Guinea Equatoriale
(nome ufficiale República de Guinea Ecuatorial, Repubblica della Guinea
Equatoriale), stato dell’Africa
equatoriale; comprende la regione continentale del Mbini (già Río Muni),
delimitata a nord dal
Camerun, a sud e a est dal
Gabon e a ovest dal
golfo di Guinea (nell’oceano
Atlantico), e una regione insulare, che include le isole di Bioko
(già Fernando Poo), Pagalu (già Annobón), Corisco, Elobey Grande
ed Elobey Chico. Il paese ha una superficie complessiva di 28.051 km² e
un’estensione costiera di
TERRITORIO
La zona continentale,
fatta eccezione per una stretta pianura costiera, è montuosa. È attraversata da
vari corsi d'acqua, il più importante dei quali è il rio Benito che, scendendo
da est, la divide in due parti. La regione continentale più importante è senza
dubbio quella di
Mbini, nota come Rio Muni, che si estende
per oltre
IL CLIMA
Il clima è fortemente condizionato dalla
vicinanza all'equatore:
le temperature sono elevate e costanti, le piogge abbondanti (1500 mm/anno nel
centro in aumento nelle zone costiere) e l'umidità relativa elevata (80-85%). La
regione continentale è caratterizzata da un clima tipicamente equatoriale con
due stagioni secche (la seca da luglio a metà settembre e la sequilla
da dicembre a metà febbraio). La regione insulare presenta una stagione
delle piogge più marcata e prolungata (luglio-fine ottobre e marzo-fine aprile).
PROBLEMI E TUTELA DELL’AMBIENTE
Il 58,2%
(2005) della superficie territoriale è ancora coperto da
foreste e terreni boscosi,
habitat della ricca biodiversità della
regione. La deforestazione, tuttavia, continua, poiché a dispetto dei maggiori
proventi derivanti dal petrolio, la produzione agricola registra un forte
incremento, mettendo a repentaglio le zone verdi del paese.
L’acqua corrente non è potabile. Il governo ha ratificato accordi internazionali
sull’ambiente
in materia di
biodiversità,
desertificazione e specie in via d’estinzione.
POPOLAZIONE
Secondo l'ultimo
censimento del
2004,
Il tasso di
natalità è del 35% e quello di
mortalità del 15%. Tuttavia la popolazione
cresce solo del 2.05% a causa della
mortalità infantile, che colpisce 89 nati
vivi su 1.000. Tuttavia, anche se questo dato è peroccupante, la situazione è in
netto miglioramento. La distribuzione per età è la seguente:
0-14 anni:41.7%
15-64 anni:54.5%
64 anni e oltre:3,8%
Da questi dati è facile evincere che la popolazione è molto
giovane, ma questo è dovuto anche ad un'aspettativa
di vita tra le più basse al mondo: 48 anni per gli uomini e 51 per le
donne. Purtroppo, l'aspettativa di vita è in diminuzione, poiché non molto tempo
prima si attestava a 50 anni per gli uomini e 55 per le donne. Da questi dati si
può evincere che la situazione sanitaria nel paese è difficile.
Un censimento ufficiale del governo della Guinea Equatoriale, svolto nel
2002, riportò una popolazione pari a
1.014.999 abitanti, cioè oltre il doppio rispetto ai dati di 10 anni prima.
Secondo molti osservatori internazionali, in particolare il
Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e
l'ONU,
riportano dati di gran lunga inferiori, nell'ordine dei 500.000 abitanti.
Secondo l'opposizione al governo il censimento sarebbe stato intenzionalmente
manipolato in vista delle elezioni del dicembre dello stesso anno, in modo da
poter permettere al presidente
Teodoro Obiang Nguema Mbasogo la
rielezione per mezzo di brogli elettorali, confermati da tutti gli osservatori
internazionali.
ETNIE
E' di origini
bantu la maggioranza della popolazione.
L'etnia più diffusa è senz'altro quella dei
Fang. Provenienti dalla terraferma, i Fang
si spostarono verso l'isola di
Bioko, sottomettendo le preesistenti genti
bantu. Oggi costituiscono circa l'80% della popolazione e sono a loro volta
divisi in 67 clans. Altra etnia importante è quella dei
Bubi, bantu che costituiscono il 15% degli
abitanti e sono tradizionalmente rivali dei Fang che abitano la regione del
Rio Muni; i Bubi sono originari dell'isola
di Bioko.
