Stanley Kubrik

Regista statunitense, nacque il 26 Luglio 1928. Durante gli studi liceali, negli anni '40, si appassiona di fotografia e riesce a entrare nell'équipe della nota rivista «Look». Nel '50 produce e realizza il suo primo cortometraggio, il documentario Day of the Fight (Giorno della lotta) dedicato a un pugile; la RKO lo compra e gli commissiona un altro documentario, Flying Padre, su un prete «volante» che si sposta a bordo di un biplano. Con il finanziamento di amici e parenti, riesce a realizzare il suo primo lungometraggio, Fear and Desire (Paura e desiderio, 1953), opera un po' approssimativa ma originale per l'astrattezza della situazione narrativa, in cui un drappello di soldati non meglio identificati affrontano indefiniti nemici in una metaforica foresta, per rendersi conto, una volta sterminatili, che hanno i loro stessi volti. Il tema del doppio ritorna nel successivo Il bacio dell'assassino (1955), anch'esso autoprodotto e girato in venti giorni, la cui narrazione è strutturata sul modello della fiaba – il principe che salva la bella dall'orco –, ma dove spazio e tempo subiscono una frantumazione in situazioni nelle quali il protagonista si dissocia sua volta nella sua doppiezza e ambiguità psicologica. In seguito, K. disconosce questi suoi primi film a causa della loro imperizia e della presunta banalità di alcuni cliché di genere che ancora ne soffocano gli impeti più originali; in essi, però, sono già presenti molti elementi che si riveleranno in seguito ossessioni formali e tematiche costanti del suo cinema. Il sodalizio con il giovane produttore James B. Harris gli offre l'occasione di girare Rapina a mano armata (1955), che passa alla storia per la sua struttura originale, costituita da continui salti temporali all'indietro. I protagonisti costruiscono un complesso meccanismo di ingranaggi, necessari alla riuscita della rapina del secolo, che finiscono col coincidere con gli ingranaggi della narrazione filmica. Intricata è anche la rete infinita di simmetrie disegnate in Orizzonti di gloria (1957), contestato film antimilitarista sulla prima guerra mondiale, di cui va ricordata la drammatica sequenza dell'interminabile carrellata nella trincea, mentre Kirk Douglas passa in rassegna i suoi soldati che si preparano ad andare incontro alla morte. La collaborazione con K. convince Douglas, questa volta in veste anche di produttore, ad affidargli – in sostituzione di A. Mann – la regia di Spartacus (1960), kolossal ambientato nell'antica Roma, che divulga un po' grossolanamente lo schema marxista della lotta di classe e che si può considerare l'unico film non partorito dalla sua mente. K. torna a temi e stili a lui più abituali con Il dottor Stranamore(1963), commedia nera di fantapolitica e satira farsesca, incentrata sulla metafora sessual-militare in cui lo strumento del potere (la bomba-fallo) rivela l'impossibilità di dominare il mondo ma soprattutto sé stessi. L'omonimo romanzo di Nebokov (quasi tutti i film di K. sono adattamenti di opere letterarie) ispira Lolita (1962), in cui torna il tema del doppio. Il grande assente del film è l'erotismo maniacale e pedofilo superficialmente rimproverato allo scrittore; assente perché metafora del vuoto che «riempie» la psiche del protagonista Humbert. Il successivo 2001: Odissea nello spazio (1968) rivoluziona i canoni della fantascienza cinematografica con il suo viaggio al di là di ogni limite interpretativo della realtà effettuale. Ideale sintesi della storia dell'umanità e della sua evoluzione, con il suo simbolico e misterioso monolito nero, 2001 rappresenta la sua opera più filosofica e più astratta, ed evidenzia in maniera spettacolare e drammatica l'impossibilità di ogni interpretazione univoca e assoluta dell'esistenza umana. Nello sguardo finale del feto rivolto verso gli spettatori permane l'enigma irrisolto della vita-morte dell'uomo. Altrettanto scalpore desta Arancia meccanica (1971), il suo film più controverso a causa dell'estrema rappresentazione della violenza, esaltata dall'uso di obiettivi grandangolari e da una fotografia dai colori particolarmente aggressivi. Arancia meccanica, liberamente tratto dal romanzo di Burgess, è anche la storia di una rieducazione forzata del protagonista ai canoni etici di una società che per correggere la sua devianza finisce per privarlo della libertà e commettere analoga violenza nei suoi confronti. Come lo stesso K. ha dichiarato: «L'idea centrale del film riguarda il problema della libertà di scelta. Se veniamo privati della possibilità di scegliere tra il bene e il male perdiamo la nostra umanità?» L'ondata di emuli del protagonista Alex, e lo scalpore che investe l'opinione pubblica internazionale convincono il regista a ritirare il film dalla circolazione. K. torna poi al secolo della Ragione, e quindi alle origini della società e del pensiero occidentale odierno, con Barry lyndon (1975), sontuoso film in costume con un uso particolarmente espressivo dello zoom e dell'illuminazione naturale.


