Le caratteristiche morfologiche e geologiche fanno del Giappone uno dei luoghi vulcanici più attivi della terra. In totale sono circa 200 i vulcani della nazione, di cui una cinquantina e oltre ancora attivi, come il famoso monte Fuji o il Sakurajima da sempre in costante attività. L'attività degli altri vulcani si è ridotta ad una mera tendenza di tipo geotermale che ha portato alla nascita di piccole sorgenti d'acqua calda termale in molti luoghi in Giappone.
IL MONTE FUJI
Il vulcano Fuji, chiamato dai giapponesi anche Fujiyama o
Fujisa, s’innalza fino a 3776 metri nella zona di Honshu, a una ventina di
chilometri dalla baia di Suruga e a 113 Km da Tokyo. L’ultima eruzione risale al
1708, quando l’antica Edo, (oggi Tokyo), venne ricoperta da uno spesso strato di
cenere, ma sono storicamente documentate 18 eruzioni a partire dall’anno 800
d.C.
Il Fuji, massima elevazione del Giappone, ha la forma di un perfetto cono. Le
sue pareti alte simmetriche si appiattiscono verso il fondo,
immagine che rappresenta il monte Fuji |
VULCANO SAKURAJIMA
Il
Sakura-Jima é uno stratovulcano situato nell'isola di Kyushu a Sud del Giappone.
Il suo cono vulcanico è al centro dell'Aira Caldera e si eleva, quasi totalmente
circondato dal mare, nella baia di Kagoshima formata dalla larga caldera. Prima
dell'eruzione del 1914 il vulcano era isolato al centro della baia, solo a causa
di quell'eruzione l'isola del vulcano Sakurajima si è unita alla terra
circostante la baia. La nascita del vulcano risulta molto recente : si pensa che
sia emerso all'interno della baia caldera circa 13.000 anni fa, geologicamente
giovanissimo. Il vulcano è uno dei più attivi del Mondo, infatti dal 1953
è in una continua serie di attività ravvicinate di media entità con innumerevoli
esplosioni. Le circa 150 esplosioni annue di media, dal 1953 ad oggi, lo rendono
uno tra i
vulcani più pericolosi del Mondo. Il vulcano fa parte integrante del
panorama della popolosa e vicinissima città di Kagoshima che dista in linea
d'aria solo 7 Km. dal cratere. Sono frequenti le eruzioni del vulcano che fanno
giungere la propria cenere sulla sottostante città.
Il Sakurajima metre dà i primi segni di eruzione.
Nel 1914 il vulcano Sakura-jima si manifestò con la
più potente eruzione avvenuta in Giappone questo secolo. Dopo più di 100 anni di
inattività, il Sakurajima, si risvegliò con una disastrosa serie di
eventi. Il terribile prologo avvenne il 10 e l'11 Gennaio 1914. Il primo
giorno cinque fortissime scosse di terremoto, altre 250 il giorno seguente,
preannunciarono l'eruzione del vulcano. I terremoti uccisero 25.000 persone
sull'isola di Kiushu e misero in allarme la popolazione che con tutti i mezzi ,
soprattutto battelli, si allontanò dalle città e dal vulcano. L'evacuazione fu
spontanea non si attesero disposizioni dal governo Giapponese che comunque inviò
immediatamente da Tokio in soccorso della popolazione la 12.ma Armata
Giapponese. La disastrosa e potente eruzione del 12 Gennaio 1914 causò
enormi disastri ma fece poche vittime poiché la quasi totalità della
popolazione si era già allontanata dal luogo del disastro a causa del terremoto.
Più precisamente, giorno 11 Gennaio, il vulcano durante le forti scosse, dette
il primo segno di risveglio con l'emissione di un pennacchio di vapore bianco.
