Comore (nome ufficiale Union des Comores, Unione delle Comore), stato insulare situato nell’oceano Indiano; è situato a nord del canale di Mozambico, fra il Madagascar e il continente africano. Lo stato comprende tre delle quattro isole principali che formano l’arcipelago: Grande Comore (arabo Njazidja), Mohéli (Mwali) e Anjouan (Nzwani), e rivendica la sovranità sulla quarta isola dell’arcipelago, Mayotte (Mahoré), tuttora sotto la dipendenza della Francia. L’arcipelago (esclusa Mayotte) ha una superficie di 1.862 km² e un’estensione costiera di 340 km. La capitale è Moroni, sull’isola di Grande Comore.

TERRITORIO
Le isole Comore sono montuose e di origine vulcanica. La vetta più alta, il monte Karthala (2.361 m), sull’isola di Grande Comore, è un
vulcano attivo. Il clima è tropicale, con una stagione delle piogge che dura da novembre ad aprile e una stagione arida negli altri mesi dell’anno.

LA POPOLAZIONE
Le Comore hanno una popolazione multietnica, che comprende arabi, africani e malgasci, ma il gruppo più numeroso, quello degli antalaotra, ha origine dall’incontro di questi popoli. Gli abitanti sono 731.775 (2008;), con una densità media di 337 abitanti per km².
Il francese e l’arabo sono le lingue ufficiali; il dialetto nazionale è il comorese, o shafi islam, nato dalla mescolanza di swahili e arabo. L’islamismo è la religione più diffusa su tutte le isole, a eccezione di Mayotte, dove la popolazione è in prevalenza cristiana. Le città principali sono la capitale, Moroni, su Grande Comore; Mutsamudu, sull’isola di Anjouan, e Fomboni, su Mohéli.

L' ECONOMIA
Nel 2006 il
prodotto interno lordo ammontava a 403 milioni di dollari USA, pari a un PIL di 657,10 dollari pro capite.
L’economia delle Comore è basata sull’agricoltura e sulla pesca. La manioca, le patate dolci e il riso vengono coltivati per l’alimentazione locale, ma la gran parte dei generi alimentari delle isole sono importati. L’ylang-ylang (un olio essenziale), la vaniglia, la copra (polpa di noce di cocco essiccata), il sisal e il caffè sono destinati all’esportazione. Le foreste ricoprono il 2,7% del territorio e forniscono un modesto quantitativo di legname da costruzione, soprattutto su Grande Comore. Il settore primario fornisce il 45,2% (2006) del prodotto interno lordo, occupando il 77% (1990) della popolazione attiva. Nel 2000 il valore totale delle esportazioni fu di 6,86 milioni di $ USA, a fronte di importazioni per 71,9 milioni di $ USA. L’unità monetaria è il franco delle Comore (KMF).

LA STORIA
Popolate in origine da popolazioni meticce nate dai contatti tra gli indigeni e popolazioni immigrate dall’Arabia e dall’Oriente, le isole furono islamizzate a partire dal XII secolo dagli arabi, che diedero loro anche il nome (in arabo Jazayr al-Qamar, “isole della Luna”). Nel XVI secolo vi si stabilirono gruppi di persiani provenienti dalla costa africana e da Zanzibar, stringendo alleanze con i capi locali e ponendo le basi per la formazione dei sultanati.

Nello stesso periodo fecero la comparsa nell’arcipelago i primi europei, assoldati dai sultani locali a difesa dai pirati malgasci che nel 1790 devastarono Anjouan. Perennemente in lotta fra loro e alla mercé di pirati e mercenari stranieri, nel XIX secolo le Comore passarono sotto il controllo della Francia, che dopo aver acquistato Mayotte (1843), stabilì un protettorato su tutto l’arcipelago (1885-1886). Le Comore furono dichiarate colonia francese nel 1912 e unite per scopi amministrativi al Madagascar, diventando poi territorio francese d’oltremare nel 1946. La colonizzazione francese, che si accaparrò le migliori terre, provocò violente insurrezioni, in particolare ad Anjouan (1889) e a Mohéli (1902).
Nel 1961 le Comore ottennero l’autonomia interna. Nel 1974 si svolse il referendum per l’indipendenza, che prevalse in tutto l’arcipelago con l’eccezione di Mayotte, rimasta unita alla Francia. L’anno seguente Ahmed Abdallah, capo del governo dal 1970, dichiarò l’indipendenza. Per molti anni la vita del paese si contraddistinse per una profonda instabilità, in cui giocarono un ruolo di primo piano diversi mercenari francesi e in particolare Bob Denard. Abdallah fu rovesciato da un colpo di stato subito dopo l’indipendenza e sostituito da Alì Soïlih, che avvicinò il paese alla Tanzania di Julius Nyerere. Abdallah tornò al potere nel 1978 grazie all’aiuto di Bob Denard, per finire assassinato nel 1989 in circostanze mai chiarite.
Nel 1992 si svolsero nuove elezioni legislative, cui seguì un periodo di forti turbolenze. Nel 1995 un nuovo colpo di stato promosso da Denard provocò l’intervento francese. Nel 1996 venne promulgata una nuova Costituzione di ispirazione islamica, che assegnava ampi poteri al presidente.
Nel 1997 violenti moti separatisti scossero Anjouan e Mohéli, intenzionate a unirsi alla Francia secondo l’esempio di Mayotte. Nell’aprile del 1999 il fallimento delle trattative tra i rappresentanti delle tre isole portò a un nuovo colpo di stato. Il colonnello Azali Assoumani sciolse le istituzioni repubblicane e annunciò la creazione di un esecutivo da lui diretto e costituito in maggioranza da civili.
Nel 2001 nuove trattative portarono alla firma di un accordo che stabiliva la creazione di una federazione, l’Unione delle Comore, in cui ciascuna isola godeva di un’ampia autonomia. L’anno seguente venne promulgata una nuova Costituzione, che stabiliva anche l’assegnazione a rotazione della presidenza della federazione.


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