La canzone nacque da una composizione non terminata di
Robby Krieger, che gli altri membri del brano decisero di espandere. La canzone
che fu realizzata, lunga oltre sei minuti, fu notevolmente abbreviata per
rendere più proponibili i passaggi radiofonici. Tuttavia il gruppo ha sempre
affermato di preferire la versione originale presente nell'album.
In inglese “get high” significa “diventare
euforico” e, nello slang, assume il senso di “eccitarsi” con
palese riferimento alla sessualità, ma è anche usato in relazione all’uso di
droga. “Get much higher” significa quindi “eccitarsi (sessualmente)
molto di più”, ma può rimandare anche all’idea di sovreccitazione a seguito
dell’assunzione di droga.
Non stupisce quindi che per l’esecuzione del brano in uno
spettacolo televisivo nel settembre 1967, l’Ed Sullivan Show, ai Doors sia stato
chiesto di cambiare quel verso e di sostituirlo col più innocente “get much
better”, “andare molto meglio”. Cosa che loro non fecero e Jim Morrison cantò in
diretta live l’invito all’eccitazione dei sensi. Suscitando l’ira del conduttore
Ed Sullivan che troncò gli accordi per ogni loro possibile futura apparizione
nel suo show. La composizione del brano è accreditata ai
The Doors, ma nello
specifico la prima parte della canzone fu scritta da Robby Krieger, mentre la
seconda da Jim Morrison. Questa strofa si differenzia dal resto del testo per la
presenza di immagini e termini più pregnanti e di ascendenza letteraria e
religiosa: “wallow in the mire”, rotolarsi nel fango, è un’espressione
proverbiale e biblica per indicare coloro che cadono nel peccato; e “funeral
pyre”, pira funebre, rimanda alle tradizioni
funebri indiane e di altre religioni.
Il testo è quindi molto meno semplice di quanto possa
apparire ed è perfettamente funzionale all’alchimia del brano. I suoi
trasparenti doppi sensi che rimandano in modo esplicito alla sessualità (con un
possibile triplo senso implicito riferito alla droga), le ripetizioni di parole,
le rime si fondono con la musica per creare insieme un vero e proprio incendio
sonoro che esprime sinesteticamente l’inesprimibile, a parole, incendio dei
sensi. Incendio dei sensi che peraltro rimanda, per i riferimenti della seconda
strofa, a qualcosa di oscuro e primordiale, all’antico legame Amore e Morte,
Eros e Thanatos (un binomio caro a Jim Morrison che, essendo un grande
conoscitore ed estimatore della cultura greca, nei suoi testi riprende spesso
tematiche care a questa).
Light My Fire è così una canzone incendiaria e
spettrale, oscura e illuminata da vampe di fuoco, parla di sesso e di esperienze
estreme, di amore e morte.
You know that it would be untrue
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