Locandina di Shining
Con Shining (1980), tratto dall'omonimo romanzo di S. King, si cimenta, a suo modo, con il genere horror impiegando per la prima volta in maniera sistematica e fortemente espressiva l'innovativa steadycam che gli permette di seguire J. Nicholson e il figlioletto nei labirinti dell'Overlook Hotel, angoscioso luogo di confine con il lato oscuro della psiche umana. Full Metal Jackets (1987) è invece l'occasione per cimentarsi con un'altra guerra, quella del Vietnam. Strutturalmente è diviso in due parti: nella prima seguiamo l'addestramento e l'educazione (anche in questo caso forzata e violenta) dei marine alla disciplina militare; nella seconda assistiamo allo smontaggio fisico e ideologico della macchina da guerra occidentale contro un nemico ancora una volta invisibile. Bisogna attendere undici anni per il lavoro successivo di K., il quale nel frattempo lavora al progetto di Intelligenza artificiale, che per la sua incredibile complessità è costretto ad abbandonare (sarà ripreso e terminato da S. Spielberg). Eyes Wide Shut (1999, liberamente ispirato a Doppio sogno di A. Schnitzler), interpretato da Nicole Kidman  e Tom Cruise, è ambientato in una New York ricostruita interamente negli studi inglesi di Shepperton. Rinviando più volte l'uscita del film (che viene distribuito postumo) e alimentando così le aspettative del pubblico sull'erotismo promesso da un accorto e calcolato battage pubblicitario,  Eyes Wide Shut ne frustra programmaticamente le speranze coinvolgendolo nello stesso cortocircuito psichico che intrappola il protagonista nel suo picaresco vagabondare notturno. Maniaco della perfezione, esigente sul set, assoluto padrone di ogni fase della realizzazione dei propri film che spesso sceneggia, gira e monta lui stesso, K. ama giocare sulle ossessioni, sui meccanismi ludici, sulle simmetrie perfette: il suo cinema forma una fitta rete di rimandi alle altre arti – pittura, letteratura, musica, teatro, architettura – costituendo una sintesi estetica e una summa poetica come pochi altri nella storia del cinema.

Steven Spielberg

Steven Spielberg nacque a Cincinnati  il 18 dicembre del 1946, figlio maggiore di genitori ebrei: Arnold Spielberg e Leha Posner. Andò a vivere con la sua famiglia nel New Jersey a vivere nel New Jersey. Intanto soffriva poiché il padre non era mai presente nella sua vita, in quanto viaggiava spesso per il lavoro che svolgeva. Si diploma presso l’Arcadia High School in Phoenix, e decide di frequentare la “University of Southern California”, ma venne respinto due volte all’esame di ammissione, ed è costretto a ripiegare presso la “California University”, dove studiava inglese. Nel 1966 i suoi genitori divorziano, quando il regista aveva 20 anni, un evento che lo influenzerà per molto tempo, come dimostrerà il film “E.T”.


