La corrente del golfo è una potente corrente oceanica calda, che nasce nel golfo del Messico dove grandi masse d'acqua calda vengono riscaldate dai raggi del sole e tendono a risalire verso nord, ma vengono deviate dalla rotazione terrestre,che le porta sino ai paesi europei che si affacciano sull'oceano atlantico e li mitiga. Lo spostamento delle masse d'acqua subisce una deviazione verso destra a causa della forza di Coriolis; in breve, l'acqua, spostandosi verso nord tende, secondo il principio d'inerzia , a mantenere inalterata la propria velocità. Le masse liquide, come d'altronde anche quelle terrestri, viaggiano ad una velocità di circa 2,5 m/s da ovest verso est a latitudine 0 (equatore), ma risalendo verso nord, esse si vengono a "scontrare" con masse che viaggiano a velocità inferiori (la velocità lineare di rotazione è inversamente proporzionale alla latitudine e quindi a parità di tempo, le masse con velocità maggiore percorreranno spazi maggiori e saranno, quindi, più spostate verso est). A questo è dovuta la forma della traiettoria della corrente del golfo. Questa corrente arriva fino al circolo polare artico, dove si raffredda e si inabissa, per poi riniziare il suo circolo.
Il percorso compiuto dalla Corrente del Golfo |
Probabile situazione futura.
Secondo alcuni climatologi un aumento del clima terrestre potrebbe riportare gravi danni a questa corrente. Infatti a causa del surriscaldamento nella corrente del Golfo confluirebbero masse d'acqua dolce e fredda, provenienti dal disgelo della corte glaciale della Groenlandia e di altre regioni boreali, questo fenomeno potrebbe causare il blocco della corrente del Golfo. Un eventuale arresto, o anche solamente un rallentamento, potrebbe raffreddare tutte le regioni del nord Europa, non venendo più mitigate da questa corrente, nonostante il pianeta continuasse a surriscaldarsi. Avverandosi questo fenomeno non ritroveremmo più venti caldi, non più riscaldati dalla C.d.G, che mitigano il nord Europa e America, con una possibile era glaciale in questi due continenti. L'analisi dei dati sul clima preistorico ha fornito alcuni indizi che vanno in questa direzione, ma la loro interpretazione è ancora controversa. Ad esempio sembra quasi certo che, circa 11.000 anni fa, la fusione di estesi ghiacciai posti sul Labrador causò il rallentamento della Corrente del Golfo. Una delle conseguenze dell'evento fu il raffreddamento del clima europeo per un periodo approssimativo di 1.000 anni.
Studio sulle conseguenze che la marea nera potrebbe comportare nella C.d.G.
Uno studio italiano, pubblicato da Gianluigi Zangari, geofisico del Cnr, ha ipotizzato che in un futuro abbastanza prossimo ci potrebbero essere effetti drastici sulla C.d.G a causa del contatto con la marea nera. Gli effetti potrebbero essere due. Il primo è il contatto con la marea nera e correnti vicine alla C.d.G, ciò comporterebbe un'incapacità, o perlomeno una difficoltà da parte della C.d.G di scambiare calore con l'atomosfera, ciò porterebbe a una glaciazione dell'Europa e dell'America del nord, non potendo la corrente del Golfo mitigare queste due zone. Il secondo effetto, che porterebbe alllo stesso risultato del primo, è l'arresto definitivo della corrente del Golfo, venuta a contatto diretto con la marea nera.