Gli Hadza sono una popolazione
della Tanzania rimasta, come molte altre, a
livello pressoché primitivo: essi non
coltivano la terra, non allevano animali,
né seguono leggi o calendari. Svolgono le attività principali di cacciatori e
raccoglitori, praticate da loro adesso come 10 000 anni fa. Praticano la caccia
sia di giorno che di notte,di svariati tipi di animali come giraffe, gazzelle e altri animali
erbivori. Parlando invece delle loro conoscenze al di fuori del loro
territorio, si scoprono particolari interessanti: essi, per esempio, non sanno
niente degli altri continenti; la loro visione si restringe a poche regioni
africane confinanti con la loro. Sono a conoscenza di pochi paesi occidentali, a
causa della colonizzazione di quel territorio. Questa popolazione non partecipa
tuttora a guerre territoriali.
In questa regione il turismo è molto praticato:
infatti,alcuni membri dei villaggi Hadza si sono trasferiti in regioni vicine
per fare la guide turistiche. Per quanto riguarda gli altri, il loro lavoro di
cacciatori e raccoglitori va dalle 4 alle 6 ore giornaliere.
Non possiedono praticamente nulla: nella cultura di questa
popolazione non è diffuso l'attaccamento ai beni materiali;si accontentano del
necessario per vivere. Il motivo principale per cui gli Hadza sono riusciti a
mantenere il loro stile di vita così a lungo, è che il loro territorio non è mai
stato invitante: il suolo è salmastro, l'acqua dolce scarseggia, e gli insetti
sono un vero tormento. Per migliaia di anni, nessuno, a parte loro, ha voluto
abitare questi luoghi e così gli Hadza hanno condotto la loro esistenza senza
alcun tipo di globalizzazione. Nonostante gli Hadza vivano il presente senza
preoccuparsi di cosa potrà succedere alla loro tribù e alla loro terra, il
governo della Tanzania li ritiene inadatti allo sviluppo del paese: sono,
secondo il governo, retrogradi e avrebbero bisogno di una civilizzazione;
questo, però, è proprio quello che in Africa si dovrebbe evitare; perché
porterebbe alla scomparsa della loro cultura, che, per altro, suscita notevole
interesse a gran parte di coloro che vengono da fuori: purtroppo, continuando così, si
rischia l'ennesimo "genocidio culturale".
Alcuni sostengono che questa sia l'ultima tribù Rimasta allo stesso livello dei
primi uomini sapiens sapiens,notando anche però che iniziano ad assumere
atteggiamenti da uomo moderno(Le visite fra i loro villaggi vanno pagate con
denaro);è molto importante invece che popolazioni come questa non entrino in
contatto col mondo globalizzato,perché questo rappresenterebbe la completa
estinzione non solo di una razza,ma anche di molti culti spiritici antichi e
risalenti agli albori dell'umanità propri non degli Hadza, ma comunque di molte
altre simili tribù.
LA LINGUA CLICK
Sono circa 30 le lingue moderne, tutte utilizzate
nel sud dell'Africa, che conservano tracce della lingua madre ancestrale. Queste
tracce sono fatte di “click”: quattro o cinque suoni generati dalla pronuncia di
una doppia consonante tramite il rapido movimento della lingua dall'alto verso
il basso della cavità orale. Sono le cosiddette lingue a “schiocchi” che, uno
studio genetico condotto a Stanford, ha fatto risalire a una stirpe estremamente
antica, nota con il nome “Ju hoansi”. Lo "slash" sta ad indicare il “click”: Ju/'hoansi,
infatti, è pronunciato “Ju-twansi”, dove la doppia consonante “tw” è un “suono
click” pronunciato allo stesso modo di “tsk, tsk”, utilizzato per esprimere
disapprovazione Agli albori dell'umanità. In base ad analisi del DNA, i
“click speaker” che sopravvivono in Africa (tra cui una popolazione che abita il
deserto del Kalahari, in Namibia, e le popolazioni tanzane Hadzabe e Sandawe),
discenderebbero dai Ju/'hoansi, la cui linea di discendenza è così antica da
raggiungere le radici dell'albero genealogico dell'umanità. Fuori dall'Africa,
l'unico linguaggio conosciuto composto da “click” è il Damin, una lingua
aborigena australiana, ormai estinta, che veniva utilizzata durante i riti
d'iniziazione. Grazie a questa ricerca, i genetisti sono ora in grado di
inserire alcuni gruppi etnici nella lunga scala di discendenze dell'intera
umanità.