L'informazione salva vite
Okushiri, Giappone
12 luglio 1993
altezza massima delle onde: 31 metri
vittime: 239 persone
Nel 1993 Okushiri fu colpita dalla furia di uno tsunami con onde di altezza compresa fra 5 e 10 metri che abbatterono sulla costa meno di cinque minuti dopo una scossa sismica di magnitudo 7,8 scatenatasi 15-30 chilometri al largo, nel mare del Giappone. Le onde scavalcarono le barriere costruite in base all'esperienza dei precedenti disastri. La formidabili correnti spazzarono via edifici, veicoli, battelli all'attracco e materiali pesanti contenuti nei magazzini trasformandoli in arieti capaci di travolgere tutto quello in cui si imbattevano. Le collisioni innescarono l'esplosione e l'incendio di serbatoi di gas liquido che incendiarono a loro volta gran parte del villaggio Aonae sul promontorio meridionale dell'isola. La perdita di vita umane in questo evento fu una grande tragedia, ma è chiaro come la diffusione di un allarme tempestivo, unito all'addestramento fornito alla comunità locale per fronteggiare emergenze di questo tipo, abbia ridotto in grande misura il numero dei decessi. Il servizio meteorologico giapponese, infatti, diramò allarmi tempestivi e precisi, e molti residenti si salvarono correndo verso le zone più interne subito dopo la scossa principale, anche prima dell'allarme. Okushiri ha dimostrato con chiarezza che il danno da tsunami può essere ridotto. Questo evento è anche diventato il disastro da tsunami meglio documentato della storia.