Locandina di E.T.
Spielberg ebbe una grande opportunità quando, nel 1968, a ventidue anni, realizzò il suo primo Cortometraggio destinato ad essere proiettato nelle sale, Amblin, da cui prende il nome la prima casa di produzione da lui fondata, la Amblin Entertaiment.Nel 1968, a ventidue anni, realizzò il suo primo cortometraggio destinato ad essere proiettato nelle sale, Amblin in 35 millimetri, di un durata di 26 minuti, che raccontava la storia di un ragazzo e di una ragazza che si conoscono, diventano amici e poi si innamorano. Quando Spielberg ottenne un grande successo con il film Jaws, il contratto fu definito invalido, in quanto il regista non era maggiorenne quando lo aveva stipulato. Dopo aver diretto alcuni episodi di vari show televisivi, nel 1971 Spielberg,  diresse il suo primo lungometraggio, intitolato Duel, il quale, pur essendo destinato alla Tv, fu più tardi distribuito anche nelle sale cinematografiche in Europa, Australia e Giappone con l’aggiunta di quattro scene. In questo film mostra già una notevole abilità nel creare la suspense a partire da situazioni quotidiane. La pellicola è la storia di un "duello" tra un camionista ed un automobilista, ed è diventata nel tempo un cult, più volte riproposto in home video. Un film dove sono presenti pochi dialoghi, ma sono presenti molte scene di azione.  Dal disastro ottenuto con il precedente film, Spielberg si immerge in storie piene di avventure e di favole, infatti girò a partire dagli anni 80, le sue opere più importi. Nel 1981, collaborò per la prima volta con l'amico George Lucas, reduce dal successo della saga di guerre stellari, per realizzare i predatori dell'arca perduta, con Harrison Ford nel ruolo dell'archeologo-avventuriero Indiana Jones. Spielberg così riuscì a creare un progetto che da anni sognava di fare, cioè un film alla James Bond, anche se in questo caso il protagonista non è un agente segreto ma un archeologo spericolato. Un film che è diventato un kolossal hollywoodiano. Un anno dopo la prima avventura di Indiana Jones, Spielberg tornò alla sua passione per gli alieni, dove cerca di mischiare elementi autobiografici e fiabeschi, dando vita ad E.T., una storia di ispirazione disneyana sull'amicizia tra un ragazzo e un piccolo alieno, che tenta con il suo aiuto di tornare a casa. Spielberg in questo anno si sposa con l'attrice Kate Capshaw, che recitò per lui in Indiana Jones e il tempio maledetto. Da lei ebbe la figlia Destry, , acquisì come sua figlia Jessica Capshaw, che l’attrice l’aveva avuta da un precedente relazione, e adottarono due bambini Theo e Mikaela. Nel 1993, Spielberg decise ancora una volta di dedicarsi ad un film d'avventura, girando l'adattamento cinematografico del romanzo di Michael Crichton Jurassic park. Ambientato su un'isola tropicale abitata da dinosauri riportati in vita con l'ingegneria genetica , il film batté il record d'incasso di E.T. Il film di Spielberg, gli fece incassare circa un miliardo di dollari in tutto il mondo. Il regista grazie agli effetti speciali che vengono utilizzati, inaugurerà un nuovo tipo di fantascienza che punta alla verosimiglianza. Fu in quello stesso anno che Spielberg si guadagnò finalmente la considerazione di regista maturo anche dalla critica, grazie a Schindler's list. Basato sulla vera storia di Oskar Shindler, un ricco industriale tedesco che sacrificò tutti i suoi averi pur di salvare più ebrei possibile durante l'Olocausto, il film gli valse il suo primo oscar come miglior regista, e vinse anche il premio come miglior film. Il film è stato girato direttamente a Auschwits,in Cracovia, dove avvenne effettivamente l’Olocausto. Un film che è stato girato tutto in bianco e nero, che secondo Spielberg “ è il mezzo espressivo adatto a questo film, perché non voglio, abbellire e impreziosire le vicende”. Si può ricordare una delle scene più belle del film, che sembra tratta da una foto artistica, dove i luoghi sono girati in bianco e nero, ma l’unica cosa a colore che viene ripresa è una bambina con il cappotto rosso. Con questo film Spielberg ebbe degli incassi notevoli, ma Spielbeg definì questo incasso come “blood money” cioè denaro di sangue, per questo decise di fondare lo