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latrine e
trasportare escrementi umani, scuoiare e rimuovere gli animali morti,
scavare tombe, spazzare le strade dei villaggi.
I bambini dalit,
quando riescono a frequentare la scuola pubblica, devono sedere in
fondo alla classe, ben lontani dagli altri; molte bambine dalit tra i
6 e gli 8 anni vengono avviate alla prostituzione. Alla discriminazione si aggiunge la violenza. Fonti
ufficiali riportano almeno 3 crimini all'ora (assassinii, ferimenti,
rapine …..) perpetrati nei confronti dei dalit, più di 200 sono le
donne dalit di età compresa tra i 6 e 70 anni stuprate ogni anno!
Viene chiamata hidden apartheid - segregazione razziale nascosta -
perché è proibita per legge ma spesso sono gli stessi tutori della
legge a metterla in atto nelle forme più violente. La brutalità delle
forze dell'ordine nei confronti dei dalit è testimoniata da centinaia
di persone perseguitate, accusate di crimini non commessi, picchiate e
violentate in carcere.
In un contesto, quale quello dell'India rurale, di povertà diffusa, la
pratica dell'intoccabilità e il boicottaggio sociale che ne deriva fa
sì che le comunità dalit siano anche le più indigenti. Il 50% dei
Dalit vive al di sotto della soglia di povertà con un preoccupante
incremento negli ultimi anni. Il 57% dei bambini dalit sotto i 4 anni
risultano malnutriti, la mortalità infantile tra i dalit supera la
media nazionale del 45%. Le donne sono le più colpite: lasciano la
scuola prima dei loro coetanei maschi (l'83% delle donne Dalit non
vanno oltre la scuola primaria), svolgono i lavori più pesanti in
agricoltura, nelle costruzioni o nell'industria occupandosi
contemporaneamente dei lavori domestici e della cura dei figli. Sono
le ultime in famiglia a mangiare e se il cibo non è sufficiente per
tutti sono loro a digiunare (il 90% delle donne dalit ha gravi carenze di proteine e calorie).
Per maggiori informazioni sul sistema delle caste ancora presente in India, cliccate qui.