La stazione invernale Concordia

 

Mezzo milione d'anni di storia del clima e dell'atmosfera terrestre, la scoperta di 14 nuovi laghi subglaciali, l'eccezionale raccolta di meteoriti e l'esplorazione di oltre 2 000 km della Calotta Antartica sono alcuni dei numerosi risultati scientifici ottenuti sin ora. Si tratta di ricerche svolte nell'ambito del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide, finanziato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e gestito dall'ENEA — Progetto Antartide.

 

Un'altra immagine della stazione invernale Concordia

Durante la spedizione 2001/2002, nel sito di Dome C sulla calotta antartica, è proseguita una perforazione che ha raggiunto 2 850 metri di profondità, raccogliendo una carota di ghiaccio che costituisce il più lungo e dettagliato archivio di informazioni paleoclimatiche al momento disponibile. L'età del ghiaccio raggiunto è stimata a circa 500 000 anni. Poiché lo spessore del ghiaccio a Dome C è di circa 3 200 metri, la prosecuzione della perforazione nei prossimi anni permetterà di prelevare campioni di ghiaccio che potrebbero avere un'età di circa un milione di anni e coprire nove, dieci cicli glaciale-interglaciale, contro i quattro contenuti nella carota perforata presso la base russa di Vostok.  La perforazione è parte del programma EPICA (European Project for Ice Coring in Antarctica), finanziato dalla Comunità Europea, al quale partecipano oltre all'Italia altri nove paesi europei (Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Norvegia, Olanda, Regno Unito, Svezia, Svizzera). A Dome C è in costruzione, in una collaborazione italo-francese, la prima base permanente europea "Station Concordia" sulla calotta Antartica. Dome C si trova a 1 200 chilometri dalle basi costiere di Baia Terra Nova (Italia) e Dumont d'Urville (Francia). L’attività di carotaggio è supportata da un campo, solo estivo, composto da un insieme di baracche. L’area totale del campo è 1500 mq; esso fornisce l’alloggio e gli ambienti di lavoro ad una piccola comunità internazionale di circa 50 persone. L’energia elettrica è prodotta da 2 generatori diesel da 174 kW. L’acqua dolce è ottenuta mediante fusione della neve. Le comunicazioni a grande distanza (voce e dati) avvengono per mezzo di 2 terminali Inmarsat.  Non lontano dal campo è attualmente in costruzione una stazione invernale denominata Concordia. La stazione è costituita da 2 edifici cilindrici uniti da un passaggio coperto. I cilindri hanno un diametro di 18.5 m ed un'altezza di 11 m.

Una carota di ghiaccio

A questo lavoro si aggiungono due campagne di esplorazione radar aerotrasportate, condotte dal Progetto Nazionale Ricerche in Antartide (PNRA) negli anni 2000 e 2001, nell'ambito di ricerche internazionali finalizzate allo studio dei laghi antartici subglaciali, hanno portato alla scoperta di 14 nuovi laghi subglaciali, simili a quello di Vostok. I risultati ottenuti dalle indagini radar sono stati presentati al convegno dell'American Geophysical Union, tenutosi a Washington. Uno dei nuovi laghi individuati, situato circa 120 chilometri a nord est di Dome C, è lungo 60 chilometri e si estende per oltre 1 000 chilometri quadrati (tre volte il Lago di Garda); è sepolto da circa 4 100 metri di ghiaccio ed ha una profondità della colonna d'acqua superiore a 250 metri.

Base italiana in Antartide

 Gli altri 13 laghi scoperti hanno dimensioni più ridotte e la loro lunghezza varia da 2 a 10 chilometri. Tali laghi potranno essere studiati, insieme al più famoso e più grande Lago Vostok, nell'ambito delle ricerche finalizzate all'individuazione di possibili forme di vita in un habitat terrestre estremo, con caratteristiche fisiche e chimiche uniche e da tempo isolato dalle influenze esterne. Anche la ricerca spaziale è interessata a questi studi, per le possibili analogie con condizioni presenti su altri corpi del sistema solare.