Mar dei Caraibi, Carolina del Sud
9/25 settembre 1989
Vittime: 56
Categoria: 4

 

Classico uragano del tupo Capo Verde, Hugo fu avvistato per la prima volta muoversi, come semplice onda tropicale, dalle coste africane nell'Atlantico tropicale, il 9 settembre 1989. Il ciclone tropicale toccò un primo massimo di intensità il 15 settembre, quando raggiunse il Mar dei Caraibi: un volo effettuato dai cacciatori di uragani dell'AOC, documentò valori di pressione e intensità dei venti


L'immagine rappresenta il percorso dell'uragano Hugo
Legenda:
GIALLO: tempesta tropicale
ARANCIONE: uragano (categoria 1, 2 e 3)
ROSSO: uragano maggiore (categoria 4 e 5)
tipici da uragani di categoria 5. Nei giorni successivi, andò in contro a un progressivo indebolimento, ma tornò a intensificarsi rapidamente il 21 settembre, quando si trovò a passare sopra alle calde acque della Corrente del Golfo, e sfortunatamente, proprio poco ore prima che incontrasse le coste degli Stati Uniti. La sera del 21 settembre Hugo piombò sulla città di Charleston, nella Carolina del Sud, con venti da 220 km/h e con uno storm surge di più di 6 metri, che andò a sommarsi al già alto livello delle acque per la concomitanza dell'alta marea astronomica. Addentratosi nel continente, il ciclone perse rapidamente gran parte della sua violenza e il 23 settembre, al confine con il Canada, divenne un ciclone extra-tropicale. Tuttavia, il suo blitz fece in tempo a procurare disastri immani in molti stati. Venti intensi, tra 120 e 90 km/h, spazzarono vastissime regioni degli Stati Uniti orientali, mentre uno storm surge di grandi proporzioni si abbattè su tutto il litorale della Carolina del Sud, con un picco di quasi 7 metri nella zona della baia dei tori.

 Il conto delle vittime fu di 21 persone negli stati continentali e di altre 5 fra Portorico e le isole Vergini. Ma questo uragano è ricordato soprattutto per gli immani danni materiali. Il conto presentato da Hugo, toccò nelle sole regioni continentali degli Stati Uniti, i 7 miliardi di dollari (si stima che almeno un altro miliardo di dollari di danni li abbia causati a Portorico e isole Vergini), facendogli guadagnare ai tempi il titolo di 'uragano più costoso del secolo', almeno fino all'arrivo di Andrew.