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Nel loro paese d'origine i koala stanno vivendo un
momento piuttosto problematico: in alcune zone del paese infatti corrono
pericoli per la riduzione demografica, in altre zone invece per il
sovrappopolamento.
L'habitat dei koala si estende lungo il litorale
orientale dell'Australia, dallo stato subtropicale del Queensland, attraverso il
Nuovo Galles del Sud, giù nel Victoria e attraverso la parte meridionale del
Continente. In queste aree a causa dello sviluppo urbano e dell'abbattimento
delle foreste di eucalipto, il koala è in forte diminuzione. E' stata
registrata una forte riduzione demografica nel Victoria e nel Sud
dell’Australia, spesso a causa degli incendi, anche se una serie di programmi di
ripopolamento ha attualmente reintegrato le colonie.
Secondo l'Indipendent Australian Koala Foundation oggi sono rimasti meno di 100
mila individui, a causa della caccia spietata che gli uomini hanno fatto dagli
anni Venti per la pelliccia. Nel maggio 2000 i koala sono stati inseriti nella
lista americana degli animali da proteggere a causa della possibile estinzione.
In Australia invece si verifica il fenomeno contrario: in alcune zone i koala
sono così numerosi che creano gravi problemi, come forti competizioni per il
cibo. Le autorità sono quindi state costrette a intraprendere una campagna di
sterilizzazione degli animali viventi sull’ isola. Questo accadde ad esempio
nell' isola di Snake.
Snake Island è una piccola isola
disabitata vicino alla costa di Melbourne. Qui i koala, senza la minaccia di
predatori e di malattie, si sono moltiplicati molto più rapidamente degli alberi
che li alimentano. Il censimento del 1999 aveva contato 2400 koala sull'isola,
il doppio di quanto questa possa ecologicamente sopportare. Secondo le autorità
la soluzione più semplice sarebbe stata quella di mandare alcuni cacciatori a
eliminarne una parte. Si cercò di ridurre i koala trasferendone una parte nei
boschi interni per ucciderli con impianti ormonali (anticoncezionali) ad effetto
ritardato, ma ci furono forti opposizioni da parte di ecologisti, gruppi
ambientalisti, mass-media e anche da parte di diversi cittadini.
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Successivamente il ministero dell'ambiente constatò che il sistema degli impianti ormonali non era molto affidabile ed economico: infatti bisognava catturare l'animale, collocargli gli impianti e poi sostituirli con regolarità. Le autorità quindi hanno incominciato ad applicare ai koala un vaccino sintetico, il Z-018, chiamato tecnicamente immunocontraccettivo per marsupiali. La Fondazione per il riscatto dei koala, che combatte queste sperimentazioni, segnala tutti i rischi ambientali possibili con i vaccini immunocontraccettivi: possibile trasmissione della proteina sterilizzante agli umani che casualmente si cibano del koala, alterazione di tutta la catena alimentaria predatori-prede, diffusione incontrollata di produzioni transgeniche in ecosistemi silvestri. I koala saranno comunque, anche se lasciati a sé, costretti a ridimensionarsi con un metodo naturale, la morte per fame.