Il termine "Pigmei" non indica un un'unica popolazione o tribù, ma un insieme
di gruppi etnici riconducibili tutti a un genere comune: costoro sono infatti
gli indigeni abitanti la zona dell'africa equatoriale a ovest e a sud del Sahara
e si caratterizzano per una statura assai ridotta, di un metro e mezzo massimo,
chiamati così dal riferimento che se ne faceva presso i Greci;"πυγμαιος", "Altro
un cubito". Nonostante, come già detto, si distinguano numerose popolazioni
minori all'interno dei pigmei, questi sono comunque uno dei più grandi gruppi
etnici africani e sono al giorno d'oggi ancora assai numerosi e alieni al mondo
moderno, conservatori del loro antico stile di vita. E' quindi possibile trovare
nei testi egizi riferimenti ai Pigmei, chiamati "Danzatori degli dei" e
descritti in base alla loro statura sorprendentemente bassa.
Per estensione, il nome "pigmei" viene indicato per riferirsi ad altri gruppi
etnici di bassa statura, per esempio gli Andamanesi i Semang della Malesia o i
Negritos delle Filippine e, per quanto riguarda l'Africa, sono suddivisi fra di
loro in varie tribù insediate tutte fra il Gabon, il Camerun, la Repubblica
Centrafricana, il Congo e la Guinea Equatoriale. In questa pagina ci occuperemo
dei Pigmei Baka. Questi sono situati nelle foreste pluviali di Congo, Camerun, e
Gabon e vivono a stretto contatto, in molti casi, con i Bantu, altro popolo di
coltivatori e raccoglitori.
Un Anziano Baka |
Quello dei Baka è un popolo tradizionalmente nomade,
nonostante si muova solo all'interno di luoghi circoscritti senza mai uscirne.
Sono poche le nozioni che si possono apprendere della cultura
filosofico -
spirituale che costoro tramandano dall'alba dell'umanità; molti
infatti dei riti che intraprendono sono segreti , cosicché nessuno li conosce
tutt'ora o, comunque, ha mai cercato di diffondere riti e culti Baka. Si può
però capire dai racconti di alcuni esploratori che sono entrati in contatto con
questo popolo che, come ogni popolo africano, i Baka sono molto incentrati su
danze e riti di iniziazione che hanno a che fare con lo spirituale e
l'animistico: un ricercatore italiano, Mauro Luis Devin Campagnoli, è riuscito
ad entrare in contatto e a convivere per alcuni giorni nonché a imparare
l'idioma dei pigmei Baka, fino ad arrivare al permesso da parte della tribù di
partecipare ad alcuni dei loro riti , dei quali però ci descrive solo quello
dell'iniziazione allo spirito della foresta: questo rito è dimostrazione del
rapporto fondamentale che i Baka hanno con il loro territorio e non c'è da
stupirsi, in quanto questa rappresenta ed ha sempre rappresentato la loro fonte
di vita, la loro terra e si è sviluppata fin dall'origine dell'umanità insieme a
loro e il fatto che questa sia collegata a uno spirito dimostra quasi la
gratitudine che i Pigmei si sentono di dover rendere alla foresta, nonché una
capacità speciale di rapportarsi con la natura. Il ricercatore non ci spiega
passo per passo il rito nelle sue procedure, ma ci dà una descrizione di alcuni
momenti del rituale: i giovani vengono svestiti, lavati, rasati, cosparsi e
spalmati con olio di palma e portati in una capanna speciale, dopodiché, per
circa una settimana i giovani vengono sottoposti a rituali di ogni tipo, segreti
e non, alla fine dei quali vengono ritualmente uccisi dallo spirito(a cui è
conferito, fra altri, proprio il potere di iniziare i giovani) e fatti rinascere
come uomini.
Oltre a questi tipi di rituali i Pigmei Baka praticano
anche danze "Ludiche", a scopo di puro divertimento.
Per quanto riguarda la vita
quotidiana, si può apprendere che i Pigmei Baka si cibano di verdure,
solitamente sminuzzate su un apposito tagliere, e carni degli animali cacciati
dagli uomini.