(Honduras), città (813.000 abitanti), capitale dello Stato e capoluogo del dipartimento di Francisco Morazán, situata nella parte centro-meridionale del Paese, a 918 m ai piedi del rilievo del Picacho, alla confluenza dei fiumi Choluteca e Chiquito, in un fertile bacino di alte terre vulcaniche.
Fondata nel 1524 come campo minerario (oro e argento; il nome significa "collina argentea" in lingua indiana), fu eretta a capitale nel 1880.

La città, dal tipico aspetto coloniale spagnolo, si compone di due nuclei, separati tra loro dal fiume Choluteca: la Tegucigalpa vera e propria, con strade strette e tortuose che risalgono le pendici del Picacho; e Comayagüela, estesa in zona pianeggiante e caratterizzata da ampie strade rettilinee.

Possiede interessanti monumenti d'arte e di storia, tra cui il Palazzo Presidenziale (1919) e la Cattedrale del XVIII secolo, con rimarchevoli esempi di arte coloniale spagnola.

A partire dagli anni Trenta, Tegucigalpa ha conosciuto un rapido sviluppo economico: attualmente è il più importante centro finanziario, amministrativo, commerciale e industriale del Paese, sede di impianti alimentari, tessili, meccanici, chimici, calzaturieri, del legno e del tabacco. La città ospita inoltre un'università (1847), l'Accademia delle Scienze, oltre a numerosi istituti superiori, musei e biblioteche.

Comayagua, la capitale dell'Honduras dal 1537 al 1880, conserva molte impronte del suo importante passato coloniale. La cattedrale, nel centro della città, è una gemma: costruita tra il 1685 e il 1715, racchiude numerose e raffinate opere d'arte e può vantare uno dei più antichi orologi del mondo. L'orologio, fabbricato dai Mori per il palazzo dell'Alhambra più di ottocento anni fa, venne donato alla città dal re Filippo II di Spagna. La prima università dell'America centrale fu fondata nel 1632 a Comayagua nella Casa Cural, che ora è sede del Museo Colonial. Nel museo si possono ammirare le opere d'arte religiosa di quattro secoli di dominio coloniale. La prima chiesa costruita a Comayagua è stata La Merced, edificata tra il 1550 e il 1558; altre splendide chiese sono la chiesa di San Francisco (1584) e La Caridad (1730).



 

 

9.624 Km² è la superficie dello stato più piccolo delle Ande venezuelane: Trujillo. La sua capitale ne porta lo stesso nome ed è soprannominata “Città Portatile”, come conseguenza del pellegrinaggio dei suoi abitanti durante 14 anni. Conserva ancora l'incanto delle case coloniali e le arcate in stile spagnolo, reminiscenze di epoche passate. Le sue vie generalmente sono circondate da luoghi belli e suggestivi e le sue città e paesi sono conosciuti per le gesta eroiche durante la guerra d'indipendenza. Lo Stato Trujillo è una terra ospitale.

Trujillo, capitale dello stato omonimo, fu fondata da Diego García de Paredes nell'anno 1557. La sua altitudine è di 958 metri sul livello del mare. Questa vecchia città è lunga e stretta, protetta dalla sua patrona la Vergine della Pace, il cui monumento sulla Peña della Vergine (Macigno della Vergine) dove apparve. Questa opera è alta 46,72 metri, il suo peso è di 1200 tonnellate ed è collocata ad una altezza di 1700 metri sopra il livello del mare. Disegnata dalla scultore Manuel de la Fuente, fu inaugurata nel dicembre 1983.
Possiede cinque belvedere da dove, in una giornata chiara, si può osservare tutto lo Stato, una parte della “Sierra Nevada” e della costa del Lago di Maracaibo.
Si possono visitare varie grotte. Secondo la leggenda servivano agli indigeni per percorrere sottoterra tutto lo Stato, cosa oggigiorno non più possibile perché i movimenti tellurici ne hanno distrutte molte, perdendosene la continuità.
Al termine della visita potrete acquistare nel mercato artigianale una riproduzione in miniatura del monumento, rosari di pietra, caffettiere di grès ed altri oggetti.

Visitando il caratteristico paese “De La Plazuela” (Della Piccola piazza) verrete immediatamente trasportati nell'epoca coloniale. Le sue case conservano l'armonia nelle linee architettoniche tipiche del periodo, le pareti bianche, le porte di legno, i tetti con grondaie. Le vie del paese si contraddistinguono per la tipica pavimentazione in pietra. Il dolce tradizionale è chiamato “carrunchete”(fatto con una miscela di miele e zucchero non raffinato), formaggio della Landa e semi di anice, la bibita si chiama “Chicha andina” (bibita ottenuta dalla fermentazione del mais.)
La cattedrale di Trujillo conserva ancora lo stile barocco e romantico. In questo tempio per la prima volta il clero decise di appoggiare la causa della indipendenza. Costruita nel 1662 con tavole di cedro provenienti dalle sue valli, fu dichiarata Monumento Storico Nazionale il 2 agosto 1960. L'immagine della Patrona di Trujillo, La Nostra Signora della Pace, è venerata nella Cattedrale e, anche se non si sa come sia giunta questa preziosa reliquia, si presuppone sia stata portata dalla Spagna dai primi colonizzatori.
Il tempio conserva un altare in stile barocco coloniale venezuelano, intagliato dallo scultore colombiano Ignazio Cortés Sarmiento, seguendo il progetto del architetto venezuelano Andrea K. Noorgard.

 

 

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