NOTEVOLI RISCHI SONO LEGATI ANCHE AL CONSUMO DI PILLOLE spacciate per ecstasy ma che ecstasy non sono: è recente infatti la notizia del ritrovamento di pillole contenenti cocaina, antidepressivi, e addirittura barbiturici. Ad esempio, l'uso di antidepressivi che si basano su MAO inibitori in concomitanza con MDMA puo' provocare la morte; l'uso di alcool contemporaneamente ai barbiturici (che in realtà hanno l'effetto opposto all'ecstasy) porta al coma, così come è fortemente sconsigliato l'uso di altre sostanze eccitatorie (cocaina e amfetamine) contemporaneamente a MDMA. Il rischio maggiore in questi casi è di introdurre sostanze di cui si ignora la natura, creando miscele spesso letali.
Spesso,
infatti, le compresse di ecstasy non sono composte esclusivamente da derivati
amfetaminici (per aggirare le leggi, spesso, si usano sostanze derivate
dall'amfetamina che pero' non sono fra le sostanze proibite), ma vengono
aggiunti altri componenti con lo scopo di usare meno MDMA in ogni ciclo di
produzione; fra i piu' utilizzati si possono registrare la ketamina (un
anestetico riservato all'uso ospedaliero), numerosi sedativi e addirittura il
viagra (con notevoli rischi di priapismo).
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un grammo di Ketamina |
A questo punto puo' essere opportuno fare alcune considerazioni:
Numerosi sono gli studi effettuati sull'argomento, ma nessuno di
questi è riuscito a dimostrare in maniera inconfutabile la tesi di partenza: in
pratica non esiste nessuna evidenza scientifica della dannosità o dell'innocuità
di queste sostanze a breve e lungo termine, dato che la difficoltà di studio
di un
fenomeno sommerso e dalle numerose sfaccettature è estremamente difficoltosa.
Per ogni studio che dimostra qualcosa, ne esiste un altro che dimostra
l'opposto.
E' innegabile, invece, il rischio che esiste nell'assumere sostanze
di cui non si conosce composizione e provenienza, creando miscele spesso letali.
Pur non essendo registrabile la dipendenza fisica da queste sostanze
(anche se è presente il fenomeno dell'assuefazione), la dipendenza psicologica
da uno stato di coscienza alterata puo', soprattutto in soggetti depressi e
insoddisfatti, assumere proporzioni importanti, tanto da portare ad un abuso
prolungato nel tempo.
Lo stato di coscienza alterato che deriva dall'uso di queste sostanze
puo' portare l'individuo a compiere azioni irresponsabili e pericolose, dato che
il sentimento di invincibilità che si instaura è molto forte.