Lavorando su questo progetto nel primo trimestre, siamo venuti a conoscenza
del fatto che il continente sudamericano racchiude nelle sue origini e nei suoi
paesaggi una vastissima quantità di misteri. Dunque, assai affascinati da ciò,
abbiamo deciso di trasmettere questo nostro interesse anche a voi, e abbiamo
creato una pagina in cui spieghiamo i principali misteri che da centinaia di
anni gli studiosi cercano, fino ad ora in vano, di risolvere.
Machu Pichu
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Il Machu Pichu, sito archeologico situato in Perù e protetto dall'Unesco
Patrimonio dell'Umanità in quanto è considerato uno delle sette meraviglie del
mondo moderno, rimane tutt'oggi uno dei misteri più grandi dell'intera storia.
Per parecchi secoli la sua esistenza fu tramandata solamente come leggenda, e
per questo spesso viene soprannominata "la città perduta degli Inca". La teoria
che costoro costruirono la città è la più diffusa, sebbene la maggior parte
degli storici ritengano che essa fu costruita intorno al 1400 d.C. da un popolo
ignoto, e successivamente abbandonata prima dell'arrivo degli spagnoli, per
motivi non ben chiariti. Dopodiché vi sarebbero arrivati gli Inca, i
quali avrebbero costruito i loro edifici sopra le rovine dell'antica città. Ma
se tale teoria fosse vera, chi avrebbe costruito per primo la città?
Secondo altri studiosi il Machu Pichu sarebbe formato da una parte di origini
antichissime (addirittura risalente al 3172 a.C.) come dimostrerebbero studi
eseguiti sulla grata utilizzata per determinare la pianta della città stessa in
rapporto ai punti cardinali, ed un'altra costruita in seguito all'arrivo di
altri popoli.
Un'ulteriore mistero starebbe nel modo in cui la città è stata costruita.
Infatti il Machu Pichu sorge a 2700 metri di altezza dal livello del mare su un
terreno alquanto scoscese, ed è raggiungibile da un'unico sentiero ripidissimo:
uno strapiombo di 400 metri! Inoltre, gli edifici sono spesso costruiti da
enormi massi di pietra, alcuni del peso di 200000 chili! Dunque chi avrebbe
fatto la fatica di costruire una città così in alto e difficilmente
raggiungibile? Sembra anche che in origine il terreno non fosse fertile, e
quindi che qualcuno avesse trasportato quello fertile dalla bassa valle fin
lassù. Per quali motivi l'avrebbe fatto?
Per custodire un tesoro sacro? Per sentirsi più vicini agli dei? Per difendersi
dai popoli circostanti?
Sorge anche ovviamente la domanda di come avrebbero fatto a trasportare tante
pietre e più di 25000000 di chili di terreno.
Infine è interessante notare come lo stesso tipo di costruzioni e pietre sono
presenti anche nei templi Egiziani. Erano in qualche modo collegati i due
popoli? C'era forse un continente tra le terre dei popoli sudamericani e quelle
degli Egiziani?
« Innanzi a
quella foce stretta che si chiama colonne d'Ercole, c'era un'isola. E
quest'isola era più grande della Libia e dell'Asia insieme, e da essa si poteva
passare ad altre isole e da queste alla terraferma di fronte. (...) In tempi
posteriori (...), essendo succeduti terremoti e cataclismi straordinari, nel
volgere di un giorno e di una brutta notte (...) tutto in massa si sprofondò
sotto terra, e l'isola Atlantide similmente ingoiata dal mare scomparve. »
Plat. Crizia
E' proprio dai testi di Platone che la maggior
parte degli studiosi ha tratto indizi ed evidenze che testimoniano l'esistenza
di un antico continente, quel famoso "Atlantide". Il filosofo greco infatti in
diverse sue opere, tra cui i dialoghi: Timeo e Crizia, racconta una leggenda a
lui tramandata dallo zio Solone, secondo cui sarebbe esistito un'enorme isola,
cinta da mura d'acciaio, mura che nessun popolo antico era in grado di
abbattere, solo la natura. E il destino volle che quest'isola, così importante e
imbattibile dall'uomo, fosse distrutta da fenomeni naturali. Uno studio condotto
di recente da geologi Edith e Alexander Tollman, i quali hanno scoperto grazie
al ritrovamento di frammenti di comete, asteroidi e meteoriti che circa 10000
anni fa la terra fu colpita da un meteorite. Tale meteorite si sarebbe
frammentata in 7 pezzi, caduti tutti in zone diverse della terra. D'altronde "il
crollo del mondo" viene anche narrato nel Libro di Enoc:
"...Ed Egli si è adirato con loro, e le ha messe in catene
fino al momento in cui la loro colpa sarà consumata fino a 10.000 anni... E là
vidi sette stelle del cielo legate insieme, come grandi montagne ed ardenti di
fuoco..." Se veramente fosse avvenuto quel che sostengono i Tollman, anche la
descrizione di Platone potrebbe valere, poiché i frammenti di meteorite
avrebbero certamente provocato cataclismi, come terremoti, maremoti ecc...,
che avrebbero fra l'altro determinato la sommersione di alcune isole, tra cui
persino Atlantide.
