La marea è un movimento periodico giornaliero: il mare si alza e si abbassa secondo un ritmo e un’ampiezza variabili in base ai luoghi e ai periodi, ma facilmente  prevedibili. Essa viene provocata da: terra, luna e sole. L'energia mareomotrice è quella


Durante l'alta marea il dislivello delle acque può
arrivare addirittura ai 20m di altezza come
dimostrano le immagini qui a confronto.
 ricavata mediante lo spostamento di masse d'acqua causati dalle maree, che in alcune zone del pianeta possono raggiungere anche i 20 metri di ampiezza verticale. Già nell'antichità si cercò di sfruttare l'energia delle maree; l'acqua veniva raccolta, durante il flusso di alta marea, in un bacino che veniva in seguito chiuso con una paratia (oggetto utile a impedire le infiltrazioni d'acqua). Al momento della bassa marea, l'acqua veniva fatta uscire e convogliata verso una ruota che muoveva una macina.

Attualmente esiste solo un impianto funzionante per lo sfruttamento delle maree in Francia, altri paesi, come il Regno Unito e il Giappone, stanno svolgendo esperimenti in questo settore. Questo tipo di energia, però  è ancora poco utilizzato e conosciuto; per questo deve essere ancora molto studiato. Infatti l’ Unione Europea ha sostenuto degli studi, a cui ha partecipato attivamente anche l’ Italia, per lo sfruttamento energetico delle correnti sottomarine.

LE MAREE

Come detto sopra, la marea è un movimento periodico giornaliero. Esso è dovuto a vari fattori:

Purtroppo sono apparsi vari problemi, ossia la corrosione rapida della turbine delle acque marine che obbliga una costante manutenzione e la modificazione profonda degli ecosistemi a monte, inoltre, causano l'erosione delle coste e un'abbondante sedimentazione all'interno del bacino. Per questi motivi si sta pensando a degli impianti "offshore" che hanno anche il vantaggio di poter modulare la produzione di energia elettrica dividendo la struttura in più bacini. Con le opportune griglie di sbarramento e data la non elevata velocità delle turbine di questi sistemi possono essere salvaguardate anche la flora e la fauna all'esterno dei sistemi.

MAREE A SAINT MALO

A Saint Malo (FR) è situata una delle maggiori centrali di energia mareomotrice. Lì le maree possono raggiungere addirittura 13,5 m di dislivello, cosa sorprendente dato che negli altri paesi la media è di 2 m. La centrale comprende una diga in pietrame, sei chiuse di entrata e uscita per svuotare e riempire rapidamente la foce e ventiquattro turbine a bulbo, sviluppate appositamente.

 

MOTO ONDOSO

Parallelo al discorso dell'energia delle maree è il discorso dell'energia del moto ondoso (considerata anche questa un'energia rinnovabile). Questo tipo di energia sfrutta la presenza dell'energia del moto ondoso. Essa è una fonte di recente sperimentazione in vari progetti europei nel campo energetico. Per sfruttare il moto ondoso ci sono varie tecniche, una è sicuramente  quella dell'utilizzo delle turbine Pelamis, sperimentate in Portogallo, che vengono poste sui fondali marini e sfruttano il movimento delle maree.

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