Altre tribù vivono sulle coste
e insieme formano quasi il 5% degli abitanti: si tratta di tribù
Ndowe,
Bujeba,
Balengue e, a Bioko,
Benga. Sono presenti ancora degli europei,
principalmente spagnoli e portoghesi discendenti dagli antichi colonizzatori,
che si sono quasi completamente mescolati con etnie africane. Ci sono anche
cercatori di fortuna tedeschi, francesi e inglesi. In tutto gli europei sono
25.000. Cresce col tempo il numero di immigrati, provenienti perlopiù da
Camerun,
Nigeria e
Gabon. Non mancano arrivi dall'Asia
da altri paesi africani: solitamente questi immigrati lavorano nelle piantagioni
di
caffè o
cacao; non raramente arrivano anche da
Liberia,
Angola e
Mozambico. Gran parte della minoranza
asiatica viene dalla
Cina; dopo l'indipendenza raggiunta nel1968,
i colonizzatori fuggirono verso la
Spagna, così fecero anche migliaia di
equatorial guineani, alcuni di essi andarono in Camerun, Gabon e Nigeria per via
della dittatura di
Francisco Macìas Nguema. Alcune comunità
di questi emigrati vivono ancora oggi in
Brasile,
Stati Uniti, vari paesi latinoamericani,
Portogallo e
Francia.
LINGUE
La costituzione dello
stato stabilisce che la lingua ufficiale è lo
spagnolo, ma che le lingue indigene sono
parte integrante della cultura del paese. Effettivamente, la grande maggioranza
della popolazione parla lo spagnolo come lingua,
specialmente la parte che vive a Malabo. Lo spagnolo è lingua ufficiale dal
1844, ma attualmente lo è anche il
francese. Nel
luglio
2007, il presidente Nguema ha annunciato
la decisione del suo governo di rendere il
portoghese terza lingua ufficiale. Questa
scelta è stata presa per poter entrare, a tutti gli effetti, a far parte della
Comunità dei Paesi di Lingua Portoghese,
organizzazione della quale
RELIGIONI
Per quanto riguarda le
religioni presenti, la loro distribuzione è la seguente:
Gran parte della popolazione è cristiana, ma spesso pratica
ancora antichi culti tradizionali; gli animisti costituiscono ancora oggi una
minoranza molto consistente.
CULTURA
La popolazione Fang si divide in clan e stirpi, le più importanti sono: i Fang
Ntaumon ai quali appartengono i primi due presidenti guineani e sono localizzati
a nord del rio Muni, i Fang Gui nella zona di Mangomo, i Fang Am’von etc, in
tutto sono circa cinquanta clan diversi. La società Fang è nomade, fatta per la
guerra che quindi conferisce una posizione privilegiata all’uomo virile, la
discendenza
si trasmette per linea paterna da cui l’importanza del padre, dello zio paterno
e del primogenito. E’ una tribù dove il culto degli antenati è molto forte,
pensano che lo spirito del morto sia bianco e che va a reincarnarsi di là dal
mare e diventa ricco e forte, possiede un fucile e ritorna a visitare i vivi.
Quella Fang è una popolazione molto forte, hanno riti di iniziazione collegati
con il culto degli
antenati e intrecciati con le pratiche magiche dei “brujos bayem”. Questa
popolazione è organizzata in società o confraternite segrete che esercitano
potere ed incutono timore. Il più delle volte s’impegnano in azioni di polizia o
di giudizio e le sue manifestazioni esterne si effettuano secondo regole forme
ben precise, certe volte imprevedibili. Possono compiere azioni malefiche o di
vendetta. Le manifestazioni pubbliche sono impressionanti e suscitano timore e
rispetto nelle donne e i bambini, possono infliggere sanzioni ed esaltano la
posizione dominante del maschio. In queste società si entra per adesione
volontaria, per censo, per vocazione.
Tali
società segrete si sono molto estese in Guinea e si manifestano principalmente
la notte, nascosti in maschere e preceduti da rombi e voci deformate e da suoni
di flauti di canna, hanno rituali di iniziazione molto duri. La confraternita ha
il compito di proteggere i membri e soppratutto il mago, venera i geni della
terra e dell’acqua ma è essenzialmente monoteista.
La chiesa cattolica ha fatto diminuire di molto le pratiche magiche e il rito
dei morti.
