LA TRAGEDIA
Presentiamo qui di seguito la sintesi della tragedia alfieriana, di cui diamo un
riassunto atto per atto:
ATTO I: In prima istanza appaiono sulla scena la madre Cecri e la nutrice di Mirra Euriclea, che discutono preoccupate sulla sofferenza di Mirra. Cecri teme che la causa del dolore della figlia derivi da un suo atto di superbia nei confronti di Venere, dettato dall'orgoglio di essere madre di una ragazza così bella. Nella seconda parte dell'atto vediamo il padre Ciniro che, affranto per la tristezza della figlia, in un dialogo con la moglie, si mostra pronto ad accettare di sciogliere la promessa di matrimonio tra Mirra e Pereo, figlio del re dell'Epiro, temendo che la tristezza della figlia sia causata proprio da questo legame.
ATTO II: Il secondo atto si apre con un colloquio tra Ciniro e Pereo, in cui Pereo ammette di vedere nell'atteggiamento di Mirra paura e repulsione verso le nozze. Pare insomma che Mirra non ami Pereo. E tale atteggiamento viene reso esplicito nella seconda scena, in cui Mirra ammette che il matrimonio le procurerà un dolore infinito, per l'allontanamento dai genitori. Pereo, accolte tristemente queste parole, è disposto a chiedere ai genitori di Mirra l'annullamento del matrimonio. Mirra disperata si sfoga con la nutrice, che intuisce un altro amore inconfessabile della protetta. Mirra chiede a Euriclea di aiutarla a morire, ma di fronte al dolore della vecchia, decide di accettare lo stesso il matrimonio con Pereo.
ATTO III: In un colloquio con i genitori Mirra adduce come scusa del suo comportamento incubi e fantasmi tremendi che le tormentano il sonno. Nonostante che ammetta tutta la sua sofferenza e il suo desiderio di morte, Mirra convince i genitori a portare a termine il matrimonio: questa è l'unica soluzione per salvare se stessa e la famiglia. Nell'ultima scena Ciniro annuncia a Pereo la decisione della figlia.
ATTO IV: Mirra saluta la nutrice e inizia la celebrazione delle nozze di fronte al popolo, ai sacerdoti e al coro, che intona canti nuziali. Mirra si sente oppressa da forze misteriose che la spingono a rivelare in una sorta di delirio il suo dolore mortale e il suo orrore per quelle nozze che significano per lei morte. La cerimonia viene così interotta: Pereo si allontana disperato. Ciniro, adirato, decide di trattare severamente la figlia che l'ha pubblicamente disonorato, ma si ritira impietosito dalla disperazione di lei. Rimangono in scena la madre e la figlia: Mirra la tratta malamente, ormai incapace di trattenersi, vedendo una rivale in amore, ma Cecri non capisce ancora l'atroce segreto.
ATTO V: Ciniro annunica che Pereo si è ucciso per il dolore. Nel successivo colloquio con Mirra, Ciniro incalza la figlia con le sue domande, convinto che la causa del suo dolore sia un amore inconfessabile. Mirra tenta per l'ultima volta di nascondere il suo insano amore per il padre, ma alla fine le sue parole la tradiscono. Ciniro rimane pietrificato da quella tremenda rivelazione, mentre Mirra si lancia verso di lui strappandogli la spada con la quale si trafigge. Accorrono la madre e la nutrice, che riescono solo a sentire le ultime tragiche parole di Mirra:
"Quand'io ... tel ... chiesi,
... darmi ... allora, ... Euriclea, dovevi il ferro...
io moriva ... innocente; ... empia... ora... muoio..."
(vv. 218-220).