A differenza delle numerose isole del Pacifico di origine vulcanica, la Nuova Zelanda (come pure l'Australia) deriva dalla disgregazione della Pangea. Mentre l'Australia è collocata ben dentro la zolla e quindi è una terra ormai assestata, la Nuova Zelanda si trova a cavallo tra questa zolla e quella Pacifica ed è quindi sede di grandi manifestazioni vulcaniche e di fenomeni ad esse collegati. La Nuova Zelanda è costituita essenzialmente da due grandi isole, separate da un braccio di mare largo circa 30 km, chiamato stretto di Cook. L'attività vulcanica è concentrata nell'isola del nord e in particolare nella regione intorno al lago Taupo, una della più ricche al mondo di geyser, soffioni e sorgenti calde: qui fu in attività per 5 anni, dal 1899 al 1904, il più grande dei geyser conosciuti, il Waimangu, che arriva a lanciare in aria in una sola emissione fino a 800 000 kg di acqua e pietre ad una altezza di 450 m. Anche i principali vulcani attivi sono localizzati in questa zona e precisamente lungo una fascia larga in media 30 km e che attraversa l'isola lungo un asse nord-est sud-ovest. Questa fascia non è altro che una fossa tettonica  poco profonda, dovuta ad un abbassamento del suolo, in seguito ad una intensa attività vulcanica passata, lungo due linee di faglia quasi parallele. Il più attivo tra i vulcani neozelandesi è il Ngauruhoe (2291 m), caratterizzato da eruzioni esplosive frequenti, ma fortunatamente piuttosto deboli. Più pericoloso è il vicino Ruapehu (2796 m), la cui sommità è occupata da un lago craterico, origine, in caso di eruzione, di terribili lahars. Va ancora ricordato il Tarawera, il cui magma, molto viscoso, porta alla formazione di cupole di ristagno, con conseguente attività fortemente esplosiva; alla sua sommità si aprì nel 1886 una frattura lunga 14,5 km, lungo cui si ebbero tremende esplosioni con formazione di lahars.

NGAURUHOE:


Mont Ngauruhoe fotografato da un aereo.
Il Monte Ngauruhoe è uno strato vulcanico attivo della Nuova Zelanda. È lo sfiatatoio più giovane nel complesso vulcanico del Tongariro ubicato nell'altopiano della Central Plateau nell'Isola del Nord. Eruttò per la prima volta circa 2500 anni fa. Anche se sembra un vulcano a se stante, in realtà, è un cono secondario del Monte Tongariro. Il vulcano si trova tra gli altri due vulcani attivi del Monte Tongariro, a nord, e del Monte Ruapehu, a sud, a ovest vi ci si trova il Deserto Rangipo e 25 km a nord vi ci si trova la riva meridionale del Lago Taupo. Nel XX secolo ha eruttato 45 volte, l'ultima fu nel 1977. Esistono fumarole nel di dentro del cratere interno, e nel bordo orientale del cratere esterno. Il vulcano prende il nome da un personaggio mitologico (il Ngātoro-i-rangi) appartenente alla cultura Maori locale: quella degli Iwi Ngati Tuwharetoa. Le tradizioni locali affermano che Ngātoro-i-rangi chiamò la lava vulcanica dalla sua madre patria e che poi eventualmente quest'ultima emerse dal Monte Ngauruhoe. Il nome commemora il suo schiavo, il quale fu buttato nel vulcano, oppure si riferisce alla inserzione (Nga Uru) della sua Hoe (un palo a forma di pagaia) nel terreno.

 

RUAPEHU:

Il monte Rapehu è uno strato vulcanico all'estremità meridionale della zona vulcanica di Taupo in Nuova Zelanda. Ruapehu è uno dei vulcani più attivi del mondo e il più grande vulcano attivo in Nuova Zelanda. It is the highest point in the North Island and includes three major peaks: Tahurangi (2,797 m), Te Heuheu (2,755 m) and Paretetaitonga (2,751 m). E' il punto più alto dell'Isola del Nord e comprende tre picchi principali: Tahurangi (2.797 m), Te Heuheu (2.755 m) e Paretetaitonga (2.751 m). Ruapehu è in gran parte composta da andesite e cominciò a eruttare almeno 250.000 anni fa. In recorded history, major eruptions have been about 50 years apart, [ 1 ] in 1895, 1945 and 1995–1996. Nella storia le  maggiori eruzioni registrate  sono state a circa 50 anni di distanza. Sono invece più frequenti eruzioni minori (almeno 60)  verificatesi  dal 1945. Nelle le maggiori fuoriuscite di materiale vulcanico un acido caldo, rilasciato durante l'eruzione, forma un lago craterico alimentato anche dallo scioglimento della neve. Grandi eruzioni possono espellere completamente l'acqua del lago. Where a major eruption has deposited a tephra dam across the lake's outlet, the dam may collapse after the lake has refilled and risen above the level of its normal outlet, the outrush of water causing a large lahar. Quando una grande eruzione ha depositato la tefra, l'insieme dei materiali piroclastici prodotti durante un'eruzione vulcanica,  che argina i bordi del lago formando una diga naturale, questa potrebbe crollare dopo che il lago si è riempito ed è salito sopra il livello del suo sbocco normale; la fuoriuscita di acqua può causare una grande colata di fango composta da materiale piroclastico e acqua che scorre lungo le