L’altro grande popolo guineano è quello Bubi che vive specialmente nell’isola di
Bioko. Originari del Camerun si sono insediati nell’isola intorno al 15° secolo,
obbedivano ad un unico capo supremo, avevano un piccolo esercito per mantenere
l’ordine ed il re Moka (1794- 1898) fu il più grande e mise fine alle guerre
interne. I Bubi erano regolati da una moralità alta e da una legislazione molto
severa in caso d’infrazione al codice. Con l’arrivo dei primi missionari si
convertirono al Cristianesimo, ed in onore del capo Bubi si cambiò il nome
dell’isola Fernando Poo in Bioko (consigliere del re Moka) nel secolo 19°.
Malabo è il nome di un re che succedette a Moka.
La Ndowe è una tribù minoritaria distribuita lungo le coste, sono chiamati
Playeros, ed è formata da numerose etnie. Esistono in Guinea anche creoli e
meticci.
I Pigmei, primi abitanti dell’Africa, sono distribuiti a gruppi di 30 – 50
persone lungo la frontiera del Camerun, vivono in accampamenti di caccia ed
integrano la dieta con radici, amano molto cantare e ballare ed abbandonano
volentieri il posto di lavoro per tornare nella foresta, purtroppo dediti
all’alcool conducono un’esistenza misera. Si dedicano a riti magici, hanno
curanderos molto potenti e molti pazienti vengono da posti remoti per
consultarli. Vivono di caccia, compresa quella all’elefante, e di pesca mentre
le donne si dedicano alla ricerca di radici.
ISTRUZIONE
Il tasso di
alfabetizzazione, in aumento, è
dell'84.2%: pochi anni prima era inferiore all'80%.
Organizzazioni letterarie e culturali sono diffuse, la loro fondazione spesso è
stata possibile anche grazie al supporto economico spagnolo. È presente una sola
università, fondata nel
1995, l'Universidad
Nacional de Guinea Ecuatorial, con un
campus a
Malabo ed una facoltà di medicina a
Bata, nella parte continentale. Tale
facoltà è spesso aiutata e sostenuta dal governo di
Cuba, lo staff è formato specialmente da
esperti cubani.
FORZE ARMATE
Le forze armate della
Guinea Equatoriale sono formate da circa 2.500 membri, e si dividono in cinque
branche:
Esercito
Marina
Forze aeree
Polizia Nazionale
Forze di Intervento Rapido
L'esercito ha il maggior numero di componenti, circa 1.400; le
forze aeree contnao invece solo 120 individui.
Attualmente Mbasogo controlla l'intero apparato militare e si occupa
personalmente di questioni riguardanti la sicureza e la difesa.
SUDDIVISIONE AMMINISTRATIVA
1.
Annobón
sup. km². 17 popol. 2.900 densità 171 capoluogo (San
Antonio de Palé) ab. 910
2.
Bioko Nord
sup. km². 776 popol. 75.100 densità 97 capoluogo (Malabo)
ab. 38.000
3.
Bioko Sud
sup. km². 1.241 popol. 12.600 densità 10 capoluogo (Luba)
ab. 7.000
4.
Centro Sud
sup. km². 9.931 popol. 60.300 densità 6 capoluogo (Evinayong)
ab. 5.000
5.
Kié-Ntem
sup. km². 3.943 popol. 92.800
densità 24 capoluogo (Ebebiyin)
ab. 8.075
6.
Litorale
sup. km². 6.665 popol. 100.000 densità 15 capoluogo (Bata)
ab. 70.000
7.
Wele-Nzas
sup. km². 5.478 popol. 62.500 densità 11 capoluogo (Mongomo)
ab. 2.370
ORDI
NAMENTO
DELLA STATO
Già
colonia spagnola,
PROFILO ECONOMICO
PIL: 1,27 miliardi di dollari
PIL pro capite: 2.700 dollari
Tasso annuale di crescita: 20%
Inflazione: 6%
Settori/prodotti principali: petrolio, pesca, legname, gas naturale, cacao, caffè, riso, manioca (tapioca), banane, dadi dell'olio di palma, bestiame
Partner economici: Cina, Giappone, USA, Corea del Sud, Francia, Spagna, Italia, Nigeria, Camerun
ECONOMIA
Con un PIL a parità di
potere d'acquisto di 20.322 dollari pro capite nel
2006,
Ma nonostante questo quadro apparentemente roseo, la situazione del paese è
ancora oggi difficilissima, perché le ricchezze derivanti dal settore
petrolifero sono distribuite in modo molto poco equo, e tendono a concentrarsi
su una porzione poco estesa della popolazione totale. Il sistema sanitario è in
condizioni mediocri. La bassa qualità della vita si riflette nell'Indice di
Sviluppo Umano, che è dello 0,653: questo valore è di livello medio ma è in
discesa. Ma i dati economici sono molto più felici di quelli sociali: solo pochi
progressi sono stati fatti per il miglioramento delle condizioni di vita, e una
parte consistente degli abitanti vive in
povertà.
