Le caratteristiche morfologiche e geologiche fanno del Giappone uno dei luoghi vulcanici più attivi della terra. In totale sono circa 200 i vulcani della nazione, di cui una cinquantina e oltre ancora attivi, come il famoso monte Fuji o il Sakurajima da sempre in costante attività. L'attività degli altri vulcani si è ridotta ad una mera tendenza di tipo geotermale che ha portato alla nascita di piccole sorgenti d'acqua calda termale in molti luoghi in Giappone.

IL MONTE FUJI

Il vulcano Fuji, chiamato dai giapponesi anche Fujiyama o Fujisa, s’innalza fino a 3776 metri nella zona di Honshu, a una ventina di chilometri dalla baia di Suruga e a 113 Km da Tokyo. L’ultima eruzione risale al 1708, quando l’antica Edo, (oggi Tokyo), venne ricoperta da uno spesso strato di cenere, ma sono storicamente documentate 18 eruzioni a partire dall’anno 800 d.C.
Il Fuji, massima elevazione del Giappone, ha la forma di un perfetto cono. Le sue pareti alte simmetriche si appiattiscono verso il fondo,


immagine che rappresenta il monte Fuji
conferendo al vulcano una particolare eleganza e armonia, che lo hanno fatto definire “senza eguali” e trascrivere negli ideogrammi quale “impareggiabile” e “tesoro dei samurai”. Sulle sue falde settentrionali e occidentali vi sono i Cinque Laghi vulcanici, disposti ad arco, circondati da piante di pruno e di ciliegio e da azalee; magnifici punti panoramici sulla cima, ricoperta di neve per 10 mesi all’anno.
La vetta è piatta con cratere profondo 200 m. e diametro 500 m., coronato da otto piccole creste, “gli otto petali del fiore di Loto del Fuji”. Presso la cima sgorgano due sorgenti considerate sacre, la Kimmei-Sun, fonte “dell’acqua e dell’oro lucente” e la Gin-Mei-Sui, sorgente “dell’acqua e dell’argento lucente” dalle proprietà taumaturgiche.
L’area del vulcano è inclusa nel territorio del Parco Nazionale di Fuji-Hakone-Izu.
Il Monte Fuji è uno stratovulcano. I vulcanologi hanno identificato infatti quattro distinte fasi nell'attività vulcanica che lo ha prodotto. La prima, chiamata Sen-komitake, è caratterizzata da un nucleo di andesite recentemente scoperto nella sua parte più interna. La seconda, detta del Komitake Fuji, è uno strato di basalto formatosi diverse decine di migliaia di anni fa. Circa 100.000 anni fa si formò quindi lo Hurui Fuji sulla cima del Komitake Fuji. L'attuale Fuji, Shin Fuji, si ritiene si sia formato intorno ai 10.000 anni fa sulla cima del vecchio monte. È considerato tuttora attivo, anche se a basso rischio di eruzione. Il Monte Fuji è situato sulla faglia tra la placca euroasiatica, la placca di Okhotsk e la placca delle Filippine. In particolare, il vulcano si trova proprio sul punto in cui la faglia delle Filippine si inabissa a grande profondità sotto quella euroasiatica, con un movimento tettonico che, fondendo le rocce, dà luogo alla formazione di notevoli sacche magmatiche.

VULCANO SAKURAJIMA

Il Sakura-Jima é uno stratovulcano situato nell'isola di Kyushu a Sud del Giappone. Il suo cono vulcanico è al centro dell'Aira Caldera e si eleva, quasi totalmente circondato dal mare, nella baia di Kagoshima formata dalla larga caldera. Prima dell'eruzione del 1914 il vulcano era isolato al centro della baia, solo a causa di quell'eruzione l'isola del vulcano Sakurajima si è unita alla terra circostante la baia. La nascita del vulcano risulta molto recente : si pensa che sia emerso all'interno della baia caldera circa 13.000 anni fa, geologicamente giovanissimo.  Il vulcano è uno dei più attivi del Mondo, infatti dal 1953 è in una continua serie di attività ravvicinate di media entità con innumerevoli esplosioni. Le circa 150 esplosioni annue di media, dal 1953 ad oggi, lo rendono  uno tra i


Il Sakurajima metre dà i primi segni di eruzione.
 vulcani più pericolosi del Mondo. Il vulcano fa parte integrante del panorama della popolosa e vicinissima città di Kagoshima che dista in linea d'aria solo 7 Km. dal cratere. Sono frequenti le eruzioni del vulcano che fanno giungere la propria cenere sulla  sottostante città.
Nel 1914 il vulcano Sakura-jima si  manifestò con la più potente eruzione avvenuta in Giappone questo secolo. Dopo più di 100 anni di inattività, il  Sakurajima, si risvegliò con una disastrosa serie di eventi. Il terribile prologo avvenne il 10 e l'11 Gennaio 1914.  Il primo giorno cinque fortissime scosse di terremoto, altre 250 il giorno seguente, preannunciarono l'eruzione del vulcano. I terremoti uccisero 25.000 persone sull'isola di Kiushu e misero in allarme la popolazione che con tutti i mezzi , soprattutto battelli, si allontanò dalle città e dal vulcano. L'evacuazione fu spontanea non si attesero disposizioni dal governo Giapponese che comunque inviò immediatamente da Tokio in soccorso della popolazione la 12.ma Armata Giapponese. La disastrosa e potente eruzione del  12 Gennaio 1914 causò enormi disastri ma fece  poche vittime poiché la quasi totalità della popolazione si era già allontanata dal luogo del disastro a causa del terremoto. Più precisamente, giorno 11 Gennaio, il vulcano durante le forti scosse, dette il primo segno di risveglio con l'emissione di un pennacchio di vapore bianco. Ma solo il giorno seguente, 12 Gennaio, alle ore 10.05 mattutine, avvenne la grande esplosione sul fianco del vulcano che espulse, con un'enorme sbuffo nero di notevole