Ma solo il giorno seguente, 12 Gennaio, alle ore 10.05 mattutine, avvenne la
grande esplosione sul fianco del vulcano che espulse, con un'enorme sbuffo nero
di notevole
potenza, una gran quantità di materiale incandescente misto a fumo e
cenere, scagliandolo in cielo sino a 6Km di altezza. Tutto ciò oscurò il cielo
della vicina città di Kagoshima che, già fortemente danneggiata dalle ingiurie
del terremoto, venne bersagliata dalla ricaduta del materiale vulcanico
incandescente, con conseguente aggravio di danni e distruzione. E a
proseguire la catena di sventure, il pomeriggio alle 18.28 ancora un altro
forte terremoto completò l'opera di distruzione della città di Kagoshima. Prima
dell'eruzione del Gennaio 1914 il Sakurajima era un'isola vulcanica al centro
della Baia di Kagoshima. A seguito dei movimenti sismici e della grande massa di
materiale vulcanico eruttato, l'isola-vulcano venne ad unirsi con la costa
circostante, mutando la topografia della baia.
Dopo il 1914, il Sakurajima entrò nuovamente in eruzione nel 1955, costringendo
nuovamente gli abitanti a lasciare la zona. Cinque anni dopo, sulla montagna fu
eretto l'omonimo Osservatorio Vulcanologico, al fine di monitorare il vulcano e
di prevenirne le eruzioni: nella zona intorno ad esso vivono non meno di 680,000
persone, e la stessa Kagoshima si trova a soli 8 km dalla bocca del vulcano.
Sono stati costruiti appositi rifugi nei dintorni della città, al sicuro da
colate piroclastiche e dalla pioggia dei lapilli, ove le persone possono
mettersi al sicuro nel più breve tempo possibile grazie ad adeguatissimi ed
efficientissimi piani d'evacuazione, che scattano con il suono di una sirena.
Dopo l'ultima, significativa eruzione nel 1991 e quella più recente del maggio
2009, il Sakurajima è entrato nella lista denominata "Decade Vulcano", un
progetto che riguarda lo studio approfondito di 16 vulcani, sparsi intorno alla
Terra, le cui condizioni geologico-ambientali possono essere utili alla
comprensione delle dinamiche eruttive e dei disastri ad esse collegati. Il
Sakurajima fa parte attualmente del Parco Nazionale Kirishima-Yaku, ed è meta
abituale di molti turisti.
immagine del vulcano Sakurajima durante un eruzione
del 01.01.10
MONTE ASO
Il monte Aso è il più grande vulcano attivo del Giappone, ed è
tra i maggiori al mondo. Esso si trova nella prefettura di Kumamoto, sull'isola
di Kyūshū. La sua vetta è a 1592. Il monte Aso ha una delle più grandi caldere
del mondo (25 km a nord-sud e 18 km a est-ovest). La caldera ha una
circonferenza di circa 120 km, anche se fonti diverse variano il perimetro
esatto.
Il gruppo del cono centrale dell'Aso si compone di cinque
vette: Monte Neko, Monte Taka, Monte Naka, Monte Eboshi, e il Monte Kishima. Il
punto più alto è la cima del Monte Taka, a 1592 metri d'altitudine. È possibile
accedere al cratere del Monte Naka tramite la strada del lato ovest. Il cratere
contiene un vulcano
attivo che emette continuamente fumo e ha occasionali eruzioni. Solo il cratere
settentrionale (il primo cratere che si è formato), è stato attivo per gli
ultimi settanta anni. L'attuale caldera presente sull'Aso è dovuta ad un ciclo
di eruzioni che si verificano assiduamente su una gamma di 90.000-300.000 anni.
La caldera, una delle più grandi del mondo, contiene addirittura la città di Aso.
Il cratere del monte Aso
L'eruzione che ha formato l'attuale vulcano somma è avvenuta circa
300.000 anni fa. Quattro grandi eruzioni si sono verificate nel corso di un
periodo che va da 300.000 a 90.000 anni fa. La quarta eruzione è stato la più
grande e la più disastrosa, con la cenere vulcanica che ha coperto l'intera
regione di Kyūshū estendendosi anche fino alla prefettura di Yamaguchi.
Il Monte Taka, Monte Naka, Monte Eboshi e il Monte Kishima sono dei coni che si
sono formati con la quarta eruzione della caldera. Il cono del Monte Naka è
tuttora attivo. Ci sono circa 320 ponti ad arco in pietra nella prefettura di
Kumamoto, compreso il Tsujun-kyo e Reidai-kyo Midorikawa ponti sul fiume, che
sono importanti beni culturali nazionali. Tutti derivano dai depositi di cenere
delle nubi piroclastiche.