Il Vudù è una religione afroamericana dai caratteri sincretici e fortemente esoterici. Nata intorno al 1600 a.C., fu importata a partire da un secolo dopo in America (in particolare quella centrale)dagli schiavi provenienti dall'Africa, per i quali, nella tragedia della estirpazione dalla propria terra, la fede nella religione Vudù alimentò l'unica speranza di sopravvivenza, se non fisica, spirituale. E' una delle poche, se non l'unica, autentica religione spirituale africana sopravvissuta alle repressioni, tipiche e omogenee per tutto il continente, che sono state sempre, nel corso della storia, messe in atto dall'uomo occidentale e, con ogni probabilità, è sopravvissuta semplicemente perché a nessuno interessava davvero privare gli schiavi di tale credenza. Del resto, nemmeno il sentirsi parte di una cultura valorizzata, nonché parte di una comunità che unisse tutti gli schiavi, avrebbe potuto renderli più forti e pericolosi, una volta subito l'allontanamento dalla propria terra d'origine e tutti i conseguenti maltrattamenti disumani.
Il Vudù è religione assai interessante per l'osservazione e la scoperta dei caratteri religiosi ancestrali Africani in quanto, nonostante la sua formazione come religione a sé stante con propri dogmi, dottrine usanze etc. sia avvenuta, come già detto, circa 350 anni fa, rappresenta il risultato nonché l'unione dei culti originali animisti, che rappresentano l'anima del continente, uniti a concetti tratti dal cattolicesimo,dovuta alla cristianizzazione forzata degli schiavi deportati in America. E' religione ufficiale del Benin, dal quale provengono la maggior parte dei tratti animisti della religione, e di Haiti. Nonostante il Vudù sia il risultato di un'unione di caratteri ancestrali del Benin con il culto del cattolicesimo, è stato, nel corso della sua storia, ancora maggiormente devastato e diffamato da illazioni ad esso attribuite in modo illecito che ne hanno distorto fortemente la visione da parte dei non praticanti di questa religione, associata ingenuamente a loschi riti di "magia nera", ed è innegabile che qualsiasi uomo occidentale che non ne conosca la vera filosofia, ma la osservi con occhio superficiale, tenda a vedere il Loa come una religione buia e legata a riti che si avvicinano al satanico, a causa di una presunta propaganda di diffamazione che mise in atto la chiesa cattolica a partire dal 1800. 
Un rito vudù  svolto in Benin, dove questa è stata riconosciuta religione ufficiale nel 1996.
Oggetti vudù trovati a Port-au-Price, Haiti.

Al contrario, come si può intuire subito analizzando il significato della parola Vudù ("segno del profondo") è una religione fortemente tipica dei culti africani, e quindi assai affascinante e utile per comprendere la natura originale degli abitanti del Continente Nero: presenta una teologia assai difficile da comprendere per un uomo occidentale, ma molto interessante. Non concepisce infatti l'universo come una moltitudine di elementi differenti, ma come un'illusione nella quale ogni elemento ha un'unica anima, alla base della quale sta Dio, motore e amministratore della realtà che appare fittizia agli occhi degli umani. Per questa sua posizione di fonte dell'esistenza, Dio è definito come Gran et (dal francese Grand Maître, ovvero "Grande Maestro"), ed è rappresentato come un dio essenzialmente buono, ma estraneo al rapporto con l'uomo, che vi entra in contatto tramite la vicinanza ad oggetti o animali. Secondo la religione Vudù, la realtà è celata dal cosiddetto "Velo di Maya"(Maya,radice sanscrita "Ma", componente le parole con significato di "Creazione," "Opera" "Foggiatura" col significato, in questo caso, di qualcosa ha a che fare con l'ordine cosmico ancestrale creato da Dio). Tale concetto è presente anche nella cultura Indiana, a dimostrare ancora una volta il fatto che si tratta di una visione del mondo archetipica, in relazione con una grande tematica umana: ovvero quella della visione della realtà da parte dell'uomo, in contrapposizione con l'autentica esistenza di tutto ciò che ci circonda. Dio, come si può quindi ora capire da quanto scritto sopra, sta alla base ed è in grado di spiegare questo "Velo di Maya" che offusca la vista degli uomini, confusi dal fatto che l'universo sia invece composto da una moltitudine di elementi, composti nella loro autenticità dall'anima divina che permea il cosmo.
I rituali fortemente esoterici e mistici fanno dunque sì che l'uomo possa comprendere il fatto che non esiste distinzione tra il mondo divino e il mondo umano, che ogni cosa è divina in quanto ogni cosa è parte attiva dell'unità. L'uomo può condurre una vita che lo porti alla stretta relazione estatica con le manifestazioni di Dio, con le divinità e gli spiriti dei morti, ma nel momento in cui l'uomo comprende il segreto del molteplice e del vario, si rende anche pienamente consapevole del fatto che il molteplice è costituito dai tanti tasselli di un unico mosaico divino. Tra gli spiriti della natura venerati dai fedeli del Vudù si trovano divinità che fungono da patrone e personificazioni di elementi e forze della natura.
Anche uno dei nomi con i quali si indica il Dio vuduista rappresenta il modo in cui Egli viene concepito dai suoi fedeli, e tale nome, "Yevhé", è in evidente correlazione con il termine ebraico "Yawhé", e si correla con quest'ultimo nell'accezione di "Colui che è e sta alla base di tutto".Alti termini tipici vuduisti sono "Vodun" o "Vodu", che stanno ad indicare lo spirito misterioso che permea e fertilizza la materia cosmica, attivandola e donandole la vita. Nelle lingue africane tale termine è generalmente utilizzato in alternativa a "Obatala" o, appunto, "Yevhé".

Una seguace del vudù durante un rito di massa alla festa vudù di Plain du Nord, ad Haiti.
Sono molte le popolazioni, etnie, o i popoli africani che praticano religioni esoteriche, le quali hanno tutte alla loro base il rapporto con la spiritualità e con l'animismo, tanto che questo rappresenta la caratteristica popolare africana principale. Questo modo di porsi nei confronti della vita ha sì rapporto archetipico con molte religioni antiche(come si nota appunto nel termine "Yawhé",comune ai vuduisti come agli ebrei) ma, confrontato anche solo con quello cristiano, appare radicalmente diverso. Detto questo, è facile capire quanto la colonizzazione abbia potuto influire negativamente sulla vita di ogni africano, perché non è possibile imporre una certa cultura a un popolo che ne ha una, fin dall'origine dell'uomo sapiens, completamente diversa,tanto che, oggi, qualsiasi paese non si sia abituato ad adottare uno stile di vita occidentale(come può essere ad esempio il Sud Africa), è dilaniato da infiniti problemi. Con questo si intende dire che la colonizzazione non ha il suo male semplicemente nel banale reprimere e impoverire un continente, ma anche nell'imporre culture che vanno in pieno contrasto con l'anima di quest'ultimo, tanto da renderlo alieno a quella che è la sua vera natura, facendolo diventare di conseguenza un continente "Malato". La coscienza popolare africana è svanita ormai in secoli di repressioni, ed ora sopravvive solamente nelle tribù ancora estranee a culture differenti e al male che esse portano.


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