immagine del vulcano Sakurajima durante un eruzione del 01.01.10
potenza, una gran quantità di materiale incandescente misto a fumo e cenere, scagliandolo in cielo sino a 6Km di altezza. Tutto ciò oscurò il cielo della vicina città di Kagoshima che, già fortemente danneggiata dalle ingiurie del terremoto, venne bersagliata dalla ricaduta del materiale vulcanico incandescente, con conseguente  aggravio di danni e distruzione. E a proseguire la catena di sventure,  il pomeriggio alle 18.28 ancora un altro forte terremoto completò l'opera di distruzione della città di Kagoshima. Prima dell'eruzione del Gennaio 1914 il Sakurajima era un'isola vulcanica al centro della Baia di Kagoshima. A seguito dei movimenti sismici e della grande massa di materiale vulcanico eruttato, l'isola-vulcano venne ad unirsi con la costa circostante, mutando la topografia della baia.
  Dopo il 1914, il Sakurajima entrò nuovamente in eruzione nel 1955, costringendo nuovamente gli abitanti a lasciare la zona. Cinque anni dopo, sulla montagna fu eretto l'omonimo Osservatorio Vulcanologico, al fine di monitorare il vulcano e di prevenirne le eruzioni: nella zona intorno ad esso vivono non meno di 680,000 persone, e la stessa Kagoshima si trova a soli 8 km dalla bocca del vulcano. Sono stati costruiti appositi rifugi nei dintorni della città, al sicuro da colate piroclastiche e dalla pioggia dei lapilli, ove le persone possono mettersi al sicuro nel più breve tempo possibile grazie ad adeguatissimi ed efficientissimi piani d'evacuazione, che scattano con il suono di una sirena. Dopo l'ultima, significativa eruzione nel 1991 e quella più recente del maggio 2009, il Sakurajima è entrato nella lista denominata "Decade Vulcano", un progetto che riguarda lo studio approfondito di 16 vulcani, sparsi intorno alla Terra, le cui condizioni geologico-ambientali possono essere utili alla comprensione delle dinamiche eruttive e dei disastri ad esse collegati. Il Sakurajima fa parte attualmente del Parco Nazionale Kirishima-Yaku, ed è meta abituale di molti turisti.

MONTE ASO
Il monte Aso è il più grande vulcano attivo del Giappone, ed è tra i maggiori al mondo. Esso si trova nella prefettura di Kumamoto, sull'isola di Kyūshū. La sua vetta è a 1592. Il monte Aso ha una delle più grandi caldere del mondo (25 km a nord-sud e 18 km a est-ovest). La caldera ha una circonferenza di circa 120 km, anche se fonti diverse variano il perimetro esatto.
Il gruppo del cono centrale dell'Aso si compone di cinque vette: Monte Neko, Monte Taka, Monte Naka, Monte Eboshi, e il Monte Kishima. Il punto più alto è la cima del Monte Taka, a 1592 metri d'altitudine. È possibile accedere al cratere del Monte Naka tramite la strada del lato ovest. Il cratere contiene un vulcano


Il cratere del monte Aso
attivo che emette continuamente fumo e ha occasionali eruzioni. Solo il cratere settentrionale (il primo cratere che si è formato), è stato attivo per gli ultimi settanta anni. L'attuale caldera presente sull'Aso è dovuta ad un ciclo di eruzioni che si verificano assiduamente su una gamma di 90.000-300.000 anni. La caldera, una delle più grandi del mondo, contiene addirittura la città di Aso.
L'eruzione che ha formato l'attuale vulcano somma è avvenuta circa 300.000 anni fa. Quattro grandi eruzioni si sono verificate nel corso di un periodo che va da 300.000 a 90.000 anni fa. La quarta eruzione è stato la più grande e la più disastrosa, con la cenere vulcanica che ha coperto l'intera regione di Kyūshū estendendosi anche fino alla prefettura di Yamaguchi.
Il Monte Taka, Monte Naka, Monte Eboshi e il Monte Kishima sono dei coni che si sono formati con la quarta eruzione della caldera. Il cono del Monte Naka è tuttora attivo. Ci sono circa 320 ponti ad arco in pietra nella prefettura di Kumamoto, compreso il Tsujun-kyo e Reidai-kyo Midorikawa ponti sul fiume, che sono importanti beni culturali nazionali. Tutti derivano dai depositi di cenere delle nubi piroclastiche.