La scoperta di vasti giacimenti di
petrolio, il più importante dei quali si
trova a poche miglia dalla baia di
Malabo, ha cambiato totalmente l'economia
del Paese, a partire dal
1994. Nel
2004,
L'agricoltura impiega quasi il 50% della forza-lavoro totale del paese anche se
la superficie arabile è limitata al 5%. La coltivazione del cacao, fiorente fino
all'avvento di Francisco Macias, primo presidente del Paese al momento
dell'indipendenza del
1968, è ridotta ad un decimo della sua
precedente importanza, dovuto alla cacciata degli spagnoli, invisi al
presidente, e a quella dei braccianti nigeriani. La qualità del prodotto veniva
considerata la migliore del mondo. Oggi, il settore è regolato da un paio di
esportatori spagnoli che lasciano margini irrisori ai coltivatori. Il cacao
costituisce una dei principali prodotti dell'agricoltura di esportazione. Nel
1969 la produzione si attestava su 30.000 tonnellate/anno; dieci anni dopo era
ridotta a 7000 tonnellate/anno. Trascurabile è oggi la produzione di
caffè che fino alla fine degli anni 1980
era il secondo prodotto di esportazione della Guinea Equatoriale. Il settore
primario poggia anche su altre coltivazioni, come
banane, palme da
olio e da
cocco,
manioca e
patate dolci.
La
valuta nazionale è il
franco CFA.
POLITICA INTERNA
Successivamente alle
prime elezioni, tenutesi nel
Settembre
1968 e in forma multipartitica, il
12 ottobre dello stesso anno il paese
divenne indipendente dalla
Spagna. Fu insediato come presidente
Francisco Macìas Nguema, democraticamente
eletto. Nguema nel
1972 si dichiarò presidente a vita, e
instaurò una feroce dittatura che lo fece considerare uno dei leader più
corrotti e
cleptocratici che l'Africa
post-coloniale abbia mai conosciuto. Il dittatore fu rovesciato nel
1979 con un colpo di stato organizzato da
suo nipote,
Teodoro Obiang Nguema Mbasogo.
Quest'ultimo, prese le leve del potere, si occupò di concentrarlo il più
possibile nelle proprie mani, processo completato nel
1982, quando la costituzione, in seguito
ad una revisione, concesse al presidente estesi poteri politici, come sciogliere
La corruzione è abbastanza diffusa e, sebbene sia un leader poco democratico,
Mbasogo viene non a torto giudicato molto meglio del sanguinario zio, che con le
sue spaventose persecuzioni ridusse la popolazione circa di un quarto,
lasciando, alla sua caduta, uno stato in condizioni economiche cattive, che in
seguito sono migliorate. I problemi però sono ancora tanti e gravi: buona parte
delle ricchezze derivanti dal petrolio finiscono nelle mani del Presidente o
della sua famiglia, mentre una buona porzione degli abitanti vive con meno di un
dollaro al giorno. Trasporti pubblici ed elettricità mancano, la disponibilità
di
acqua potabile è limitata.
Mbasogo è considerato uno dei più brutali e feroci capi politici del mondo, non
di rado viene definito un dittatore. Viene inoltre paragonato a
Idi Amin Dada, despota
ugandese. Se Nguema aveva assunto titoli
quasi divini, Mbasogo, per egocentrismo e culto della personalità, non si è
dimostrato poi molto da meno. Un articolo della
BBC del
Luglio
2003 fece notare come un programma
radiofonico dell'etnia
Fang quasi divinizzasse il Presidente; lo
stesso articolo osservò che nel paese non esistono giornali che escono
quotidianamente. I media sono sottoposti a forti restrizioni e pesanti censure,
e spesso sono sotto il controllo del figlio di Mbasogo, Teodorin. Lo stesso
Teodorin si troverebbe, secondo un profilo politico del paese dato dalla
BBC nel
Marzo
2004, al centro di frequenti tensioni, che
spesso dominano la scena politica interna. Al centro di tali tensioni ci sarebbe
il
petrolio, la cui produzione è in costante
aumento.
È in vigore la pena di morte, utilizzata come forma legale di punizione e non
con frequenza sporadica. La festa nazionale cade il giorno dell'indipendenza, il
12 ottobre.
