Analizzando le trame dei romanzi greci si può notare quanto tendano a ripetersi determinate situazioni che divengono τόποι, luoghi comuni; tutte le opere, infatti, sono accomunate da uno schema narrativo costante: una coppia di sposi o di innamorati è costretta a separarsi e, dopo aver superato mille peripezie, riesce a ricongiungersi. Gli intrecci risultano, dunque, prevedibili, probabile sintomo della grande richiesta da parte del pubblico di quel tipo di narrazione e di personaggi. Non è dunque difficile ritrovare all’interno dei vari romanzi determinati τόποι. Per comodità, il visitatore può raggiungere i singoli τόποι cliccando su un link della seguente tabella, che ne raccoglie i principali:

Bellezza Innamoramento a prima vista Gelosia Morte apparente
Pirati Protagonisti venduti Viaggi Culti isiaci
Esposizione di un bambino Agnizione


Tali τόποι caratterizzano in modo più o meno marcato le trame di alcuni romanzi, e precisamente:

 

 

Si possono ritrovare naturalmente anche altri topoi che sono costanti in tutti i romanzi cioè quello della fedeltà (in particolare si ricordi il giuramento di Dafni in II,39 o la fedeltà di Anzia ed Abrocomo in Senofonte Efesio), i continui propositi di suicidio (uno dei tanti esempi è il proposito di Antea per non sposare Perilao), la presenza di riferimenti ai culti religiosi, in particolare ai culti orientali, specialmente di Artemide e di Iside e Osiride (Senofonte, Eliodoro e Apuleio), il fatto che i personaggi superino ogni barriera razziale (Teagene, Senofonte Efesio). Costante nei romanzi è il cosmopolitismo, tratto tipico della civiltà postalessandrina, che fu specifico portato della civiltà ellenistica e che ebbe come veicolo la κοινὴ διάλεκτος.

Non si può, però, concludere il discorso senza segnalare gli antecedenti letterari di alcuni dei τόποι e delle trame dei romanzi, almeno per quanto riguarda i collegamenti più evidenti. Sicuramente su tutti ha avuto notevole influenza l’Odissea, per lo schema separazione-peripezie-ricongiungimento-riconoscimento. Caritone arricchisce tutta la sua opera con citazioni omeriche, Senofonte si ricollega alla tragedia euripidea (la donna respinta che si vendica accusando l’uomo, come nella Fedra; Abrocomo che disprezza Eros come Ippolito; il contadino che rispetta la castità dalla donna, come nell’Elettra) e, più in generale, il tema dell’esposizione e del riconoscimento viene ripreso dall’Edipo di Sofocle e dal modello archetipico del riconoscimento, quello dell’Odissea.

Vale la pena, infine, di tracciare la linea evolutiva del fenomeno della ricorrenza dei τόποι.