO
Lucio, immersosi sette volte nel fiume, invoca la luna. Appare a Lucio la dea Iside che gli impone di attendere la festa a lei dedicata, quando il suo sacerdote porterà una corona di rose che lo libererà. Avvenuta la metamorfosi Lucio dovrà vivere dedicando la sua esistenza alla dea. Nella sacra processione si compie l’oracolo e Lucio riacquista forma umana, viene iniziato ai misteri del culto isiaco. Dopo un anno la dea appare in sogno a Lucio promettendogli una nuova iniziazione. Dopo un nuovo sogno viene effettuata l’iniziazione ad Osiride. Lucio ha successo come avvocato.

LUCIO O L'ASINO
Per stessa ammissione di Apuleio, alla base delle "Metamorfosi" è da rintracciarsi una fabula graecanica; il problema sta nell’identificare il modello diretto dell’opera. La trama fondamentale è, infatti, costituita dalla trasformazione di un giovane di nome Lucio in asino e dalla riconquista della forma umana attraverso innumerevoli ostacoli e peripezie. Secondo le fonti tale canovaccio era sotteso all’opera di altri due autori: Luciano di Samostata e Lucio di Patre.
Nel corpus di Luciano, o meglio dello pseudo-Luciano in quanto la critica tende a considerare il testo spurio per ragioni linguistiche e stilistiche, è presente un breve racconto, intitolato Lucio o l’asino (Ὄνος ἢ Λούκιος), che schematicamente narra, senza alcuna digressione, la metamorfosi del protagonista.
Secondo la testimonianza di Fozio, patriarca bizantino del IX secolo, nei vari libri dell’opera di un altrimenti ignoto Lucio di Patre erano presenti vari racconti di trasformazioni.
Al di là della ridda di ipotesi più o meno suffragate dai pochi dati di fatto, è difficile chiarire i rapporti tra redazioni diverse della stessa trama, e che cosa sia da attribuire all’originale inventiva di autore. Alcuni critici concedono ad Apuleio poco più della novella centrale di Amore e Psiche, altri, invece, oggi più numerosi, sulla scia dell’intenzione espressa dall’autore all’inizio dell’opera (varias fabulas conseram) gli attribuiscono l’invenzione di tutte o quasi tutte le fabulae milesiae. Oltre alla fabula di Amore e Psiche è indubbiamente attribuibile alla creatività originale di Apuleio l’XI libro con l’apparizione di Iside e le successive iniziazioni; in Luciano, infatti, la vicenda si conclude con una burla dallo spirito milesio.