POLITICA ESTERA
Colonia spagnola fino
al
1968, il paese divenne indipendente ed
elesse presidente Francisco Macìas Nguema. Questi non molto dopo si fece
dittatore e come mosse di politica estera adottò per prima cosa la cancellazione
dei segni del passato coloniale: perfino i cognomi europei, cancellati
dall'anagrafe, non vennero risparmiati. Di intellettualità dubbia (Nguema,
affermatosi convinto marxista, lodò pubblicamente Adolf Hitler), il regime
intrattenne rapporti stretti con
Unione Sovietica e
Cuba, chiudendo all'occidente e
dispregiando la madrepatria. Difficili da gestire i rapporti con i paesi vicini:
il
Camerun non nascose le sue mire
annessionistiche, il
Gabon aggredì militarmente il paese nel
1972 per conquistare la parte
continentale. Caduto Nguema, il suo successore, il nipote Teodoro Obiang Nguema
Mbasogo, aprì all'occidente cambiando nettamente strategia nei rapporti esteri
della Guinea Equatoriale.
Attualmente l'economia, ancora in parte dipendente dagli aiuti internazionali,
conta sull'appoggio della
Spagna, con la quale i rapporti sono
notevolmente migliorati. Notevole interesse è stato mostrato per l'avvicinamento
al mondo portoghese:
TRASPORTI
I trasporti sono
generalmente poco sviluppati, e le vie di comunicazione in cattivo stato. In un
paese, come
Le
ferrovie e le
metropolitane sono assenti; la rete
stradale, di
Migliori le condizioni del trasporto aereo: nella Guinea Equatoriale ci sono 4
aeroporti, compreso quello internazionale di Malabo.
STORIA
L’isola
di Bioko venne scoperta nel 1471 dal navigatore portoghese Fernando Poo (dal
quale assunse la prima denominazione) e fu ceduta, insieme ad Annobón, dal
Portogallo alla
Spagna nel 1778. Dal 1827 al 1844, con il
permesso del governo spagnolo, la
Gran Bretagna vi mantenne una stazione
navale occupandosi anche dell’amministrazione dell’isola. Lo stanziamento
spagnolo nella zona continentale (nota come Río Muni) avvenne nel 1844.
I confini della colonia vennero fissati nel 1900 con il trattato di Parigi che
Nel 1904 Bioko e Río Muni vennero organizzati nei territori spagnoli del golfo
di Guinea, che più tardi assunsero il nome di Guinea Spagnola, ma nel 1958
furono di nuovo separati e trasformati in due province dipendenti dalla Spagna.
Sulla scia del generale fermento anticolonialista africano, nel paese prese
corpo un forte movimento indipendentista. Nel 1958, dopo l’assassinio del leader
nazionalista Acacio Mane, migliaia di persone si rifugiarono in Gabon e nel
Camerun. Grazie alla mediazione delle Nazioni Unite, venne stabilita la
costituzione di una conferenza rivolta ad assicurare il passaggio
all’indipendenza.
L’INDIPENDENZA E
Nel 1979 Nguema fu destituito e giustiziato in seguito a un colpo di stato
militare capeggiato dal colonnello Teodoro Obiang Nguema. Questi, nel 1982, varò
una nuova Costituzione, che rimase tuttavia inapplicata, e nel 1987 fondò il
Partito democratico, facendone l’unica formazione politica legale del paese e il
perno del suo regime.
IL REGIME AUTORITARIO
Obiang avviò una politica di riavvicinamento ai paesi francofoni della
regione. Alla fine degli anni Ottanta, l’arresto massiccio di oppositori sollevò
la reazione
della
Comunità europea, che minacciò di
sospendere gli aiuti al paese. Nel 1991 una nuova Costituzione introdusse
formalmente il
multipartitismo, ma tutte le successive
elezioni, svoltesi in assenza di garanzie, furono boicottate dai partiti
dell’opposizione. Nel 1998 una nuova ondata repressiva si abbatté sui bubi del
Bioko.
obiang
Grazie allo sfruttamento di nuovi giacimenti di petrolio, dalla fine degli anni
Novanta le entrate del paese aumentarono considerevolmente. Nel 2002,
sessantotto esponenti delle opposizioni, accusati di aver organizzato un
complotto contro il presidente Obiang, vennero condannati a pene superiori a
vent’anni di carcere. Secondo
Amnesty International, gli oppositori
erano stati tutti sottoposti a violenze prima del processo. Nel dicembre dello
stesso Obiang venne confermato alla presidenza del paese con il 100% dei voti.
Nel febbraio
SVILUPPI
RECENTI
Tra il
2005 e il 2006