Mar dei Caraibi
10 settembre/20 settembre 1928
Vittime:
1.900/2.500
Categoria: 4
Il percorso dell'uragano che colpì l'isola di Portorico e la Florida, rinominato San Felipe-Okeechobee, poichè distrusse la diga del lago Okeechobee in Florida, e devastò l'isola di Portorico durante il giorno della festa di San Felipe. L'azzurro indica il tratto del percorso dell''uragano quando ancora era una tempesta tropicale, il giallo quando raggiunse la potenza di uragano di categoria 1 e 2, l'arancione categoria 3 e 4, il rosso categoria 5. |
Questo intenso ciclone tropicale nacque come classico uragano del tipo Capo Verde (ovvero un uragano atlantico che si è sviluppato nei pressi delle isole di Capo Verde al largo della costa occidentale dell'Africa, generalmente di straordinaria potenza a causa della temperatura calda della superficie del mare che permette agli uragani di svilupparsi fino alla categoria 5), e fu avvistato per la prima volta il 10 settembre del 1928 sopra l'Atlantico tropicale, anche se in realtà si era già formato da alcuni giorni. Il 13 settembre investì, con la furia di un uragano di categoria 4, l'isola di Portorico, proprio il giorno della festa popolare di San Felipe e, dopo essere passato attraverso le Bahamas, colpì il continente nei pressi di Palm Beach, in Florida, il 16 settembre. Da lì l'uragano attraversò gran parte della costa orientale degli stati uniti, prima di spegnersi, oramai ridotto a bassa pressione extratropicale, il 20 settembre, in prossimità dei Grandi Laghi. Anche se non sono disponibili dati precisi sull'intensità dei venti, poichè la maggior parte degli strumenti in uso in Florida e Portorico furono distrutti dall'uragano, a Palm Beach si registrò un minimo di pressione di 929 mb, il che ne ha fatto il sesto uragano più intenso (dal 1900 al 2007) sul suolo degli Stati Uniti.
Ma ciò per cui questo ciclone è entrato nella storia non sono tanto i suoi intensi venti o il suo profondo minimo di pressione, quanto piuttosto l'alto numero di vittime che provocò. La maggior tragedia si consumò nei pressi del Lago Okeechobee in Florida, dove un'onda di marea lacustre di 2/3 metri inondò tutta l'area circostante dopo aver distrutto la diga. Ben 1836 persone persero la vita un Florida e, la maggior parte, proprio a causa del lake surge (una specie di storm suge sulle acque del lago, ovvero un anomalo innalzamento del livello del mare che va a formare una muraglia d'acqua che poi si abbatte sulle zone costiere); altre 312 persone rimasero vittima del ciclone a Portorico e 18 nelle Bahamas. Questi numeri fanno dell'uragano San Felipe-Okeechobee il secondo più 'mortifero' della storia degli uragani degli Stati Uniti.