Ciò che noi chiamiamo comunemente "nuvola" è in realtà una massa visibile di piccole goccioline d'acqua e frammenti di cristallo, sospesi nell'atmosfera. Un importantissimo contributo per la classificazione delle nubi è dato da Luke Howard, nato nel 1772 a Londra, in Inghilterra; non divenne mai uno scienziato, ma, fin da piccolo, esercitò una passione per la natura e il tempo atmosferico, in particolare per le nuvole; già da piccolo osservava le nuvole, cercando di capirne caratteristiche e analogie. Osservando assiduamente il cielo, Luke Howard riuscì ad individuare quattro categorie diverse: le nubi basse, quelle medie, quelle alte e quelle a sviluppo verticale, all'interno delle quali si trovano altri sottogruppi specifici:
Immagine raffigurante gli Stratocumuli. |
NUBI ALTE, tra i 7 e i 13km di
altezza; dalla loro disposizione si può sapere la direzione del vento
(perpendicolarmente alle strisce, verso le "gobbe" delle nuvole). Possono
essere:
-CIRROSTRATI,
nubi sottili e biancastre (quasi trasparenti); quando
sono presenti, il Sole e la Luna sono visibili con un alone attorno.
-CIRROCUMULI,
piccoli batuffoli di nuvole disposti a gruppi o a file;
ricordano gli altocumuli, ma più alti e sempre accompagnati da "cirri" e
"cirrostrati".
-CIRRI, strie biancastre e sottili (quasi trasparenti). La forma è facile da
ricordare: una striscia terminante con un ricciolo ad uncino, formate da
cristalli di ghiaccio per via della bassa temperatura dello strato in
cui si trovano; in genere indicano pioggia in arrivo.
-CUMULUNEMBO,
nuvole a forma di cavolfiore, che annunciano temporali.
Immagine raffigurante i cirri. |
immagine raffigurante i cirrocumuli. |