Granada è una delle più importanti città del Nicaragua e
certamente la più importante da un punto di vista turistico. Per secoli è stata
chiamata 'La Gran Sultana' per le sue bellezze architettoniche in stile
coloniale. Granada situata a soli 40 Km a sud di Managua e ad appena 28 Km dall'
Aeroporto Internazionale, a 90 Km dalla frontiera col Costa Rica e a 50 Km
dalle più belle spiagge dell' Oceano Pacifico;
oltre ad essere
considerata una delle più belle città coloniali del Centro America, risulta
quindi perfetta come punto di partenza per visitare i principali luoghi di
attrazione turistica del Nicaragua. Al centro della città, come in molte altre
città coloniali dell' America Latina , si trova il Parco Centrale, epicentro
della comunità di Granada. Attorno ad esso sorgono i più importanti edifici della
città e costituisce il punto di ritrovò dove i residenti socializzano a tutte le
ore del giorno. Nel Parco Centrale di Granada è possibile trovare prodotti
artigianali, piatti tipici (fra cui il vigoron) e musica. A poca distanza dalla
piazza centrale si trova il tipico mercato dove tutte le mattine è possibile
trovare frutta tropicale, verdura fresca, carne, formaggio e pesce del lago
Cocibolca a poco prezzo. Percorrendo le strette vie di questo mercato è facile
essere avvicinati da ragazzini che, in cambio di pochi spiccioli, si rendono
disponibili a trasportare le borse con i vostri acquisti. Ad ogni angolo
guardando nelle caratteristiche vie, potrete ammirare i sui tipici edifici
coloniali molti dei quali recentemente ristrutturati. Guardando dentro le case
coloniali di Granada potrete vedere i tipici patii con piante tropicali e gli
ingressi con le caratteristiche sedie a dondolo spesso portate nei marciapiedi
all'imbrunire per godere del fresco della sera dondolandosi in esse.
Sulla piazza centrale di Granada si affacciano la Cattedrale con le sue imponenti colonne bianche, il municipio ed importanti banche. A lato della Cattedrale di Granada inizia la calle (via) La Calzada con i suoi caratteristici edifici in stile coloniale. Al termine della Calzada si trova il lago Cocibolca con il suo malecón restaurato recentemente meta degli amanti del footing alle 5 di mattina. Nei fine settimana i gli abitanti di Granada sono soliti passeggiare nel malecón fino a raggiungere il Centro Turistico.
Managua è la capitale del Nicaragua Managua in lingua nahuatl
significa "dove c'è una estensione di acqua" per i molti laghi e lagune che la
circondano.
Managua sorge sulle rive sud del lago che porta lo stresso nome e conta
1.000.000 di abitanti. Di forma allungata, la città si estende più di 20
chilometri lungo il lago verso il sud arrivando sino alla Sierra de Managua (600
mt di altitudine).
Situata ad una media di appena 50 mt sopra il livello del mare, nella città
predomina un clima temperato tutto l'anno, con temperature media constante tra i
28 e i 32 gradi centigradi. I mesi di Dicembe e Gennaio sono i più freschi dell'
anno Marzo e Aprile i più caldi. Un grave problema di Managua sono le faglie
sismiche che si trovano sotto di essa che hanno prodotto diverse catastrofi
nella sua storia, la ultima, il terremoto del 1972 che distrusse la città.
La città è, da tutti i punti di vista, il cuore attivo del paese. Quasi tutte le
industrie del paese, così come le sedi delle banche, i grandi centri
commerciali, i referenti della vita artistica e tutti i poteri dello stato,
hanno la loro sede in Managua, in particolare lungo la Carretera (autostrada)
nord, si concentrano la maggior parte delle industrie nicaraguensi.
Per i turisti Managua è una città senza molto interesse, il che non significa
che non sia una città disprezzabile o brutta. Di fatto non è ne brutta ne bella
perché non da tanto l'impressione di essere una città. Dopo la distruzione che
causò il terremoto del 1972, Managua risorse come una esplosione intorno al
vecchio centro della città che mai tornò a popolarsi, crebbe in modo caotico. La
sensazione pertanto, è di una specie di una urbanizzazione enorme e confusa.
León, per tradizione la città più liberale del Nicaragua, è ancora oggi il centro radicale e intellettuale del paese. La città è costellata di monumenti alla rivoluzione, tra cui notevoli murales sandinisti, e di edifici crivellati da proiettili. Sebbene segnata dai terremoti e dalla guerra, la città è adornata da numerose e raffinate chiese coloniali e da edifici di rappresentanza. Sulle sue strade si affacciano antiche case in stile spagnolo con muri in argilla bianca, tetti in tegole rosse, robuste porte in legno e freschi patios fioriti. La cattedrale di León, la più grande dell'America Centrale, è decorata da enormi dipinti di Antonio Sarria raffiguranti le stazioni della Via Crucis e contiene la tomba del poeta Rubén Darío. Nella Galería de Héroes y Mártires si può visitare un'esposizione che comprende, tra l'altro, le fotografie dei combattenti dell'FSLN morti durante la rivoluzione del 1978-1979.