L'economia  sudamericana è stata caratterizzata in questi ultimi decenni da una bassa crescita e una bassa competitività rispetto ai ben più dinamici mercati emergenti di Cina  e India. Tuttavia a partire dal 2004 si è verificato un enorme aumento della crescita del PIL e anche della competitività. Sono configurate enormi differenze regionali e un'accentuata disparità nella distribuzione del reddito. La maggior parte della ricchezza è concentrata nelle mani di una minoranza della popolazione, mentre milioni di individui sperimentando livelli di privazione che raggiungere, in casi estremi, la povertà assoluta. Il divario economico tra ricchi e poveri, nella maggior parte delle nazioni del Sudamerica, è considerata superiore rispetto alla media dei paesi degli altri continenti. In Venezuela, Paraguay,Bolivia e molti altri paesi sudamericani, il 20% della popolazione più ricca detiene più del 60% della ricchezza nazionale, mentre il 20% della popolazione più povera ne possiede meno del 5%.

Questa realtà però non è uguale a tutto il Sudamerica infatti esiste un gruppo di paesi chiamati “del Cono Sud” (Argentina, Brasile meridionale, Cile e Uruguay) presentano indicatori socio-economici più positivi e tassi più elevati di HDI da classificarli nella categoria degli elevati. In particolare il Cile e l'Argentina e l'Uruguay vanno considerati come paesi pienamente sviluppati con bassi tassi di povertà e reddito medio-alto e le loro capitali presentano indicatori socioeconomici molto simili ad alcune città europee come Milano, Madrid e Lisbona. Attualmente i fattori che ostacolano un'ulteriore crescita dell'economia sudamericana e l'espansione dei suoi prodotti sui mercati internazionali sono la classe dirigente che sostiene lo status quo, le interferenze politiche di altri paesi occidentali, e minor competitività sul piano dei prezzi e in termini di produttività rispetto ai principali competitori (in primis la Cina).

L'economia sudamericana è ripartita tra le estrazioni minerarie della regione amazzonica e l'agricoltura presente in quasi tutti i paesi. L'industrializzazione è ad un livello medio in varie regioni, anche se è molto forte la presenza di gruppi multinazionali. L'estrazione e l'esportazione di petrolio è importante in Venezuela, che possiede alcune delle più grandi riserve mondiali, in Argentina e nell'Oceano Atlantico prospiciente Rio de Janeiro. La Bolivia si distingue per la produzione di gas naturale.

Le più ricche e industrializzate regioni del continente sono: in primo luogo lo stato di San Paolo, che possiede la più grande economia del Sudamerica, dove è presente il principale centro finanziario, e i principali poli tecnologici e il più grande e movimento porto; segue per importanza la zona industriale lungo il fiume Paranà tra Rosario e La Plata in Argentina con Buenos Aires come fulcro (secondo maggior porto e seconda città in termini di PIL più alto) e dallo stato brasiliano di Rio de Janeiro. Dopo il Brasile, l'Argentina rappresenta la seconda più grande economia in termini di PIL nel Sud America. Secondo i dati della Banca Mondiale, nel 2007 cinque paesi sono stati classificati fra i primi cinquanta in termini di PIL (nominale): Brasile, Argentina, Venezuela, Colombia e Cile.

Utilizzando il PIL nominale nel confronto, i paesi con una moneta svalutata nei confronti del dollaro appaiono come meno produttivi. Per questo si utilizza anche il confronto con la Parità del Potere d'Aquisto (PPA). Fra i paesi con PIL (PPA) pro capite più elevato, secondo quanto pubblicato dal Fondo Monetario Mondiale (FMI) l'Argentina è l'unico paese sudamericano tra i primi 50, seguita da Cile, Uruguay, Brasile e Venezuela. A causa di uno storico tasso d'inflazione elevata in quasi tutti i paesi sudamericani, si registrano alti tassi di interesse che comportano conseguentemente bassi livelli di investimento. I tassi d'interesse sono spesso a due cifre. L'eccezione è il Cile che vanta una discreta stabilità economica con tassi di interesse ad un'unica cifra. Solo Argentina e Brasile fanno parte del G20 (il gruppo dei paesi più industrializzati e le nazioni emergenti), mentre solo il Brasile fa parte del G8+5 (i paesi più industrializzati del pianeta e i più influenti). Tra le principali metropoli del Sudamerica si contano a San Paulo Buenos Aires e Rio de Janeiro. L'Unastad sta pianificando la creazione di una zona di libero scambio in grado di unire le due comunità già esistenti, il Mercosur e la Comunità Andina.

bandiera Argentina 338721 571392 14376 Red Arrow Down.svg 0.860 (alto)
bandiera Bolivia 18938 42121 4201 Green Arrow Up.svg 0.723 (medio)
bandiera Brasile 1664660 1845642 10223 Green Arrow Up.svg 0.807 (alto)
bandiera Cile 181464 246227 14673 Green Arrow Up.svg 0.874 (alto)
bandiera Colombia 249773 340771 7059 Red Arrow Down.svg 0.787 (medio)
bandiera Ecuador 54668 103717 7450 Green Arrow Up.svg 0.807 (alto)
bandiera Guyana 990 3115 4079 Red Arrow Down.svg 0.725 (medio)
bandiera Paraguay 16355 28718 4667 Red Arrow Down.svg 0.752 (medio)
bandiera perù 131382 238945 8383 Green Arrow Up.svg 0.788 (medio)
bandiera Suriname 2350 4436 8323 Red Arrow Down.svg 0.770 (medio)
bandiera Uruguay 28351 40211 12566 Green Arrow Up.svg 0.859 (alto)
bandiera Venezuela 331765 360936 12868 Green Arrow Up.svg 0.826 (alto)
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