Danzatrice e musicisti |
La tradizione tramanda che la danza Bharatanatyam è intimamente connessa
con la religione. Viene persino affermato che il ritmo fondamentale,
implicato nella creazione cosmica, fu usato come base per
questa forma di danza. Nel cercare l'origine di questa danza, infatti,
si finisce per risalire a storie intessute di leggenda e mitologia.
In
accordo con le scritture, il divino Shiva danza ogni giorno con il
figlio Ganesh sul picco del monte Kailasha. Shiva, il ballerino per
eccellenza, il più esperto nell'arte della danza originò dapprima
Tandava, nella quale l'elemento dominante, nella sua lotta per
sconfiggere il male, è Vira Rasa. Parvati, la consorte del dio Shiva,
danzò un ruolo complementare, nel quale gli elementi complementari, sono
Lasya, ossia la grazia e Sringara Rasa o sentimento erotico.
Tutti gli stili di danza sono quindi caratterizzati da uno di questi
due tipi fondamentali: Tandava e Lasya. Generalmente la danza Tandava è
eseguita da uomini, poiché essi sono più adatti a metterne in
evidenza i tratti caratteristici, e la danza Lasya da donne, la cui
grazia e delicatezza fisica le pone in una speciale posizione di
vantaggio in questa particolare situazione. Nel sud dell'India, la danza
intesa come arte è tenuta così tanto in considerazione, che i suoi
movimenti sono usate come motivi di decorazione nei templi. I bellissimi
dipinti, fregi e figure, sia all'interno che all'esterno della maggior
parte dei templi dell'India del sud ci mostrano quanto quest'arte fosse
rispettata nei tempi antichi. Nelle grandi torri dei giganteschi templi
a Cidambaram, ci sono 108 pose che si dice rappresentino le 108 karana
del Natya Sastra. Sempre in accordo alle scritture, la posizione di
Shiva come Nataraja (danzante) rivela un significato particolare. Qui le
braccia e le gambe di Nataraja, nel balletto universale, marcano il
ritmo tanto della creazione come della distruzione. La mano destra
assicura la protezione ai devoti, la sinistra, posta di traverso al
corpo significa rifugio, il piede sinistro rappresenta benedizione, il
piede destro significa vittoria sul male e le braccia superiori, che
portano un tamburo e il fuoco, rappresentano rispettivamente l'impulso
creativo e la distruzione.
L'arte fu lasciata in consegna ai tradizionali nattuvanar, i
tradizionali maestri, e alle devadasi, le ballerine professioniste dei
templi. Così si è preservata la continuità della tradizione
I NATTUVANAR