L'Indonesia, un arcipelago situato su quella che gli esperti definiscono la "cintura di fuoco del Pacifico", si trova in un'area colpita frequentemente da terremoti ed eruzioni vulcaniche.

Tsunami nell'Isola di Giava

17 luglio 2006

altezza massima onde: fino a 5 metri

vittime: circa 350 persone

Prima una forte scossa di terremoto, poi un'onda alta due metri sulla costa dell'isola di Giava che ha provocato almeno 350 morti. E in Indonesia ritorna la


Immagine di una parte di spiaggia distrutta dallo tsunami.
 paura dello tsunami, che a fine 2004 provocò oltre 170.000 vittime ed enormi distruzioni. Alle 15.19 locali (le 9.19 italiane), la terra ha iniziato a tremare. Il sisma, con epicentro nell'oceano Indiano a 46 chilometri di profondità, ha avuto un'intensità di 7,2 gradi Richter ed è stato avvertito nella capitale Giakarta e in tutto il settore occidentale dell'isola di Giava. La scossa è durata diverse decine di secondi, abbastanza per provocare il panico tra la popolazione e far riversare molte persone nelle strade. Subito è scattato l'allarme tsunami. Il Centro di allerta tsunami delle Hawaii ha immediatamente escluso il verificarsi di onde anomale distruttive come quella del 2004. E, un'ora e mezza dopo il sisma, un'onda alta due metri si è abbattuta su Pangandaran Beach, sulla costa sud-occidentale di Giava. Nelle ore successive, il terremoto è stato seguito da numerose repliche, due delle quali di magnitudo 6,1 e 6,0 Richter. Gli effetti delle scosse sono stati avvertiti fino all'australiana Christmas Island, dove è stata registrata un'onda anomala alta 60 centimetri che però non ha provocato danni. Stato di allerta anche nell' arcipelago indiano delle Andamane dove l'allarme è scattato con due ore di ritardo e la gente, che era ancora sulle spiagge, ha capito cosa stesse succedendo troppo tardi. Anche nell'arcipelago Nicoba e alle Maldive la popolazione è stata invitata a rimanere lontana dalle zone costiere. 

 

 

 

 

 

Tsunami nell'Isola Flores

12 dicembre 1992

altezza massima onde: fino a 25 metri

vittime: circa 2.500 persone


Immagine della costa dell'Isola di Flores distrutta dallo tsunami.
Nell'Isola di Flores, in Indonesia, il 12 dicembre 1992 si è verificato un terremoto con magnitudo di 7.8; è stato il più grande e anche il più mortale terremoto nel 1992. Il sisma è stato seguito da diverse scosse di assestamento gravi e da uno tsunami con onde alte fino a 25 metri. Almeno 2.500 persone sono state uccise vicino Flores, tra cui 1.490 a Maumere e 700 a Babi. Più di 500 persone sono rimaste ferite e 90.000 sono stati lasciati senza fissa dimora. Il danno è stato valutato a superare le 100 milioni di dollari. Circa il 90 per cento degli edifici sono stati distrutti a Maumere , la città colpita più duramente dal terremoto e dallo tsunami mentre il 50 al 80 per cento delle strutture di Flores sono state danneggiate o distrutte. I danni si sono verificati anche a Sumba e Alor. Il governo indonesiano ha inviato una missione di salvataggio per le zone colpite dal terremoto e dallo tsunami e li ha dichiarati disastri nazionali. La forza aerea Indonesiana ha fornito assistenza supplementare, per lo più per il trasporto di medicine e vestiti. La malaria e l'influenza sono aumentate in modo significativo dopo il disastro. Inoltre le operazioni di soccorso internazionale sono state ostacolate dall' inizio della stagione delle piogge.