La diga sul fiume Volta. |
Fino al 1957, anno dell'indipendenza, il paese conosciuto oggi come Ghana
era un insieme eterogeneo di territori, abitati da popolazioni diverse e con una
storia differente, che sotto il colonialismo inglese erano stati posti sotto un
unico governo centrale, con sede ad Accra. Essi comprendevano:
-la colonia
della Costa d'oro nel sud del paese, proclamata già nel 1874, dopo un periodo di
associazione informale tra le popolazioni e il governo britannico.
La
regione Asante, comprensiva delle attuali regioni Asante e Bono-Ahafo (Asante e
Bono-Ahafo sono i nomi secondo la grafia africana, Ashanti e Brong-Ahafo invece
i termini anglicizzati) annessa come colonia e la regione detta dei Territori
del Nord (comprensiva delle attuali Regione del Nord e Regione Superiore),
annessa come protettorato, nel 1902;
-la regione Ashanti era la sede del
regno omonimo, uno dei più celebri regni africani;
-il mandato inglese del
Togo, assegnato alla Gran Bretagna dalla Società delle Nazioni dopo la fine
dell'impero coloniale tedesco nella Prima guerra mondiale.
Spiaggia presso la costa del Ghana. |
Il termine Costa d'Oro dato alla zona costiera, la più ricca e
importante del paese, a causa dei suoi notevoli giacimenti d'oro, passò in epoca
coloniale a indicare l'intero territorio dell'attuale Ghana. La colonia era
considerata il "fiore all'occhiello" dell'Impero britannico in Africa. Ghana
era invece il nome di uno dei più antichi e potenti imperi africani, che in
effetti si trovava in un territorio che comprende una parte dell'attuale Senegal
e Mali. Kwame Nkrumah, primo presidente dell'epoca dell'indipendenza, lo scelse
perché sarebbe stato “un’ispirazione per il futuro”. La storia del Ghana, a
differenza di quella di altri paesi africani, è una storia di contatti
relativamente produttivi tra europei e africani, anche se non mancarono
conflitti e scontri.
La costa dell'attuale Ghana
(conosciuta come Costa d'Oro dagli europei) è stata una zona di secolari
contatti tra africani ed europei. L'interno invece ha visto nascere celebri
regni africani come l'Impero Ashanti. Sotto il regime coloniale inglese il
termine Costa d'Oro passò a indicare l'intero Ghana attuale. La Costa d'Oro era
considerata la colonia inglese dell'Africa occidentale più sviluppata dal punto
di vista economico e culturale. Fu in questo periodo che iniziò la coltivazione
del cacao, grande risorsa del paese, e vennero costruite infrastrutture e
impianti industriali. Si sviluppò una borghesia africana liberale ed istruita
(cosiddetti commoners) che dall'inizio del XIX secolo cominciò a
protestare per l'esclusione politica degli indigeni. Tra il 1919 e il 1927 il
Ghana ebbe la fortuna di essere governata da Sir Frederick Gordon Guggisberg,
uno dei migliori amministratori coloniali del periodo, che promosse lo sviluppo
sociale e introdusse i primi timidi elementi di partecipazione politica nel
paese. Il sistema di amministrazione, in armonia con la filosofia del
colonialismo inglese, combinava istituzioni tradizionali africane a livello
locale e organismi composti per lo più da europei a livello centrale. La fine
della seconda guerra mondiale vide in Ghana la nascita nel 1947 dell’United Gold
Coast Convention (UGCC), primo partito politico del paese, espressione
dell'elite colta e benestante. Il partito assunse come segretario un
trentottenne attivista politico di nome Kwame Nkrumah che ruppe con l'UGCC
considerandola troppo elitaria e fondò nel 1949 il Convention People's Party
(CPP), più radicale, il cui motto era self government NOW (autogoverno
adesso). Grazie al carisma di Nkrumah e all'abilità politica dei suoi
sostenitori, il CPP divenne la forza politica predominante nel paese, guidandolo
verso l'indipendenza, che fu ottenuta il 6 marzo 1957. Fu allora, su proposta di
Nkrumah, che fu adottato il nome di Ghana. Il Ghana fu il primo paese
dell'Africa nera a raggiungere questo traguardo e suscitò grandi speranze in
tutta l'Africa. Non tutte però furono soddisfatte. Gli anni del governo Nkrumah
(che cumulò dal 1960 le cariche di primo ministro e presidente) videro il Ghana
proporsi come Stato leader dell'Africa subsahariana, adottando un'ambiziosa
politica estera. Furono ottenuti importanti progressi in campo sociale ed
economico, ma il crescente autoritarismo di Nkrumah, il deteriorarsi della
situazione macroeconomica e la diffusione della corruzione portarono nel 1966 al
rovesciamento del presidente da parte di una giunta militare. Alla dittatura
militare seguì la restaurazione, almeno formale, della democrazia.
Il Ghana è in gran parte costituito da pianure o da colline di dimensioni molto moderate (100-300 metri s.l.m). Ad oriente lungo il confine Togolese si trovano le propaggini dei Monti Togo e ad occidente lungo il confine Ivoriano si trova il Kwahu Plateau, un altopiano che dal confine stesso arriva fino alla zona centrale del paese. Nel Ghana l'idrografia è dominata dal lago artificiale più grande al mondo: il Lago Volta, che si forma lungo il corso del fiume omonimo. Di rilevante importanza è anche l'Oti, il principale immissario del lago.
In Ghana vi sono numerosissime etnie, ovvero popoli. la popolazione è così disribuita: Akan(52%), Mossi(15%), Ewe(12%), Ga(8%) ed altri il 13%, prevalentemente europei(originari dei paesi colonizzatori) ed indiani.
La lingua ufficiale del Ghana è l'inglese, tuttavia all'interno prevalgono ancora numerose lingue autoctone, che però non sono riconosciute come ufficiali; per questo motivo in Ghana troviamo un alto numero di analfabeti (26.0%). La religione tradizionale animista si è sovrapposta al cristianesimo durante la colonizzazione da parte degli europei, dando luogo a particolarissimi sincretismi. Oggi circa la metà della popolazione frequenta chiese cristiane, ma non per questo rinuncia a credere al pantheon delle divinità africane. Altro interessente aspetto della religiosità in Ghana è il suo legame con il mondo profano del lavoro: un avventore che si recasse in Ghana rimarrebbe stupito dalla quantità di insegne di negozi che citano frasi e motti cristiani e dalla profonda presenza della religione a ogni livello della vita sociale. Questo legame tra religiosità e business si manifesta nel modo più palese con la forte presenza di chiese pentecostali e apocalittiche che operano sul territorio con strategie aggressive di marketing e di pubblicità. I predicatori fanno letteralmente a gara per procurarsi fedeli, attività il cui successo si traduce direttamente in entrate economiche.
La religione più diffusa è il cristianesimo (52% della popolazione), diffuso soprattutto nella parte meridionale del paese, dove sorsero i primi insediamenti coloniali e dove è concentrata la maggior parte della popolazione. L'Islam si attesta al secondo posto (35%), ed è diffuso principalmente nell'entroterra più settentrionale. Segue l'animismo che è dichiarato propria religione dal 13% della popolazione; non bisogna dimenticare però che spesso molti ghanesi che si dichiarano cristiani mantengono parallelamente alcuni culti animisti.