shoah project, un'organizzazione non-profit con l'obiettivo di costruire un archivio video che raccolga le testimonianze dei superstiti dell'Olocausto. Nel 1994 fondò la Dreamworks , che produsse tutti i suoi film dal1997. Con questo nuovo studio cinematografico vennero realizzati alcuni dei migliori film d’animazione degli ultimi anni. Spielberg tornò alla regia solo nel 1997. Il 1997 e 1998, furono due anni cruciali per Spielberg. Infatti decise di creare un altro film didattico come quello precedente, ma questa volta l’argomento non è più l’Olocausto, ma bensì lo schiavismo. Così nasce il film Amistad, che si basa sulla deportazione degli schiavi neri dall'Africa negli Stati Unitii d'America durante l'Ottocento. Nella pellicola compaiono star come Morgan Freeman e Anthony Hopkins . Il film ottenne quattro nomine agli Oscar nel 1998. Il regista ritorna ai film popcorn, infatti sempre nel ’97, dirige. Il 1998 è l’anno per cui viene ricordato Spielberg, grazie all'attesissimo film salvate il soldato Ryan, che ebbe successo sia di pubblico che di critica. La pellicola, incentrata sullo sbarco in normandia nel 6 giugno 1944, ottenne subito grandi consensi di critica e ottimi incassi, soprattutto in Italia. Un altro evento sempre di questo anno è che Spielberg ha fatto una donazione all’Academy for posterityer .Nel 2001 Spielberg diresse un film basato sull'ultimo progetto del collega ed amico Stanley Kubrick:"A. I- intelligenza artificiale. La storia futuristica di un bambino androide che cerca l’amore di una madre che stava per perdere il suo vero figlio, lo trova ma dopo lo perde. Un film che non si chiude con gli happy-end del Spielberg di alcuni anni prima che ci mostra di non essere più ottimista, e cade infatti nel profondo cinismo, derivante dal fatto che i robot hanno più sentimenti e più rispetto nei confronti del prossimo, rispetto agli uomini, che un giorno all’altro si estingueranno per sempre. In questo anno a Spielberg, gli era stato proposto di dirigere il film Harry Potter e la pietra filosofale, ma lui rifiutò, dicendo che non vuole dirigere film su romanzi che hanno avuto già un successo editoriale. In seguito, Spielberg tornò nuovamente al successo grazie ad un nuovo film di fantascienza Minority report ,basato su un romanzo di Philip Dick e interpretato da Tom Cruise nel ruolo di un poliziotto del futuro in fuga dal proprio avvenire. Un film dove si racconta che in un prossimo futuro la CIA e l'FBI attraverso dei medium possono prevedere degli omicidi e arrestare coloro che li effettueranno prima che questi li commettano. Il regista per omaggiare un regista da lui amato, Stanley Kubrick, inserisce una battuta del film arancia meccanica, nella scena in cui Tom Cruise si reca a cambiare i suoi occhi. Prova a prendermi fu invece basato sulla storia vera di Frank Abagnale jr., un truffatore che riuscì a vivere spacciandosi per pilota d'aereo, medico ed avvocato, con Leonardo di Caprio e Tom Hanks Il film incassò al box office circa $164 milioni. Nel 2004, Spielberg utilizzò ancora Hanks per the terminal. Il film è stato girato in soli tre mesi, ed è stato presentato da Spielberg e Tom Hanks alla mostra internazione del cinema di Venezia. Il regista il 14 aprile del 2004, ha incontrato il presidente della Repubblica italiana, Ciampi, che gli ha conferito la nomina di cavaliere. Il film successivo segnò il ritorno di Spielberg al genere che gli diede buona parte della sua fama, la Fantascienza. La guerra dei Mondi, ha avuto un budget di 200 milioni di dollari e fu interpretato da Tom Cruise  e Miranda Otto. Inizialmente il film avrebbe dovuto essere girato nel 2006, ma lo slittamento dei progetti di Spielberg (Munich), e Cruise (mission impossible III) ne fece anticipare le riprese. La guerra dei mondi. Infatti un giorno, mentre Spielberg dirigeva il film prova a prendermi, l’attore Tom Cruise è andato a trovarlo, e tra una pasta e un caffè e un altro, tutti e due hanno deciso di fare un nuovo film. Infatti l’attore e il regista rimandarono i film sopra citati. Spielberg è certamente il più grande regista americano ancora in vita, un vero e proprio talento genuino che esprime la propria arte attraverso i suoi film.

