Superficie | 2 725 647 kmq |
Capitale | Astana |
Abitanti | 16.731.000 |
Densità | 6 ab./kmq |
Lingua | Kazaco (ufficiale), Russo, Tedesco, Uighur, Ucraino |
Forma di governo | Repubblica presidenziale |
Religioni | Musulmani 47%, Ortodossi, Luterani e altri 53% |
Moneta | Tenge kazako |
Gruppi etnici | Kazaki 40%, Russi 37%, Tedeschi 6%, Ucraini 5% |
GENERALE
Il Kazakistan (in kazako: Қазақстан,
Qazaqstan; in Russo: Казахстан, Kazakhstán), è uno stato transcontinentale,
a cavallo tra Europa ed Asia, ed è un'ex repubblica dell'Unione Sovietica.
Confina con la Russia, la Cina, e alcuni paesi dell'Asia centrale, come il
Kirghizistan, Uzbekistan e Turkmenistan ed è delimitato per un tratto dalle
coste del Mar Caspio.
TERRITORIO
Con un'area di 2,7 milioni di kmq, il
Kazakistan è il nono paese al mondo per superficie. Le sue dimensioni
corrispondono più o meno a quelle dell'Europa occidentale e a metà del
territorio degli Stati Uniti. Confina con la Russia a nord, con il Mar
Caspio a ovest, con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Kirghizistan a sud e
con la Cina a est. Il territorio è quasi tutto arido e pianeggiante, se si
escludono le zone montuose al confine orientale e sud orientale, che si
estendono lungo l'estremità settentrionale della vasta catena del Tian Shan.
Il monte Khan Tengri, con i suoi 6995 m di altitudine, si trova al confine
con il Kirghizisan ed è la vetta più alta del paese.
STORIA
Il 25 ottobre del 1990 il Kazakistan proclamò
la sua sovranità e si dichiarò indipendente il 16 dicembre 1991, aderendo
alla Comunità Stati Indipendenti (CSI). Il parlamento elesse lo stesso anno
Nursultan Nazarbaev presidente. Il 2 marzo 1992 aderisce all'ONU e nel
maggio dello stesso anno diviene membro dell'UNESCO. Il 4 giugno 1992 adottò
la nuova bandiera nazionale di colore celeste con un sole raggiate e
un'aquila della steppa di colore giallo posti al centro. Fu alzata per la
prima volta il 6 giugno. Nel 1994 si svolsero nuove elezioni legislative che
videro vincitore il Partito d'Unità Nazionale del presidente in carica. Le
contestazioni dell'opposizione provocarono un invalidazione delle elezioni
da parte della Corte Costituzionale e una reazione del presidente Nazarbaev
che sciolse il parlamento attribuendosi per decreto il potere legislativo.
Il 30 agosto del 1995 fu adottata la nuova costituzione che aumentò i poteri
presidenziali e nel dicembre dello stesso anno di svolsero nuove elezioni
legislative e vennero create due camere parlamentari. Sempre lo stesso anno
s'istituì un referendum per prorogare il mandato presidenziale sino al 2001.
Nel 1995 venne firmato un trattato con Uzbekistan e Kirghizistan per
l'istituzione d'uno spazio economico comune.