In fine nel 2002 al largo di Cuba, un sottomarino scattò delle immagini in cui
si possono notare resti di costruzioni, che potrebbero essere stati
edificati più di 6000 anni fa. Tuttavia le date che scrisse Platone non
coincidono, e vi sono moltissimi anacronismi nei vari testi che menzionano gli
antichissimi cataclismi. Così rimangono un mistero il dove, il quando e il
perché ci sia stata e sia scomparsa quella celeberrima isola, che tutti
conoscono come Atlantide.
Teotihuacan, vista panoramica
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Soprannominata anche "città degli dei" per il fatto che proprio qui essi
venivano eletti ed avevano modellato l'uomo. Teotihuacan rappresenta il più
grande sito archeologico precolombiano di tutto il continente sudamericano.
Questo suo nome fu inventato solo molti secoli dopo la decaduta degli Aztechi
(si può tradurre "il luogo dove gli uomini diventavano dei") ma il suo vero nome
non è conosciuto. Nello stesso modo le sue origini rimangono un enorme mistero.
Sappiamo tuttavia che gli Aztechi, quando se ne impadronirono, a causa della sua
bellezza credettero che era stata costruita dagli dei, o dai Giganti, e appunto
per questo rimase sempre una città legata alla religione ed ai riti sacri. Molti
studiosi invece per parecchio tempo hanno creduto che fosse stata fondata dai
Toltechi, basandosi su quanto decifrato da alcuni scritti di origine azteca. Ma
gli stessi studiosi si sono poi resi conto che il termine Nahuatl "Toltec"
significa anche "grande ingegno artigiano" e che dunque poteva non essere
riferito specificamente alla civiltà Tolteca.
Altri ancora sostengono che il popolo dei Totonac sia responsabile
dell'edificazione di Teotihuacan. Tuttavia queste sono solamente ipotesi ed in
vero non esiste nessuna prova per dimostrare che esse siano vere. Sembra
importante comunque notare che chiunque avesse fondato la città fosse una
civiltà assai progredita, come mostrano gli edifici, costruiti con tecniche
avanzate sia riguardo alle conoscenze ingegneristiche, sia a quelle astronomiche
e matematiche. Tra le costruzioni più splendenti troviamo la Piramide del Sole e
la Piramide della Luna (leggermente più piccola della prima piramide, ma
edificata ad un'altitudine maggiore in modo tale che entrambe risultino essere
perfettamente allineate). Tali piramidi erano situate lungo il sacro asse
centrale della città , chiamato il Viale dei Morti.
Un ulteriore mistero sta nella scomparsa del popolo che abitava Teotihuacan.
Sono state trovate tracce di un fuoco che aveva coinvolto solo i luoghi abitati
dai più ricchi. Ciò allude dunque ad una possibile insurrezione interna, che
avrebbe distrutto poi anche gran parte della popolazione. Avrebbe anche
contribuito al declino una grave carestia, dovuta alla siccità, avvenuta nel
corso del VI secolo.
Un'immagine di Eldorado secondo l'omonimo cartone
animato
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Fu nel 1520 l'anno in cui il conquistador spagnolo Hernan Cortés scoprì una
città, i cui palazzi e case erano rivestiti di oro e custodivano al loro interno
enormi quantità del metallo stesso, che poi veniva modellato per creare oggetti
preziosi dalla bellezza mozzafiato. Proprio in questa città veniva svolta una
cerimonia religiosa, che consisteva nel cospargere il re di polvere d'oro per
indicare la sua unione con il dio Sole. Da tale rito sacro deriva il nome
attribuito dagli Europei alla città: Eldorado (letteralmente "l'uomo d'oro").
Dunque Cortés non volle mantenere per sé e i suoi soldati la notizia della
scoperta dei tesori, e riferì la notizia al re di Spagna. In tale modo si sparse
la voce che nel Sud America ci fosse oro dappertutto. Allora in breve tempo, a
partire dal 1927 incominciarono spedizioni esercitate ovviamente dagli Europei,
volte al ritrovamento dell'oro e al saccheggio delle città. Essi non mostrarono
alcuna pietà nei confronti degli indigeni, spesso sterminando tutti gli abitanti
delle loro città e villaggi, per poi non trovare niente, nessun grande tesoro, e
addirittura nessuna ricchissima città, che si addiceva alla descrizione dei
conquistadores.
Tuttavia secondo diversi documenti, come una lettera inviata da un certo padre
al padre Generale della Compagnia di Gesù in cui si chiede il permesso di
evangelizzare gli abitanti, i Gesuiti si sarebbero imbattuti nella misteriosa
città. Eppure fino ad oggi non è stata mai ritrovata Eldorado, anche con l'aiuto
di mezzi avanzati, tali quali i radar e i satelliti.
Come al solito, prendono spunto dai misteri numerosi film. In particolare per
il mistero di Eldorado: 1. Aguirre, furore di Dio (regia di Werner Herzog 2. The Mission (regia di Roland Joffé) 3. El Dorado (regia di Carlos Saura)