Scott-Tarantino-Scorsese: la rivoluzione del cinema

Ridley Scott, Quentin Tarantino e Martin Scorsese hanno certamente aperto un nuovo capitolo nella storia del cinema, grazie ai loro metodi innovativi e alle loro idee moderne che hanno sicuramente caratterizzato una pagina del cinema moderno.

Ridley Scott nasce a Newcastle nel 1939. Dopo alcuni lavori in campo pubblicitario, entrò nel mondo del cinema con il film "I duellanti"(1977), ambientato nell'epoca delle guerre napoleoniche. Scott ottenne però il suo primo successo due anni dopo, nel 1979, quando il suo film "Alien",pellicola a metà tra horror e fantascienza, divenne un film cult per milioni di persone grazie agli innovativi effetti speciali presenti nel film.


locandina del film "Il gladiatore"

Accolto dagli elogi della critica e premiato dall'enorme gradimento del pubblico (tanto da esser definito un cult movie) è "Blade runner", interpretato da Harrison Ford (l'unico attore uscente con successo dalla trilogia "Guerre stellari") detective story futuristica, ambientata in un oscuro paesaggio urbano incessantemente sferzato dalle piogge, che offre spunto per riflessioni sulla condizione umana attuale. Negli anni '80, nel pieno della sua maturazione artistica, il regista diresse"Legend" (con Tom Cruise), "Chi protegge il testimone", thriller dai toni romantici e "Black rain- pioggia sporca"(con Michael Douglas), un giallo in gran parte ambientato in Giappone. Nel 1991, dopo aver realizzato il director's cult di "Blade runner"(versione del film rimontata secondo le sue intenzioni originarie), Scott riscosse un Grande successo con "Thelma e Louise" un road movie sulle donne (Susan Saradon e Geena Davis) che si ribellano a una cultura oppressiva e maschilista. Tra i suoi film più importanti degli ultimi quindici anni citiamo:"1492- Alla conquista del paradiso", con Gérard Depardieu nella parte di Colombo, "Soldato Jane" con Demi More, l'epico "Il Gladiatore" (premiato con l'oscar come miglior film) con Russel Crowe, "Hannibal" con Anthony Hopkins e Gary Oldman, "Black Hawk Down" , sul disastroso intervento militare in Somalia, "Restore Hope- il genio della truffa" con Nicolas Cage, "Le crociate", il grande kolossal con Orlando Bloom; la commedia romantica "Un'ottima annata", con Albert Finney e Russel Crowe e "American gangster", riuscito film poliziesco che narra l'ascesa e la caduta di un noto trafficante di droga nell'America degli anni '70, interpretato da Crowe e da Denzel Washington.


Locandina di "The Departed

Martin Scorsese, regista statunitense di origini italiane, nasce a New York nel 1942 . Studiò alla facoltà di cinema dell'Università di New York, dove i suoi film-saggio vinsero vari premi, attirando l'attenzione della critica già con il primo lungometraggio, "Chi sta bussando alla mia porta?" Negli anni Settanta e nei primi Ottanta Scorsese diresse una serie di film drammatici di successo, tutti interpretati dall'attore Robert De Niro: "Mean Street "(1973), ambientato a Little Italy, dove il regista è cresciuto; Taxi driver (1976, con Jodie Foster), storia di un tassista newyorkese; "New York, New York" (1977), tributo al cinema hollywoodiano degli anni Quaranta e Cinquanta e "Toro Scatenato" (1980), film con il quale De Niro si aggiudicò un oscar. Scorsese si rivolse poi alla commedia, seppure cupa, con "Re per una notte" (1983) e "Fuori orario" (1985) prima di dirigere "Il colore dei soldi" (1986), e Nel 1988 diresse un film che fece scalpore: "L'ultima tentazione di Cristo" basato su un romanzo scritto nel 1960. Due anni dopo girò "Quei bravi ragazzi", "Il promontorio della paura", e da "L'età dell'innocenza" (1993). Nel 1995 realizzò il documentario per la televisione "Viaggio nel cinema americano", appassionata antologia del miglior cinema statunitense, e rimise insieme la maggior parte del suo cast di attori preferiti (ai quali affiancò Sharon Stone nel ruolo della protagonista) per girare "Casinò", sorta di saggio cinematografico sull'avidità, il potere, la mafia, l'ascesa e la caduta di un uomo nella Las Vegas degli anni Settanta. Successivamente Scorsese diresse "Kundun" (1997), incentrato sull'oppressione politica e culturale del Tibet operata dalla Cina comunista, "Al di là della vita" , ritratto di una New York notturna e livida interpretato da Nicolas Cage, "Il mio viaggio in Italia", commosso e rigoroso omaggio al cinema italiano che tanta influenza ebbe sulla sua formazione artistica. Seguirono "Gangs of New York" (2002), kolossal ambientato nella seconda metà dell’Ottocento in un sobborgo degradato della metropoli statunitense, con Leonardo Di Caprio, "The Aviator" (2004) e "The Departed Il bene e il male", entrambi nuovamente con Di Caprio come protagonista. Dopo aver ottenuto sei nominations , per "The Departed" – premiato anche come miglior film – Scorsese ha finalmente vinto l’Oscar per la miglior regia.

Quentin Tarantino, nato nel 1963 a Knoxville (Tennessee), ha da sempre dedicato tutta la propria esperienza nel cinema, anche se il suo primo film risale solamente al 1993 (Una vita al massimo). Il suo primo grande successo fu "Le iene", scritto nel 1992, ma diretto solamente due anni dopo. Nel '94 scrisse e diresse "Pulp fiction" (con Uma Thurman e John Travolta), che lo lanciò a livello internazionale. Nel '96, '67 si concentrò di più su film di basso rilievo: "Four rooms" e "Jackie Brown". Dopo una lunga assenza dal set, Tarantino ritornò nel 2002 con i due film di "Kill Bill", interpretati da Uma Thurman, dove si vede un ritorno dei film sulle arti marziali all'inizio degli anni '90. Di lui si ricordano anche alcune interpretazioni in film di basso rilievo, come "Dal tramonto all' alba". Di certo Quentin ha prodotto meno film dei suoi colleghi, ma era anche una sorta di emergente del cinema moderno.

 

- Collegamento "Grandi attori americani"

 

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