1947 – 1948
NASCITA DELLO STATO DI ISRAELE
E PRIMI CONFLITTI CONTRO GLI ARABI
Il conflitto israeliano palestinese ha origini antiche, nel 1882, a causa del crescente antisemitismo, gli Ebrei europei comincia-rono ad emigrare in Palestina, provenivano soprattutto dall’Europa Orientale. Il mo-vimento sionista rivendicava uno stato ebraico autonomo, per porre fine alle persecuzioni.
La questione pale-stinese si inserisce nella politica in-glese, che durante la Prima Guerra Mondiale aveva prospettato la na-scita di uno stato autonomo (anche esso in Palestina). In occasione della prima rivolta ara-ba contro gli Ebrei (1936-39) la Gran Bretagna reagì limitando l'afflusso di Ebrei in Palestina. Comprendendo di non essere in grado di risolvere il problema, sfiniti dalla guerra e ansiosi di ritirarsi dagli impegni coloniali d'oltremare, nel 1947 gli Inglesi chiesero l'intervento della neonata Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) che stabilì un piano per la divisione della Palestina in due stati indipendenti, uno ebraico e uno arabo, mentre Gerusalemme sarebbe diventata zona internazionale da essa direttamente controllata. Il progetto fu accettato dagli Ebrei, ma venne rifiutato con decisione dalla parte palestinese.
Ebbero così inizio i contrasti. Le proteste arabe sfociarono in aperta violenza e in poco tempo si scatenò una guerra civile. Il 14 maggio 1948, a Tel Aviv, il Consiglio Provvisorio (già Consiglio Nazionale) for-mato da David Ben Gurion, Chaim Weizmann e Golda Meir, proclamò la na-scita dello Stato di Israele, aperto alla immigrazione di Ebrei provenienti da tutte le parti del mondo. Il giorno seguente gli eserciti di Egitto, Transgiordania (l'attuale Giordania), Siria, Libano e Iraq si unirono ai Palestinesi e ad altri guerriglieri arabi che stavano lottando contro le forze ebraiche sin dal 1947, trasformando la guerra civile in conflitto inter-nazionale (la Prima Guerra Arabo-Israeliana). Gli Arabi, tutta-via, non riusciro-no ad evitare la formazione del nuovo Stato e la guerra si concluse nel 1949 con 4 armistizi appro-ntati dall'ONU tra Israele ed Egitto, Libano, Giordania e Siria. Il conflitto alterò profonda-mente gli equilibri etnici. Gli accordi estesero il territorio israeliano al di là dei confini stabiliti inizialmente dall'ONU, comprendendo anche la parte nuova di Gerusalemme, che fu eretta a capitale; la striscia di Gaza, sul confine tra Israele ed Egitto, venne affidata a quest'ultimo, mentre la Cisgiordania e la parte antica di Gerusalemme furono annessi alla Giordania. Gli Arabi che continuarono ad abitare sotto l'amministrazione israeliana si rifugiarono nei paesi confinanti, ponendo fine alla minaccia di una maggioranza araba all'interno dello Stato Ebraico.