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Il 
lamantino è un mammifero acquatico, parente del tricheco e del dugongo; si nutre 
esclusivamente di vegetali, passando la maggior parte del tempo nelle acque alla 
ricerca di alghe.
In media il peso del lamantino è di 400-500 kg, la 
lunghezza di 2,8-3,0 m, con massimi di 3,6 metri e 1775 kg, considerando che gli 
esemplari femmina tendono ad avere maggiori dimensioni. Alla nascita un 
lamantino pesa all'incirca 30 kg

zone abitate dai lamantini
Il lamantino delle Indie Occidentali è 
una specie a rischio di estinzione. Sebbene non abbia nessun predatore naturale, 
l'espansione delle attività umane ha ridotto il suo habitat naturale alle sole 
zone paludose costiere, e molti lamantini rimangono feriti dai motori dei 
fuoribordo. Spesso capita che i lamantini ingeriscano materiale da pesca (ganci, 
pesi, etc.) mentre si cibano. Questi corpi estranei non sembrano arrecargli 
disturbi, a eccezione dei fili di nylon e delle stringhe. Questi ultimi possono 
rimanere incastrati nell'apparato digestivo dell'animale, provocandone 
lentamente la morte.
I lamantini spesso si raccolgono intorno alle centrali 
elettriche, che con la loro attività riscaldano le acque circostanti. E 
diventano dipendenti da questa fonte di calore non naturale, al punto da non 
intraprendere più le migrazioni stagionali verso le zone più calde. In tempi 
recenti molte centrali stanno chiudendo e conoscendo la dipendenza da esse 
sviluppatasi in questi animali, il Servizio Statunitense per la pesca e la fauna 
selvaggia sta cercando soluzioni alternative per scaldare le acque popolate dai 
lamantini.
|  esemplare maschio adulto nel Belize | 
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