Mentre Chicago nel 1942 è al centro dei lavori per quanto
riguarda il nucleare,Fermi (a Chicago) aveva ripreso su larga scala la
costruzione di pile esponenziali per le quali erano state messe a sua
disposizione vasti locali,prima usati per il gioco dello squash,ubicate sotto le
gradinate occidentali dello stadio (Stagg Field)dell'università . Ci volle un
grande lavoro prima di raggiungere una reazione a catena. In primo luogo
infatti, occorreva una notevole quantità di uranio sufficientemente puro perché
i neutroni non andassero sprecati restando assorbiti dalle impurità. L'uranio è
un elemento abbastanza comune, ma è anche molto disperso infatti sono rari i
luoghi al mondo in cui lo si trova in concentrazione ragionevole. Inoltre,prima
del 1939 non esistevano utilizzazioni dell'uranio e quindi neppure tecnologie
per la sua purificazione. In natura esistono due tipi di uranio l'isotopo 238 e
235. L'uranio 238 è quello più abbondante mentre l'uranio 235 è molto raro.
Soltanto quest'ultimo può essere utilizzato nei reattori
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nucleari a fissione. Il
processo di arricchimento dell'uranio consente di ottenere una maggiore quantità
di materiale utilizzabile per le centrali da un miscuglio di uranio 235 e 238.
Il processo per arricchire l'uranio è svolto da una attrezzatura piuttosto
complessa e costosa. Migliorare la qualità della grafite e e quindi portare l'U
ad un uranio metallico più denso era il primo obbiettivo da raggiungere per la
costruzione della pila nucleare. Essa sarebbe stata di dimensioni considerevoli
e di forma sferica,per ridurre al massimo le fughe di neutroni in periferia.
Date le incognite connesse con il funzionamento del primo reattore nucleare non
era a priori pensabile di poterla costruire allo Stagg Field in piena città. Un
sito adatto fu trovato ad una ventina di miglia a Sud-Ovest da Chicago,nella
foresta di Argonne. Dopo aver già provato alcuni esperimenti preliminari:il
gruppo di scienziati con i quali collaborava Enrico Fermi era pronto per quello
finale. L'enorme pila di Uranio e grafite era alta circa 30 piedi (poco meno di
10 metri).L'esperimento finale sarebbe stato il giorno della "verità" per molti.
Il 2 Dicembre quando Fermi diede istruzione allo scienziato di "inserire la barra di
controllo"immediatamente dopo l'inserimento,lo spot di luce del
galvanometro è tornato a livello zero. La reazione a catena e il rilascio
dell'energia nucleare erano stati innescati,controllati e spenti. Fischi, grida
e applausi.
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