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STORIA
I Maori arrivarono in Nuova Zelanda tra il 950 e il 1350 a.C. sconfiggendo i popoli nativi della regione. Questa fu scoperta nel 1642 dall'olandese Abel Tasman, la scoperta fu tenuta segreta per evitare che anche la Compagnia Britannica si insediasse nel luogo. Gli Olandesi chiamarono le isole Nieuw Zeeland.Nel 1814 i missionari inglesi fecero una missione, ma l'ostilità degli indigeni spinse il governo britannico ad occupare la Nuova Zelanda per la difesa di questi. Nel 1840 i Maori cedono la nuova Zelanda alla Gran Bretagna. Alla fine del secolo la Nuova Zelanda era uno degli stati dell'impero Britannico a più avanzata legislazione sociale. Nel 1907 la Nuova Zelanda divenne dominio britannico e partecipò alla Prima Guerra Mondiale (Anzac); nel 1931 divenne stato indipendente membro del Commonwealth. Nella Seconda Guerra Mondiale inviò le sue truppe in Asia, Africa ed Europa, essendo minacciata dall'espansione giapponese. Partecipò anche alla Guerra di Corea, come membro delle forze Onu. Durante la Guerra del Vietnam, nel 1965, la Nuova Zelanda mandò proprie truppe in appoggio al governo. Nel 1985 vieta l'accesso ai suoi porti alle navi nucleari. Nel 1996 ci furono le prime elezioni con il sistema proporzionale, un anno dopo Jenny Shipley divenne primo ministro.
GEOGRAFIA
La Nuova Zelanda, dal punto di vista fisico, è un arcipelago formato da due grandi isole ( North e South Island) e da molte altre isole minori ed è situata nell' Oceano Pacifico meridionale, a 2000 Km dall' Australia.
GEOLOGIA
L' emersione della Nuova Zelanda si è verificata in tempi relativamente recenti, in conseguenza del sollevamento di una zolla nell' ambito dell' attività tettogenica che ha investito l' arco melanesiano nell' "era dei mammiferi". L'attività vulcanica ha avuto notevole sviluppo nella North Island, attestata dalla presenza di imponenti coni vulcanici, nella South Island caratterizzata dall' erezione di due apparati che costituiscono le penisole di Otago e di Banks.
MORFOLOGIA
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La North Island ha coste molto articolate, a nord si sviluppa la penisola di Auckland, saldata al resto dell' isola da un sottile istmo. Port Nicholson è un' altra importante insenatura. Baia di Taranaki, baia di Hawke, golfo di Hauraki e baia Plenty sono tutte rientranze con ottimi approdi. Al centro dell' isola c' è un altopiano, antico massiccio calcareo-aranceo spianato dall' erosione e ricoperto da espandimenti lavici e sedimenti piroclastici; vi sono numerosi coni vulcanici come i monti Huahungaroa, sono quasi tutti considerati attivi.
La South Island è molto più compatta ed omogenea, è percorsa dalle Alpi Neozelandesi, queste sono particolarmente elevate nella parte centrale. A Nord si diramano in numerose catene minori divise da gole selvagge e pittoresche. Il versante Orientale delle Alpi Neozelandesi degrada lentamente spegnendosi nella pianura costiera di Canterbury. Le coste si fanno irregolari solo nei pressi dei promontori di Otago e Banks, sul versante Ocidentale le catene scendono generalmnte a picco sul mare formando coste alte, frastagliate e incise da numerosi fiordi.
IDROGRAFIA
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La Nuova Zelanda è ricca di fiumi ben alimentati dalle numerose precipitazioni e, nella South Island, dalla fusione dei ghiacciai: il loro corso è però breve e a forte pendenza; nella North Island i fiumi più importanti sono il Waikato e il Wanganui. Nell' isola c'è anche grande abbondanza di laghi, come il Rotorua, il Rotoiti.
CLIMA
Il clima è piuttosto uniforme su tutto il territorio e gode sia del benefico influsso marino che dei forti venti occidentali. Le precipitazioni sono abbondanti soprattutto sui versanti occidentali. La temperatura media non è elevata e le escursioni termiche sono contenute: lo si può definire un clima temperato oceanico. Invece, nella parte settentrionale della North Island a causa del passaggio delle perturbazioni cicloniche tropicali, si hanno condizioni climatiche semitropicali, di tipo mediterraaneo. Nell'estremo sud poi il clima diventa continentale: solo su i rilievi vi sono precipitazioni nevose; la neve permane per tutto l'anno soprattutto nella South Island.
