Mar dei Caraibi, Mississippi, Louisiana
14 agosto/22 settembre 1969
Vittime: 256
Categoria: 5

 

Il micidiale uragano, divenuto chiaramente identificabile su immagini satellitari solo il 9 agosto, nacque da una perturbazione, una easterly wave che, partita dall'Africa si spinse fino al Mar dei Caraibi, passando vicino alla costa meridionale della Giamaica e sopra le Bahamas; qui il sistema, essendo situato in una zona particolarmente favorevole al suo rafforzamento (gradienti di venti molto deboli e temperatura piuttosto elevata), divenne velocemente sempre più organizzato, raggiungendo prima lo status di uragano e solo 12 ore dopo quello di uragano maggiore (categoria 4 o 5); si trasformò infatti il 14 agosto in tempesta tropicale e già il giorno dopo in uragano. La sera del 15 agosto, passando sull'isola di Cuba, Camille fece le sue prime 3 vittime; il 16 agosto, un volo di ricognizione meteorologica di un velivolo della Air Force, rivelò che Camille era ormai un uragano di categoria 5, con venti che soffiavano a più di 260 km/h, e con una traiettoria che mirava diretta verso il continente nordamericano: la questione non era più se l'uragano avrebbe colpito o meno gli Stati Uniti, ma piuttosto in quale punto della linea di costa si sarebbe abbattuto.


L'immagine rappresenta il percorso dell'uragano Camille.
Legenda:
GIALLO: tempesta tropicale;
VERDE: depressione tropicale
ARANCIONE: uragano (categoria 1, 2, 3)
TROSSO: uragano maggiore (categoria 4, 5)
L'incredibile tempesta era a meno di 200 km dalla foce del fiume Mississippi quando, il pomeriggio del 17 agosto, un altro aereo in ricognizione registrò venti massimi da 320 km/h e un minimo di pressione di 909 mb: insomma, Camille aveva raggiunto la massima potenza proprio appena poche ore prima di abbattersi sul continente, trasformandosi in una terrificante macchina di distruzione. Alla luce delle nuove preoccupanti ossevazioni, i meteorologi e gli enti di protezione del territorio dichiararono lo stato di emergenza in tutto il Mississippi e la Louisiana, ipotizzando tra l'altro uno storm surge di più di 7 m di altezza. Ed effettivamente, quando la sera del 17 agosto il nucleo del ciclone investì Pass Christian, nel Mississippi, tutta l'area fu battuta da venti con raffiche fino a 320 km/h, mentre un muro d'acqua alto quasi 8 metri (una palazzina di tre piani circa) si abbattè lungo l'intera linea costiera dall'Alabama alla Louisiana mietendo la maggior parte delle 143 vittime di quell'infausta giornata. L'onda di marea trascinò anche grandi imbarcazione dalle acque del Golfo fin nell'entroterra, depositandole al suolo a chilometri di distanza, alcune addirittura sul tetto di qualche abitazione. Camille proseguì poi verso nord ovest attenuandosi rapidamente, tanto che nel momento del suo passaggio dal Mississippi al Kentucky era ormai solo una tempesta tropicale. Il ciclone attraversò anche Tennessee e Ohio prima di raggiungere, il 19 agosto, in Virginia, la catena montuosa degli Appalachi: ciò che rimaneva della tempesta riversò piogge torrenziali su queste montagne, provocando la morte di altre 13 persone oltre che immense frane e una devastante alluvione, la quale rimante tuttora il peggior disastro naturale che la Virginia abbia mai conosciuto. Camille finì la sua corsa sfociando nuovamente sull'Oceano Atlantico il 20 settembre, dissolvendosi solo due giorni dopo.

Con il minimo di pressione, misurato sulla Baia di St. Louis, a 909 mb,e venti a più di 300 km/h, Camille è il secondo più intenso uragano che abbia colpito gli Stati Uniti nell'ultimo secolo, secondo solo a quello del New England del 1936. Le piogge lungo le coste che si affacciano sul Golfo del Messico, benché abbondanti (intorno a 240 mm), risultarono di gran lunga inferiori a quelle che Camille riversò sui Monti Appalachi: dai 290 ai 490 mm, e in alcune località addirittura 750 mm. La stragrande maggioranza di tutta quest'acqua si riversò su quella zona montuosa in sole 5 ore, provocando la micidiale alluvione che colpì la Virginia. In totale, Camille uccise negli USA 256 persone, procurando danni per circa 1 miliardo e 400 milioni di dollari di allora.