Pancho Villa è stato uno dei più grandi capi
rivoluzionari messicani. A differenza di altri protagonisti della guerra civile
messicana, aveva però un passato di fuorilegge.
Doroteo Arango, vero nome di Pancho Villa, nasce a San Juan del Rio, Durango,
nel 1877. Prende parte alla rivoluzione del 1910-1911 contro la trentennale
dittatura di Porfirio Diaz, organizzando, a capo di bande contadine, la
guerriglia nello stato di Chihuaha e contribuendo alla vittoria del
liberal-progressista Francisco Madero. La partecipazione, nel 1912, alla difesa
del governo Madero fu dovuta alla sollecitazione di quest' ultimo e del
governatore locale, Abraham González. Le grandi campagne militari nel Nord
durante la seconda rivoluzione del 1913 lo trasformarono in un capo carismatico
e in un dirigente politico quando nel dicembre di quell' anno divenne
governatore rivoluzionario.
La reazione controrivoluzionaria, intesa come l'alleanza tra l'esercito e le
classi dominanti, portò però all'instaurazione della dittatura del generale
Victoriano Huerta nel 1913-1914. Dopo il colpo di stato del generale reazionario
e l'assassinio di Madero (avvenuto appunto nel 1913), Pancho Villa si unisce ai
costituzionalisti di Carranza per mettere fine all'odiato governo. Gli Stati
Uniti, che avevano larghi interessi economici in Messico e un ampio confine
territoriale in comune, si schierarono contro Huerta ma si limitarono ad
occupare Vera Cruz nell'aprile del 1914 e Chihuahua nel marzo del 1916.
Venuto in contrasto con lo stesso Carranza, perché considerato troppo moderato,
appoggia, insieme al rivoluzionario Emiliano Zapata , il progetto di una grande
riforma agraria (piano di Ayala, 25 novembre 1911), fino a conquistare tutta la
regione del nord del Messico. Approfittando del periodo di confusione nel paese
riesce infine ad occupare la stessa Città del Messico (1914-1915). Subisce
quindi una sconfitta da parte del comandante Obregon a Celaya nel 1915, e
successivamente, anche ad opera del costituzionalista Calles. Questi eventi
aprono il periodo della sua attività di guerriglia (1916-1920).
Attaccato dai nordamericani quando il presidente Wilson riconosce ufficialmente
il governo di Carranza, riesce tuttavia a sottrarsi alla spedizione del generale
Pershing. In seguito depone le armi sotto il governo di Adolfo de la Huerta e si
ritira in una fattoria a Durango. Muore assassinato il 20 luglio 1923 a Parral
(Chihuahua). Il suo assassinio, come ovvio, segnò una svolta determinante per il
sistema politico messicano.