La vita
Gli studi
Figlio di Vincenzo e Maria La Torraca, si
laurea all' Università di Napoli nel 1908 in ingegneria
industriale meccanica, con il massimo dei voti. Lo stesso anno
consegue un diploma in elettrotecnica.
Nel 1911 vince un concorso ed è ammesso a frequentare, a
Roma, un corso di costruzioni aeronautiche, presso il
battaglione del genio militare, dal quale nascerà in seguito
l'aeronautica militare italiana.
La progettazione militare
Nel 1915, durante la Prima Guerra Mondiale viene assegnato,
pur non avendo obblighi militari, allo stabilimento militare di
costruzioni ed esperienze aeronautiche. In questi stabilimenti
nel 1916 progetterà un nuovo dirigibile per l'esplorazione del
mare, denominato O.
Nel 1919 viene nominato direttore dello stabilimento in cui
presta servizio; questa carica verrà conservata fino al 1927,
periodo nel quale perfezionerà la progettazione dei dirigibili
semirigidi per eliminarne i gravi difetti.
Nell' estate del 1922, Nobile si recherà negli Stati Uniti,
chiamato a collaborare alla costruzione di un' aeronave
militare.
Tornato in Italia, nel 1923. realizzerà il dirigibile N1,
modello impiegato anni dopo nella prima trasvolata al Polo Nord.
Lo stesso anno viene nominato tenente colonnello del Genio
aeronautico.
Nel 1925 continua la consulenza all'estero per la costruzione
di nuovi modelli di dirigibili. In quest'anno stabilisce i primi
contatti con l'esploratore norvegese Roald Amundsen.
La trasvolata del Polo Nord
La prima spedizione
L'11 maggio 1926, assieme all'esploratore norvegese
Roald
Amundsen e al suo sponsor statunitense Lincoln Ellsworth,
partì da Roma a bordo del dirigibile Norge,N-1 da lui
stesso progettato. Volando sopra il Polo atterrarono in Alaska
due giorni dopo, compiendo una traversata di oltre 5300 km di
volo ininterrotto. Questo viaggio sfociò in una controversia tra
Nobile e Amundsen, su a chi andasse il merito e il credito per
la spedizione.
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La seconda spedizione
Nobile ritornò al Polo Nord come comandante del dirigibile
Italia. Questa nuova spedizione ebbe inizio il 15 aprile
1928, da Milano. Dopo aver attraversato le Alpi, l'Austria, la
Cecoslovacchia, la Germania e la Svezia l'Italia
raggiunse Kingsbay, base norvegese nelle isole Svalbard. Dopo
aver effettuato un primo viaggio di esplorazione a oriente delle
Svalbard l'Italia partí per il Polo Nord il 23 maggio
1928. Dopo averlo raggiunto, pur non potendo effettuare un
atterraggio come previsto a causa delle avverse condizioni
climatiche, il dirigibile iniziò il viaggio di ritorno che finí
con uno schianto sul ghiaccio durante una violenta tempesta.
Dieci uomini, tra i quali Nobile, vennero sbalzati dall'urto sul
ghiaccio mentre il dirigibile riprendeva quota portando con se
gli altri membri dell'equipaggio destinati a scomparire per
sempre. I superstiti, fortunatamente, si trovarono circondati di
materiali caduti con l'impatto dall'aeronave tra i quali cibo,
una radio e la famosa tenda rossa entro la quale
si addattarono a vivere per sette settimane.
Dall'incidente scaturì la prima spedizione internazionale di
soccorso polare e un mese dopo Nobile venne portato in salvo con
un piccolo aereo svedese. Nobile credeva di poter meglio
dirigere i soccorsi dalla base, ma quando il pilota ritornò a
prendere gli altri, precipitò egli stesso rimanendo a sua volta
imprigionato tra i ghiacci. In totale perirono sette persone
dell' equipaggio dell'Italia; lo stesso
Amundsen morí,
scomparendo per sempre, mentre volava su quelle gelide isole per
prendere parte alle ricerche dei dispersi.
Le accuse
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Nobile fu accusato di aver abbandonato i suoi uomini e fu costretto a dimettersi. Invano, come lo stesso esploratore raccontò anni dopo in una intervista televisiva, si rivolse direttamente a Benito Mussolini perché la verità storica fosse ristabilita. Nobile aveva in Italo Balbo, ministro della Regia Aeronautica ed ardente fascista, un grande nemico che, si suppone, tramò al fine di imporre la propria visione di un'aeronautica priva degli obsoleti e costosi dirigibili. Di fatto, il governo fascista dell'epoca lo abbandonò al suo destino e solo dopo la fine della Seconda guerra mondiale il giudizio della commissione d'inchiesta fu sovvertito e Nobile venne riabilitato e promosso al grado di Generale.