1973
GUERRA DELLO
YOM KIPPUR
Nel 1973 l’Egitto si unì alla Siria in una nuova guerra contro Israele, per recuperare i territori perduti nel 1967. I due Stati arabi sferrarono un attacco a sorpresa il 6 Ottobre, giorno dello Yom Kippur, la mag-gior festività israeliana.
La Giordania partecipò alla guerra inviando le sue truppe a sostegno dell’esercito siriano, già impegnato a combattere contro gli israeliani sulle alture del Golan.
Tuttavia, le forze israeliane reagirono e, sebbene con molta difficoltà, sconfissero gli avversari nel giro di tre settimane. In con-seguenza a questo fatto, l’Arabia Saudita e altri Paesi produttori di petrolio che ave-vano finanziato le forze arabe anche attraverso forniture di armi di fabbricazione sovietica, ridussero le proprie esportazioni di greggio agli Stati Uniti e ad altre nazioni occidentali per l’aiuto prestato ad Israele; quest’ultimo, costretto a competere con le illimitate riserve arabe, dovette far fronte a una grave crisi finanziaria che solo il massiccio finanziamento americano riuscì in parte a sanare. Infine nel tentativo di incoraggiare una sistemazione pacifica della regione, il presidente americano Richard Nixon incaricò il segretario di Stato di condurre i negoziati tra Israele, Egitto e Siria, che portarono, nel 1974, alla smilitarizzazione del Sinai e delle alture del Golan.
La conclusione della guerra del Kippur non pose fine né ai disordini, né all’insod-disfazione generale del Paese (anche per quanto riguardava la conduzione della guerra) che portò, nell’Aprile del 1974, alle dimissioni del primo ministro Golda Meir e del suo governo.
Dopo la guerra crebbe l’importanza dell’OLP in Medio Oriente e la Giordania nel 1974 la riconobbe come l’unica organiz-zazione rappresentante il popolo palesti-nese, rinunciando alle pretese sui territori della Cisgiordania in cambio degli aiuti economici e militari promessi dalle altre nazioni arabe.