LA FAUNA
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Nella Nuova Zelanda non ci sono molte specie di mammiferi indigene ad eccezione di due specie di pipistrelli molto diffusi. Con l'arrivo dei Maori si diffusero il ratto selvatico e il cane neozelandese; in Nuova Zelanda si trovano molte specie di uccelli e rettili che sono spariti dal resto del mondo: uno di questi, tipico e assai diffuso, è il Kiwi, un uccello senza ali ricoperto di peli, con un becco lungo che serve per cercare piccoli insetti tra le foglie. Gli animali domestici sono stati portati dagli europei per la scarsa fauna della Nuova Zelanda.
I MAORI
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L'arrivo dei
maori in quest'isola
fu molto tardo: infatti arrivarono intorno al 950. Dall'inizio del XIV secolo si
diffusero molto gli insediamenti maori, ma non sappiamo se questo processo fu il
risultato di una migrazione continua o la conseguenza di un'espansione di un
solo gruppo di emigranti; sappiamo invece che i maori impiantarono alcune
colture e introdussero alcuni animali, come il cane ed il ratto, ma anche altri
che però non sono sopravvissuti. Lo sviluppo di questa civiltà deriva per prima
cosa dall'interazione con il nuovo ambiente, che offriva loro abbondantemente
cibo, clima, paesaggio e vegetazione completamente differenti da quelli
conosciuti dai loro antenati. L'organizzazione sociale sei maori era molto
complessa e aveva un gruppo familiare esteso(whanau) e un nucleo sottotribale(hapu)
che erano il centro delle parentele. Un altro gruppo era il waka, formato dai
discendenti di quelli che erano migrati nella stessa piroga. Le storie di questo
popolo narravano di battaglie e patti, di nuovi territori e di terre perse e
illustravano inoltre l'onore, il prestigio, l'autorità scaturite da queste
gesta; la civiltà maori era una civiltà in costante mutamento, dovuto alla
presenza di comunità interne sempre ostili fra loro. I contatti con gli europei
iniziarono nel 1642, quando Abel Tasman avvistò la costa della Nuova Zelanda, il
primo contatto con gli indigeni non fu però positivo: esso provocò infatti la
morte di alcuni uomini dell'equipaggio inviati a terra da Tasman.
Al momento dell'arrivo di James Cook (1728-1779) nell'anno 1769, la civiltà
maori contava circa 250.000 membri tutti disseminati nelle varie isole.
Dopo esser stata per un certo periodo di tempo una base per le baleniere europee
nel Pacifico del sud, nel XIX la crescente immigrazione mise i maori in
serio pericolo, in quanto i nuovi abitanti introdussero malattie contro le quali
gli indigeni non avevano ancora sviluppato anticorpi: ciò aumentò nel giro di
poco tempo il tasso di mortalità che dimezzò la popolazione.
Nuovi cambiamenti si svilupparono poi con l'affermazione del cristianesimo come
religione.
La disputa più seria si sviluppò però a causa delle terre da cui dipendeva la
grande prosperità dei maori, e che questi, solo in un primo momento sembravano
disposti a cedere ai nuovi arrivati. Quando poi aumentarono gli scontri per il
possesso della terra, i maori videro l'atto della vendita come un vero e proprio
procedimento che confermava l'autorità del venditore, piuttosto che come
un atto che avrebbe conferito tutti i diritti all'acquirente. In più, i maori
non compresero che gli acquirenti avrebbero goduto di tutto ciò che derivava dai
terreni acquistati. Per risolvere il problema territoriale nel1840 venne firmato
il Trattato di Waitangi, che istituiva la sovranità britannica ed estendeva le
garanzie legali anche ai territori maori in cambio dell'accettazione di
quest'ultimi dell'autorità dei Britannici. Sfortunatamente la pressione che fu
esercitata dai coloni per l'acquistò delle terre provocò una serie di conflitti
noti come Land Wars, che durarono circa trent'anni. Nonostante tutto, queste
lotte portarono al risultato di promuovere una maggiore unità tra le tribù mao,
a capo delle quali, nel 1858, Te Wherowhero fu nominato re unico con il nome di
Potatau I. Tuttavia, poiché le rivalità continuavano, per gli inglesi fu facile
sottomettere in un breve periodo le varie tribù.