Immagine del Mont Ruapehu in eruzione.
 pendici di un vulcano, denominato lahar. In 2000, the ERLAWS system was installed on the mountain to detect such a collapse and alert the relevant authorities. Nel 2000, il sistema ERLAWS è stato installato sul monte per individuare un eventuale crollo e avvertire le autorità competenti.
Spettacolari eruzioni si sono verificate durante il 1995 i il 1996. Il monte Ruapehu had been showing signs of increased activity since late November 1994, with elevated crater lake temperatures and a series of eruptions that increased in intensity over about nine months. Ruapehu aveva mostrato segni di aumento di attività dalla fine di novembre 1994, con temperature elevate del lago craterico e una serie di eruzioni che hanno aumentato l'intensità per circa nove mesi. Sono state osservate diverse lahar , sia fino al fiume Whangaehu che in altre zone della montagna, tra il 18 settembre e 25 Settembre 1995, che indicando che il lago craterico era stato svuotato dalle eruzioni. Il Dipartimento di Conservazione ha immediatamente lanciato avvertimenti di pericolo e consigliato alle persone di non stare nelle vicinanze della montagna. La nube eruttiva ha causato grandi disagi al traffico aereo.
 A poche ore da una grande eruzione durante la notte sono stati segnalati il 25 settembre 1995, i media stavano cercando di documentare dal vivo l'eruzione e fotografi veva pubblicato le immagini di questa  su siti internet. Venne così istituito il primo 'Volcanocam', una webcamera che da allora monitora giorno e  notte Ruapehu.
Un' altra, ma più piccola, eruzione iniziò il mattino del 17 giugno 1996.
Dopo l'eruzione del 1996 si è riconosciuto che un lahar catastrofico potrebbe di nuovo verificarsi nel caso il lago craterico facesse scoppiare la diga di cenere vulcanica che blocca la fuoriuscita dell'acqua del lago. Questo è lo stesso meccanismo che ha causato il lahar del 1953.
The lake gradually filled with snowmelt and had reached the level of the hard rock rim by January 2005. Il lago gradualmente si riempì con lo scioglimento della neve e raggiunse il livello del bordo del cratere. Alla fine l'eruzione del 18 marzo 2007 termina con un lahar.

TARAWERA:

Monte Tarawera è il vulcano più grande responsabile della storica eruzione della Nuova Zelanda. Situato a 24 chilometri a sud est di Rotorua nell'isola del nord, è costituito da una serie di cupole di lava riolitica che sono stati solcati nel mezzo da un'eruzione esplosiva basaltica nel 1886, che uccise più di un centinaio di persone. Queste fessure si espandono per circa 17 chilometri a nord-est sud-ovest.
Le cupole del vulcano comprendono Ruawahia Dome (la cima  più alta,1111 metri), Tarawera Dome e Wahanga Dome. E 'circondata da una serie di laghi, molti dei quali sono stati creati o drasticamente modificati durante l' eruzione del 1886. Questi sono il lago Tarawera, Rotomahana, Rerewhakaaitu, Okataina, Okareka, Tikitapu (Lago Blu) e Rotokakahi (Lago Verde). A partire dal lago Tarawera lo stesso fiume scorre attraverso il versante settentrionale della montagna verso nord-est.


Fotografia del Monte Tarawera dopo l'esplosione
delle sue tre cime: Ruawahia Dome, Tarawera
Dome, Wahanga Dome.
ERUZIONE DEL 1886:
La mattina del 10 giugno 1886, una serie di più di 30 terremoti sempre più forti sono stati avvertiti nella zona di Rotorua ed è stata osservata dalla direzione del vulcano Tarawera un insolita tempesta di fulmini. Intorno alle 02:00 fu percepito un terremoto di maggiore intensità seguito dal suono di un'esplosione. Verso le 2:30  esplosero le tra cime del Monte Tarawera , facendo saltare verso il cielo tre colonne distinte di fumo e cenere a migliaia di metri d'altezza. Verso le 03:30 iniziò la più grande fase dell'eruzione; esplosioni presso Rotomahana hanno prodotto un' ondata piroclastica che ha distrutto diversi villaggi entro un raggio di 6 chilometri.
L'eruzione è stata sentita fino a Blenheim e gli effetti delle ceneri in aria sono stati osservati oltre 800 km a sud fino a Christchurch. Ad Auckland si pensava che il boato dell'eruzione e il cielo lampeggiante fossero dovuti a un attacco da navi russe.

Anche se il bilancio ufficiale dei decessi è stato 153, una ricerca più esaustiva del fisico Ron Keam ha identificato solo 108 persone uccise dall'eruzione (tra cui sette europei).