I vulcani attivi della Kamčatka sono disposti lungo una linea che costituisce il diretto prolungamento dell'arco insulare delle Kurili, che si stendono da Hokkaido (la più settentrionale delle isole Giapponesi) alla punta della penisola di Kamčatka. Analogamente l'arcipelago delle Aleutine, che delimita a sud il mar di Bering, e i vulcani dell'Alaska sono perfettamente allineati lungo lo stesso arco di cerchio, il tratto più settentrionale della cintura di fuoco circumpacifica.

Il cratere del vulcano Bezymianny
L'eruzione del Bezymianny, un vulcano di tremila metri nella penisola della Kamčatka, il 30 marzo 1956, si verificò fortunatamente in una zona quasi desertica: avrebbe potuto seppellire una città come Parigi sotto uno strato di cenere alto 10 m; eruttò circa 2 miliardi e mezzo di tonnellate di materiali in un' esplosione di potenza pari, secondo alcuni, a quella del Krakatoa; eppure non fece alcuna vittima. era stata prevista con un anticipo di parecchi mesi dai vulcanologi russi che aveva registrato, a partire del settembre dell'anno prima, una serie di scosse sismiche i cui grafici convergevano su Bezymianny, ritenuto ormai spento. Le eruzioni erano iniziate in forma attenuata il 22 ottobre 1955, continuando con attività sempre maggiore fino all'esplosione finale del marzo seguente. L'attività vulcanica presente in Kamcatka col Bezymianny e altri 26 vulcani attivi continua intensa nelle Aleutine, il grande arco di isole che racchiude a sud il mare di Bering tra la Siberia e l'Alaska. Le Aleutine sono un allineamento di 40 strato-vulcani, di cui 27 attivi. Alcuni sono di formazione recente: l'isola di Bogoslof, costituita da un gruppo di cupole di ristagno attive, è emersa dalle acque nel 1796. Le era stato dato a quei tempi il nome di Joanna Boguslawska (tutta la regione apparteneva allora ai russi); ancora 8 anni dopo che era nata dal mare non ero stato possibile mettervi piede per l'intenso calore emanato dalle lave. Frequenti eruzioni ne mutarono negli anni l'aspetto e la morfologia.

 

Come nel caso della Kamcatka, anche in Alaska i maggiori vulcani attivi si trovano allineati sul prolungamento di un arco insulare, quello delle Aleutine. Ma le analogie non si fermano qui: anche in Alaska una spaventosa eruzione, simile a quella del Bezymianny, non ebbe effetti disastrosi semplicemente perché colpì una regione quasi


Il lago vulcanico creatosi sul Katmai con l'eruzione del 1912.
 desertica. Il 6 giugno 1912 il Katmai esplose senza preavviso liberando una potenza enorme pari a quella del Bezymianny. La sommità del cono crollò, lasciando un cratere di diametro di 4 Km, successivamente occupato da un lago. Ai suoi piedi vi fu un' eruzione lineare esplosiva in grande stile: da varie fratture laterali fuoriuscirono nubi ardenti costituite da pomici e finissime schegge incandescenti sospese in gas all'alta temperatura e in grado di espandersi a grande velocità (100 km/h circa) fino a centinaia di km di distanza. I materiali solidi trasportati dalle nubi ardenti, una volta depositatisi e3 consolidatisi, formano in questi casi dei tufi compatti riscaldati chiamati ignimbriti. Eruzioni di questo tipo sono le più impressionanti che si conoscano: se un'eruzione ignimbritica avvenisse improvvisamente in un'area densamente popolata, il suo effetto distruttivo sarebbe totale, senza alcuna possibilità di difesa. Il Katmai rappresenta fortunatamente l'unico esempio sicuro di eruzioni ignimbritica avvenuta in tempi storici.