Veduta dell' isola Arutua

Considerato l'arcipelago più esteso della Polinesia per le sue 76 isole, Tuamotu, a est delle isole della Società, è chiamato anche "arcipelago basso" perchè le sue isole emergono soltanto di pochi metri sulla superficie del mare e sono circondate da barriere coralline raramente interrotte da “passes”. Su queste isole, molte delle quali disabitate, la vita è molto semplice e collegata con ciò che le circonda, il mare. Sono molto frequenti nei pressi delle abitazioni quelle che sono dette "dispense familiari", riserve di pesci.  E' molto facile, anche se ciò può risultare strano, incontrare gruppi di bambini in riva al mare che giocano con gli squali, mentre gi adulti si dedicano alla produzione della copra (polpa di cocco essiccata).
Un tempo questi atolli erano famosi per la pesca alle ostriche da perle che, ormai divenute rare, hanno lasciato il posto alla coltivazione di perle artificiali, fonte di reddito per gli isolani e curiosità per i turisti, che trovano in questo arcipelago un piccolo paradiso fuori dal mondo.
L'arcipelago è composto da Anaa, Arutua, Fakarava, Kaukura, Manihi, Mataiva, Nukutavake, Rangiroa, Takapoto, Takaroa, Tikehau.

Rangiroa


Atollo di Rangiroa


E' il più grande atollo della Polinesia francese, e uno dei quattro più grandi del mondo, con i suoi 240 motu ( isolotti ) separati da più di 100 " hoa", ovvero piccoli canali. Al centro ha una bellissima laguna che la rende la meta più gettonata dagli appassionati di immersioni subacquee: la fauna molto varia comprende anche squali grigi, mante, pesci napoleone, razze leopardo, barracuda e cernie.
Avatou è il villaggio più grande, dove sono concentrati gli uffici amministrativi e le sedi delle attività economiche dell'isole, prima tra tutte la coltivazione della perla. Sull'isola infatti è presente il Centro di ricerca della perla ( Pearl Industry Research Center ) .

 

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